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Se ne stavano con le gambe a penzoloni sopra il tetto della grande casa,mentre una decina di bimbi scorrazzavano nel piccolo giardinetto, mentre una donna sulla trentina controllava che essi non si facessero del male,i capelli biondi di Luke svolazzavano seguendo le ondate del vento,gli occhi blu sembravano velati da un pizzico di malinconia mentre scrutavano freddamente due bambini in particolare,Michael era accanto alla figura del minore con un sorrisetto stampato in volto,i capelli rosso sangue spiccavano sulla sua pelle cadaverica,come del resto anche le sue gemme grige <<Era da molto tempo che non lo facevo>> disse tranquillamente il tinto voltando lo sguardo verso il minore che tremolava leggermente,si stringeva nelle spalle mentre con i denti tirava il piccolo anellino di ferro,Luke non era tipo da rivivere i ricordi,perché secondo lui e secondo anche Ashton ,essendo tali dovevano rimanere nel passato,per questo ogni volta che accadeva una cosa del genere egli si sentiva a disagio,si sentiva come se tutto il dolore che aveva provato non passasse mai perché anche se riuscivi a conviverci non significava che poi lo avessi cancellato del tutto <<Luke se vuoi possiamo andarcene>>chiese in modo preoccupato Michael notando il malessere del piccolo e afferrandolo per un polso <<Il cielo..il cielo sta diventando scuro>>disse il biondo fissando in modo perso un punto indefinito,le pupille erano larghe,dilatate ,tanto che l'azzurro dei suoi occhi si stava perdendo in tutto quel nero <<Okai basta ce ne andiamo>>disse rabbiosamente Michael prendendo in braccio Luke che non la smetteva di tremare mentre fissava il cielo grigio,il tinto attraversò con lunghi passi gran parte del tetto intrufolandosi in una finestrella aperta che dava sul corridoio,camminava velocemente mentre Luke continuava a ripetere che il cielo si stava scurendo,tremava incessantemente stringendosi sempre di più al petto del maggiore,Michael aveva visto poche volte il minore così vulnerabile e sapeva che più sarebbero rimasti lì e peggio sarebbero andate le cose <<Ti prometto che andrà tutto bene,ti riporterò a casa piccolo>>disse cullandolo,aumentando ancora di più il passo,quasi correva mentre con lo sguardo vagava in ogni angolo alla ricerca del portale,con il piede apriva le varie ante sbattendole con forza contro i muri,quando sentì un forte odore di zolfo a richiamate la sua attenzione,proveniva dalla penultima porta sulla destra,corse velocemente mantenendo il biondo tra le sue grandi braccia susurandogli cose dolci <<Luke ascoltami,questo è solo un "ricordo",devi pensare a cose positive è solo un illusione ma non darle il potere di diventare reale,rimani stretto a me,lo sai che più ci avviciniamo ai portali e più i ricordi si fanno vividi,tieniti stretto e ricordati che sono qui,qualunque cosa,se non ce la fai,chiudi gli occhi>>Michael tremava leggermente,non avrebbe dovuto portarlo con se,sapeva perfettamente della riluttanza del biondo nel adoperare quel genere di "qualità",ma nonostante questo Luke lo aveva seguito,si era fidato di lui e adesso che egli aveva bisogno di Michael,non sarebbe scappato,non più,non come l'ultima volta.

Alla fine Ashton si era alzato dal freddo pavimento fronteggiando la figura magra del corvino,se ne stava lì a fissarlo come una statua greca mentre delle calde lacrime solcavano le guance paffute di Calum,il labbro carnoso veniva stretto tra i denti bianchi e gli occhi neri puntavano quelli inespressivi del maggiore,si fissarono senza dire nulla fino a quando le grandi mani del biondo si posarono sulla pelle accaldata del minore,che sentendo il contatto freddo sulle sue guance spalancò gli occhi,ma la cosa che lo fece sorprendere ancora di più fu quando sentì i polpastrelli di Ashton asciugargli le lacrime fino a scendere sulla sua splendide bocca,schiudendola appena <<Ti farò sentire un dolore indescrivibile Calum,ti farò desiderare di morire,di lasciare il tuo ultimo respiro sulle mie labbra>>disse per poi baciargli avidamente il collo,con una grande mano gli teneva la base della testa mentre con l'altra gli stuzzicava il fianco,scoprendolo leggermente con le lunghe dita affusolate,Calum si lasciò sfuggire un gemito nel momento esatto in cui il biondo iniziò a succhiare un punto preciso ,vicino alla clavicola scoperta <<Ashton t-ti prego s-smettila>>chiese Calum provando a scansarsi,posando poi i piccoli palmi sul petto del maggiore facendo leva e riuscendo così a spingerlo via,il biondo rimase a bocca aperta per il gesto avventato da parte del minore,ma in pochi secondi si ricompose,gli occhi si fecero incredibilmente scuri e densi,la mascella serrata e i capelli sparsi ovunque,Calum osservava i suoi movimenti e non appena lo vide avvicinarsi a grandi falcate verso di lui, indietreggiò finendo così contro il muro del salotto <<Porca troia perché non ti fai semplicemente scopare come tutte le mie puttane>>urlò furioso Ashton avvicinandosi sempre di più,per poi mettergli le mani ai lati della testa,bloccando ogni movimento del corvino <<Perché?Perché ci tieni tanto>>disse Calum puntando le sue iridi scure su quelle verdi del maggiore <<Ti voglio,ti voglio sotto di me mentre gemi il mio nome,perché non sei come gli altri?Perché con te non funziona?>>sussurò il biondo a pochi centimetri dal suo volto,soffiando aria gelata sul piccolo che rabbrividì leggermente,mantenendo comunque lo sguardo fisso <<Io non sono come "tutti",non sono quello che tu vuoi che io sia,solo per compiacerti>>disse per la prima volta chiaramente il corvino,facendo spuntare un sorrisetto beffardo sul volto del biondo<<Sai mi sono sempre piaciute le cose difficili,il problema è che non ho mai avuto la forza di aspettare per averle,quindi se non vuoi donarti di tua spontanea volontà,ti prenderò con la forza>>terminò sollevando la piccola figura del moro a mo di sacco,mentre il corvino scalciava e si dibatteva come un bambino <<Nella mia vita non ho mai avuto quello che desideravo e adesso che non ho più neppure quella prenderò la tua,tutti si concedono così facilmente da rendere questo oblio ancora più infernale,ho sempre riguardo i sentimenti altrui,ma dopo quello che mi hanno fatto ho imparato che i sentimenti è meglio non averceli>>disse freddamente salendo le scale con il moro che tremava e singhiozzava freneticamente chiedendo di lasciarlo stare <<Se davvero pensavi quello che mi avevi detto,se davvero vuoi che io resti lasciami Ashton,per favore>>disse tra le lacrime Calum smettendo di scalciare e lasciandosi completamente andare sulla spalla del biondo <<Io non sono quello che tu credi che io sia>>disse piano Ashton <<Te ne andresti>>finì,fermandosi a metà corridoio <<E prima che tu te ne vada devo averti solo per me Calum,sei un po quello che ho sempre voluto,ma che non ho mai avuto il coraggio di mantenere,un po come la vita>>.

Spero che questo capitolo vi piaccia :)

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