Quella voce era così fine,acuta,quasi dolce ma al tempo stesso fredda quasi glaciale,il suo respiro sul collo di Calum sembrava quasi il soffio di un vento nordico e le sue mani sul suo collo,erano lisce come la seta,delicate ma fredde come quelle di un morto,il corvino non voleva voltarsi,la paura ormai si era fatto spazio tra le sue ossa impedendogli di muoversi <<Parlami,voglio sentire la tua voce>>disse il biondo dietro,mentre si spostava leggermente per arrivare alle sue guance,afferrando il mento del moro costringendolo a voltarsi,Calum si sentì soffocare e tremendamente in trappola,nessuno gli aveva mai fatto provare una paura simile,il corvino sentiva che quel ragazzo non era normale,sentiva che qualcosa in lui,nel suo essere così freddo nascondeva qualcosa di particolarmente pericoloso,quando il corvino fu totalmente voltato I suoi occhi neri scontrarono quelli verdi del ragazzo misterioso,erano ancora più scuri di quanto se li ricordasse,I ricci biondi adesso erano tenuti da una bandana,la sua pelle era abbronzata,ma incredibilmente gelida,Calum prese un grande respiro <<Chi sei tu?>>disse soffiando le ultime parole,il ragazzo davanti a lui rimase impassibile,la sua espressione non mutò assolutamente, al contrario delle sue iridi che si fecero ancora più scure <<Vai nella casa infondo alla strada,Calum>>al corvino vennero I brividi su tutto il corpo,si sentiva soffocare e il fatto che il biondo sapesse il suo nome lo metteva a disagio,si sentiva incredibilmente impotente sotto quel corpo cadaverico,strinse forte le coperte portandosele più vicino possibile,come a volersi nascondere<<Calum>>il diretto interessato non potè vedere l'espressione dell'altro,ma il suo della sua voce sul suo nome era incredibilmente soave,dolce e caldo,sentì una grande mano su I suoi capelli scuri massaggiarli delicatamente,prendendo qualche ciocca tra le lunghe dita,quel tocco era così delicato e incredibilmente rilassante <<Calum>> ripetè il biondo,avvicinando il proprio viso al collo del corvino,le sua bocca toccò il collo in un bacio leggero e incredibilmente casto,delicato,quasi impercettibile,le sue labbra fini erano leggermente screpolate ma al tempo stesso morbide e leggermente profumate,sapevano di menta,mischiata a un retrogusto di abete,semplicemente emanava tutta l'essenza della foresta,dalla sua crudeltà impassibile fino alla sua incredibile bellezza,
Calum allungò la mano per toccare il ragazzo ma egli si scostò arrabbiato alzandosi immediatamente e scivolando nella penombra della stanza <<Come ti chiami?>>disse il piccolo Calum cercando di alzarsi per avvicinarsi al biondo <<NON MUOVERTI>>urlò il riccio,il suo corpo era teso I capelli erano scompigliati sopra al proprio viso,gli occhi erano grandi,rabbiosi e sembravano voler congelare il moro,subito la porta della camera si aprì rivelando la nonna Bea <<Calum che cosa sta succedendo,ho sentito delle urla,stai bene cucciolo?>> il moro scrollò le spalle in segno di negazione,il biondo era scomparso.Calum stava camminando sul vialetto stando attendo a non toccare le crepe,era un gioco che faceva fin da piccolo,passò davanti a quasi tutte le case dirigendosi verso la dimora Irwin,era grande,enorme,di un azzurro grigio,ma la cosa che risaltava di più era l'enorme coccarda nera appesa sulla porta,il moro si sentì di nuovo osservato,procedendo nel vialetto verso l'enorme portone,prese un lungo respiro prima di bussare due volte,passarono alcuni minuti,quando sentì la maniglia girare una donna molto bella gli si parò davanti,aveva dei lunghi capelli biondi e degli occhi blu che facevano invidia cielo <<Si desidera?>>chiese molto cordialmente<<Sono nuovo del quartiere,mi chiamo Calum Thomas Hood,la mia casa è quella infondo,sono venuto per portarle dei biscotti>>la donna lo abbracciò amorevolmente invitandolo ad entrare,la casa era enorme e ben arredata,si vedeva che la famiglia Irwin era benestante,le pareti erano tutte su I toni freddi,tranne una che decisamente stonava con tutto quel gelo,era rossa,un rosso fuoco intenso,profondo,dopo aver colto Calum a fissare tale parete la donna lascio un lieve risolino <<Quella è la parte di casa che ha dipinto mio figlio,amava il rosso,era il suo colore preferito>>disse le ultime parole quasi in un sussuro,ma il moro le sentì e sentì anche il dolore nel pronunciarle,avvolse un braccio nella schiena della donna,abbracciandola e confortandola <<Sei un ragazzo così buono e caro,sicuramente mio figlio ti avrebbe adorato>>disse stringendosi ancora di più a Calum << Ne sono sicuro signora Irwin,come si chiamava suo figlio?>>la donna si staccò dall'abbraccio prendendo una foto da dentro una piccola scatola rossa in velluto,porgendola poi al corvino,c'era un ragazzo con I capelli ricci caramello,le labbra fini mentre sorrideva con una mazza da baseball in braccio,le adorabili fossette sui lati del viso e quei bellissimi occhi verdi pieni di amore,quello era il ragazzo della nebbia,quello era il ragazzo gelido e misterioso,Calum si pietrificò sul posto <<Signora Irwin,l-lui chi è?>> disse con la voce tremante<<Era mio figlio...lui era Ashton>>.
"E anche se lui era morto,io sentivo il soffio nel suo cuore non volermi abbandonare"
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Cage//cashton
FanfictionÈ normale avere paura.Gli unici che non hanno paura sono I mostri.