Capitolo 9

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     Amethist
Sono nervosa come non so,sono dovuta rimanere a casa oggi dato che ieri avevo la febbre mentre Blake con il suo solito autobus è andata a scuola e mi ha obbligata a restare al caldo. Sono preoccupata per lei odio sapere che è in quel posto orribile tutta sola senza di me.

Amethist guarda che Blake non ha 5 anni...

Lo so lo so ma se qualcuno la tocca giuro che sclero aspetta che ore sono....Oddio non mi sono accorta che tra mezz'ora Blake è a casa meglio che vada a preparare il pranzo.
Ho appena finito di coprire il pollo con della pellicola quando sento suonare alla porta,mi fiondo ad aprire e vedo la mia piccolina tutta sorridente con dietro un uomo di una certa età che credo sia l'autista. Saluto quest'ultimo e prendo in braccio Blake e la metto su una sedia del tavolo da pranzo poi porto dentro la carrozzella. Blake mi guarda e dice:"ho una fame che mangerei il mondo cosa c'è per pranzo?" io ridacchio e porto in tavola il pollo con le crocchette di patate e gli riempio il piatto. Mentre mangiamo lei mi racconta di cosa hanno fatto a scuola ed io ne approfitto per chiedere:"cosa fai nelle vacanze natalizie piccola?" Un brivido la attraversa e mi risponde:"resterò qui da sola a casa non so che fare e i miei non mi vogliono" io la guardai sconcertata per poi dire:"e se andiamo in vacanza io e te? Magari in montagna ti va?" Lei mi guarda tutta contenta e annuisce ed io le sorrido anche se ho notato che alla parola "montagna" si è irrigidita un po cosi mentre mi alzo per sparecchiare dico:"bene domani mentre tu sei a scuola io guardo sul computer qualche appartamentino adatto a noi"

Quella sera...

      Blake

Sono stesa a letto mentre mi faccio coccolare da Ammy e non so se confessarle una delle mie più grandi paure oppure no....dopo un attimo di riflessione decido di parlare:"Ammy...ti posso dire una cosa?" Lei annuisce girando il viso per guardarmi negli occhi:"ecco vedi non mi piace molto la montagna. Cioè non mi fraintendere con te andrei in capo al mondo ma sai ho brutti ricordi delle montagne....perché il giorno in cui mi hanno investita ero proprio lì nel paesino dove andavo ogni inverno con la mia famiglia....è successo tutto molto in fretta...avevo litigato con i miei dopo aver fatto coming out e presa dalla rabbia ero scappata di casa. Era circa l'una di notte e mi arrivò un messaggio da mia mamma con scritto che lei mi accettava così come sono e che potevo tornare a casa inoltre diceva che era da sola dato che mio papà era uscito di casa 10 minuti dopo di me per sbollire la rabbia" stringo gli occhi per non piangere e Ammy mi stringe tra le sue braccia dandomi dei bacini sul viso,io le cingo i fianchi con le braccia e continuo:"stavo attraversando la strada per ritornare verso casa quando ho sentito un clacson e una voce familiare che mi urlava "muori stronza,mi hai deluso dovevi portare avanti il nome di famiglia ed invece cosa fai? Ti fai piacere le donne. Che schifo di figlia." Solo dopo un mese di convalescenza ed aver accettato la mia disabilità scoprii che la voce familiare apparteneva a mio padre che,ubriaco marcio dopo una serata al pub,mi aveva vista attraversare e mi aveva investita di proposito" scoppio in lacrime e sento che Ammy mi bacia e con due dita mi solleva il viso asciugandomi le lacrime con i pollici e mi chiede:"Piccola hai mai visto il mare?" Io nego con la testa e lei dice sorridendo:"bene allora preparati che per Natale si va in California" io tutta contenta tiro fuori un timido sorriso arrampicandomi con le braccia sul suo corpo mi metto sopra di lei per poi morderle il collo e tirare il lembo di pelle fino a fare un bel succhiotto,sotto di me Ammy geme in continuazione e la cosa mi eccita terribilmente. Le sorrido e mi tiro un po su per ammirare la mia opera.

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