Loro proseguono lentamente verso di me e sembrano avere tutti la stessa altezza, tutti lo stesso incedere, lo stesso passo sicuro, quasi della medesima lunghezza.
Uno dei quattro mi indica e gli altri annuiscono, il tempo sembra essersi fermato, è come se mi fossi allontanata dal mio copro per vedere dall’esterno la situazione.
Non ho molte domande per la testa in questo momento, tutto quello che
riesco a domandarmi è come mai siano qui e cosa vogliano da me, perché è abbastanza chiaro che il loro bersaglio sia io. Volto lo sguardo verso Tayler che si sta’ infilando il casco mentre è a cavalcioni sulla sua moto.Provo ad urlare, ma escono solo deboli sibili, quasi le corde vocali si opponessero alla mia stessa volontà.
Fatemi urlare, stronze!
Poi con un balzo improvviso salto sulle scale, mi muovo con gran fretta e solo una volta all’interno del dormitorio riesco a tirare un sospiro di sollievo. Appoggio la schiena sulla porta ormai chiusa e mi lascio andare per terra, con le mani tra i capelli ed il respiro corto. Prima di sollevarmi mi accerto che almeno il battito del cuore si sia regolarizzato. E così, ripresa la calma, mi dirigo verso la mia camera.
Regna un gran silenzio, silenzio che si interrompe proprio quando mi trovo nei pressi della mia destinazione. Sento piccoli gemiti ed incoraggiamenti vari. Poso la mano sulla maniglia, fredda. Un urletto proveniente dall’interno mi fa sobbalzare. So bene cosa stia accadendo, ma io devo entrare. Uno strano rossore si irradia sulle mie guance, quasi per preannunciare l’inevitabile imbarazzo che proverò a breve. Prepariamoci alla figura di merda, mi ripeto. Inserisco la chiave nella serratura. Un ringhio da uomo scuote i miei timpani appena apro la porta.
Un energumeno si staglia nella penombra, vedo i lunghi capelli biondi di Tiffany scendere lungo il bordo del letto. Scompigliati e selvaggi.
Lui mi sorride ed io inizio a torturarmi la collana, segno evidente che sono parecchio a disagio.“Stai lì impalata o ti unisci a noi?” dice il ragazzo brasiliano che ormai abbandona la sua posizione, lasciando libera Tiffany che si affretta a sedersi sul letto.
“Non fare la santarellina Elly” proferisce con una voce meno squillante del solito, quasi rauca. Poi si rende conto di esser completamente nuda e si tira sul petto un lembo sgualcito del lenzuolo.
Balbetto cercando una risposta. So bene che non potrò dormire sul mio letto con loro due affianco che provano tutte le posizioni del kamasutra, ma del resto non saprei dove altro andare, qui non ho amicizie così solide da potermi permettere di chiedere un tale favore.
Penso a Ginny. E poi mi rispondo che no, non sarebbe il caso di domandarlo proprio a lei. Non certo perché credo che mi lascerebbe dormire chissà dove pur di non darmi un materasso su cui riposare. È solo che sento la coscienza così sporca che mi è impossibile pensare di incontrare il suo sguardo. È decisamente terribile sentirsi in colpa.Sto ancora balbettando quando inizio ad indietreggiare.
“Wow, che spettacolo interessante” dice una voce dietro alle mie spalle. La sua mano si posa sulla mia spalla ed io riconosco subito quel tocco.
“Ancora tu!” dico rimanendo nella stessa posizione impietrita di poco fa, anzi forse ora lo sono anche di più. Non capisco se la sua presenza mi sollevi oppure mi irriti, con lui è così, quando credi di aver trovato una sorta di equilibrio fa o dice qualcosa per cui non puoi fare altro che detestarlo, tanto quanto l’ho detestato il primo giorno.
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THE PAST
RomanceUn amore senza precedenti. Un amore che dà vita, pur risucchiandone l'ossigeno.Un amore che per certi tratti è criminale. Un amore che implode. Due vite diverse che si scontrano fino a farsi male, due mondi opposti che si attraggono, un passato che...