<<Mi dispiace Ashton,ma devi accettare la cosa per quanto difficile possa essere,per quanto mi riguarda sei un fottuto stronzo e Calum è troppo buono per picchiarti,ma io lo farei volentieri>>disse Luke con la mascella tesa e lo sguardo gelido,mentre osservava il riccio accendersi una sigaretta,per poi portarsela tra le labbra <<Sai cosa Luke?non mi importa di quello che pensi o di quello che dici,vuoi picchiarmi?fallo,sappiamo entrambi che non proverei dolore,sarebbe inutile>>disse con fare ovvio il maggiore aspirando avidamente il fumo delle sue Marlboro,per poi continuare il suo monologo <<Non è colpa mia se quel ragazzino è entrato nella nostra casa e soprattutto nel mio raggio di azione,non dare la colpa a me,potresti fare qualcosa pure tu,invece di continuare a criticare I miei modi di fare>>disse in modo impassibile,per poi puntare la sua foresta nel mare del amico,prese poi il filtro della sigaretta gettandola nel pavimento di cucina,per poi vederla sfumare come sabbia <<Te ne approfitti troppo,non puoi buttare tutto a terra per il semplice fatto che poi scompare>>disse rocamente Michael,che per tutta la conversazione se era stato zitto,sopra la sedia con le gambe appoggiate al tavolo da pranzo in legno <<E Ashton?>>disse marcando il nome del riccio che lo osservava,facendogli segno di proseguire <<Non sei un bambino,ci sono delle regole,lo sai che hai portato anche noi nei tuoi problemi,non dovremmo fare così,tu non dovresti fare così e per quanto tu sei mio amico devo dare ragione a Luke,sei un egoista Ash>>disse seriamente il tinto,il maggiore sapeva di mettere in difficoltà I suoi amici,ma Michael aveva ragione,Ashton era un egoista,voleva una cosa e l'avrebbe ottenuta anche se questo avrebbe causato danni,conosceva bene le regole da seguire ma questo non gli impediva di infrangerle,I tre ragazzi erano amici fin da piccoli,si erano incontrati al centro commerciale,un giorno di estate,caldo e afoso,avevano più o meno cinque anni,apparte Ashton che era di poco maggiore,Luke se ne stava su una panchina col le piccole gambe magre e un palloncino rosso tra le manine bianche,mentre aspettava la madre da poco entrata in un grande negozio per scegliere dei bei vesti per il piccolino,fu un attimo e il palloncino gli si era sfilato dalle dita,dirigendosi verso la fontana,il biondo aveva provato a rincorrerlo ma era troppo basso per poter raggiungere la cordicella,poi vide l'oggetto fermarsi,un bimbo era salito sul bordo in marmo della fontana e lo aveva recuperato,aveva gli occhi grigi,la pelle cadaverica e delle bellissime labbra rosse ciliegia <<Ei questo deve essere tuo,sono Michael>>il biondo sorrise timidamente,arrossendo <<Luke>>I due si guardarono in modo amichevole,il castano stava cercando di scendere quando senti qualcosa colpirlo facendolo volare all'indietro,per poi finire nell'acqua fredda della fontana <<Oh,scusa,scusa per donami,sono così distratto,ma appena ho visto il negozio di dischi mi sono fiondato,non volevo perdermi il nuovo album dei Red Hot Chilli Peppers>>disse freneticamente il bimbo con I capelli I ricci e gli occhi verdi,Michael lo guardò per poi scoppiare a ridere per la scena che si era formata,alla fine erano riusciti a far uscire il castano dalla fontana,avevano iniziato a parlare,giocare e così via,era venuto tutto naturalmente,senza nessuna di quelle stupide presentazioni,era diventati amici per caso,ma non quel genere di amici che si amano e si portano a braccetto,erano spericolati,folli,facevano scherzi a tutto il vicinato,fino a farsi odiare e così per tutti gli anni a seguire,se uno aveva un problema ce lo avevo anche gli altri,si aiutavano e finivano nei casini insieme,questo erano,dei grandi amici,ma a volte anche I grandi amici finiscono in grandi casini,casini che hanno portato I tre a essere quello che erano ora,nessuno avrebbe detto che quei bimbi spensierati sarebbero finiti in una cosa così grande,più grande di loro stessi <<Ashton,puoi fare quello che vuoi,per me non c'è nessun problema,solo,non fargli troppo male per favore,odio quando accadono questo genere di cose,perchè non lo lasci stare?perchè semplicemente non sparisci?sparisci tu e spariamo noi,ce ne stiamo qui,lui ti dimenticherà presto vedrai>>disse Michael incociando le braccia al petto scolpito <<Ma io non voglio>>disse alzando la voce Ashton per poi scattare in piedi <<Per te è facile, hai Luke,smettila di fare il giusto e di dire che quello che sto facendo è sbagliato,perchè nessuno di voi due è nella giusta posizione per farlo>>disse quasi urlando il riccio,facendo spuntare una vena sul collo <<Perchè Ash?Perchè non puoi lasciarlo in pace?>>disse Luke alle sue spalle facendolo voltare bruscamente,Ashton adesso era triste,gli occhi lucidi pronti a piangere,I cappelli sparsi ovunque e le labbra screpolate che respiravano affannosamente,mentre il petto si alzava e abbasa <<Non chiederlo a me Luke>>disse infine,portandosi una mano sul cuore.
STAI LEGGENDO
Cage//cashton
FanfictionÈ normale avere paura.Gli unici che non hanno paura sono I mostri.