Capitolo 2

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Sorrisi a quelle parole, Brad ci sapeva davvero fare e gli porsi la mano, così da poter scendere dalla macchina.

Arrivammo alla festa ed entrando vidi che stavano tutti già ballando così Brad mi prese per i fianchi e ballammo per la prima volta, io avevo le braccia intorno al suo collo e lui intorno ai miei fianchi, mi appoggiai alla sua spalla e ballammo un romantico lento.

Finito il primo ballo, Brad volle avvicinarsi ai suoi amici e mentre parlavano, mi trascuravano e allora decisi di prendere il telefono e rispondere a Camila che sicuramente mi aveva scritto e così infatti fu.
Mi scrisse: "no, non sono di Miami, ci dividono ben circa 250km"
Mi dispiacque, sarebbe stato bello diventare amiche.
Le risposi: "uffa, mi sarebbe piaciuto molto diventare amiche, comunque, quanti anni hai?"
Rispose subito, come se fissasse la mia chat: "ne ho 16 tu?"  
Risposi dunque anche io subito "17"
"Oh" mi scrisse e poi subito dopo aggiunse "come stai?"
"Insomma, tu?"
"Bene, perché? che succede?"
"Niente.."
"Con me puoi parlare eh, non ti obbligo, ma sentiti libera di dirmi ciò che vuoi.."
Allora le raccontai: "sto abbastanza bene, ma sono ad una festa col mio quasi fidanzato e non mi dà corda davanti ai suoi amici"
"Adesso vengo e lo picchio."
"Ahahaha grazie, almeno ci sei tu e non devo fingere di stare con lui solo per apparenza."
"Ma figurati, è bella la tua compagnia, anche perchè mi annoio."                                          
Decisi una cosa perché messanger era noioso, le diedi il numero appunto dicendole che messanger era scomodo e allora aspettai il suo messaggio su WhatsApp, mentre aspettavo, brad mi diede uno strattone col braccio e sapevo cosa volesse dire, così misi via il cellulare e dovetti stare lì a sorridere senza alcun motivo.    
Brad mi prese dal braccio e mi portò in bagno incominciando con le solite prediche e io non volevo sentirlo.

"Ma che ti succede" disse disperato e amareggiato dal mio comportamento, come se avessi fatto chissà che cosa.
"A me niente" dissi piuttosto fredda, sapendo che la colpa era sua che mi aveva lasciata quasi sola trascurandomi.

Brad mi piaceva, ma alcune volte era diverso e quel lato di lui non mi piaceva, non so nemmeno cosa provo per lui; al momento odio, poi non so.

Presi le mie cose e me ne andai, andai verso la fermata dell'autobus, volevo solo tornare a casa a piangere, nessuno mi apprezza per quello che sono veramente e sicuramente nessuno lo farà, pensai.

Camminando diedi calci ai sassi dato che ero abbastanza arrabbiata e nervosa e stavo anche per inciampare, inutile dire che il peggior lato di me stava uscendo proprio in quel momento.

Dopo 150 metri trovai la fermata dell'autobus, ma vidi Brad dietro di me che mi toccò la spalla "dai su non andare, ti prego.."

Distance||CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora