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Le prime luci del sole entravano dalle tapparelle,colpendo il viso rilassato di Calum,il suo caldo respiro si infrangeva sulla stoffa dei cuscini e il piumone era arrotolato attorno ai suoi fianchi lasciando la schiena nuda e esposta,il petto si alzava e abbassava regolarmente mentre il ragazzo iniziava a svegliarsi,le sue narici furono invase da un odore alquanto gradevole e le sue orecchie pervase da un rumore metallico proveniente dall'esterno,un tosaerba sicuramente,Calum si alzo stropicciandosi con una mano l'occhio e con l'altra si grattò leggermente la pancia in modo assonnato,infilò hai piedi le giabatte gialle e si incamminò,ancora mezzo addormentato ,verso la cucina,poteva fare con calma,la scuola sarebbe ripresa solo tra una settimana.
Si sedette su uno degli sgabelli in pelle rossa davanti alla lunga penisola,schiacciando poi la testa sul freddo marmo,il contatto con la pelle gli fece venire I brividi lungo tutto il corpo,ma era troppo pigro per alzare la testa nonostante la sensazione fastidiosa che gli provocava,fece qualche mugulio di disapprovazione per richiamare la signora anziana ora voltata di spalle,Bea stava preparando un'abbondante colazione per il suo piccolo ometto <<Allora tesoro ti piace Brotherhood?>>chiese molto gentilmente,in risposta il corvino struscio la guancia sul tavolo mimando un si <<Sembra un posto tranquillo dove stare,oggi voglio andare a fare un giro nel quartiere>> disse tra gli sbadigli <<Tesoro è un'ottima idea ,potrei fare I biscotti per tutto il quartiere,che ne dici?>> Calum sapeva perfettamente di non poter rifiutare,non voleva presentarsi a tutto il vicinato,però non voleva neppure deludere la sua amata nonnina <<Mh,si credo sia una buona idea>> sorrise leggermente,giusto per non far notare il fastidio,lei non rispose,semplicemente continuò a cucinare per altri dieci minuti,per poi servire un abbondante piatto al ragazzo <<Oh orsacchiotto quasi dimenticavo,mi raccomando,c'è una casa infondo alla strada,ci abita la famiglia irwin>> disse molto cautamente Bea,quasi come a volerlo avvertire di qualcosa di pericoloso <<E quindi?>>sospirò calum <<Non avvicinarti,sono ancora il lutto per la morte del figlio>> il corvino fece segno di si con la testa,povera famiglia,perdere un genitore deve essere una cosa straziante,ma perdere un figlio...
Calum avrebbe fatto come la nonna glia aveva chiesto,non si sarebbe avvicinato alla casa infondo alla strada.

Non appena aver finito di mangiare il corvino si ritirò nelle sue stanze,era triste per quello che gli aveva detto la nonna Bea poco prima,decise di farsi una doccia veloce,giusto per lasciare I pensieri negativi a casa,prese dei panni puliti andando verso il piccolo bagno sulla destra,si spoglio rimanendo completamente nudo quando di nuovo quella sensazione di essere osservato,così si avvicinò alla finestra per chiudere le persiane,quando guardò fuori I suoi occhi si aprirono di scatto rimanendo spalancati e per poco la bocca non gli cadde a terra,si era alzata una strana nebbiolina come quella dell'altro giorno,questa volta Calum potè vedere accuratamente il ragazzo,aveva I capelli ricci di un tono chiaro sul biondo caramello,sembravano così morbidi e voluminosi,il suo viso era ben scolpito,le sue labbra erano fini e rosee,il naso piccolo e I grandi occhi verdi,quegli occhi di un verde scuro,come la foresta,profondo e insensibile,non appena il biondo notò di aver catturato la sua intenzione guardò intensamente il corvino,salutandolo con la mano,Calum si sentì così stupido,fortunatamente la finestra non era bassa e da fuori si poteva intravedere solo il petto nudo,rivolse uno sguardo intimidito al biondo salutandolo,ma non appena egli ebbe ricambiato il saluto il biondo mutò immediatamente espressione,quasi triste,non gli rivolse neppure uno sguardo,niente,scomparve semplicemente tra la nebbia,lasciando a Calum un senso di,vuoto.

Qualche ora dopo il corvino era già lavato e vestito,afferò una felpa nera dalla sedia indossandola,a Brotherhood il tempo non era bellissimo, per il 90% pioveva e per il restate dieci c'erano le nuvole a oscurare il sole,faceva sempre particolarmente freddo,spesso la pioggia si trasformava in neve,comprendo il piccole paese in una coltre bianca,Calum non voleva più conoscere il vicinato,dopo il secondo incontro con il ragazzo misterioso il suo stomaco si era chiuso e aveva smesso di parlare con I suoi familiari,si sentiva strano,ma non strano bene,sentiva il terrore addosso,come se fosse una piccola preda indifesa tra le zanne del grande lupo cattivo.

"Vorrei poter dire di non aver paura,ma I tuoi occhi mi ricordano quelli dei mostri sotto al letto"

Cage//cashton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora