Capitolo 9

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La mattina seguente raccontai tutto a Camila.

L-"Camz, l'ho baciato."

C-"COSAA?"

L-"Cioè, mi ha baciata lui, ma ci siamo baciatiii"

C-"finalmente, Lauren."

L-"Non puoi capire, sono felicissima."

*visualizzato alle 09:35*

Era la prima volta che Camila mi visualizzava senza rispondere per un po', di solito lo facevo io se dovevo andare.
Qualcosa non andava?
Sembrava anche felice per me.
Non me lo aspettavo, infatti rimasi altri 2 minuti sulla sua chat.
Non che avesse fatto chissà cosa perché anche io lo facevo, però non volevo che mi visualizzasse.

Andai a fare colazione e non trovai nemmeno i miei cereali.

"Mammaaa, dove sono i cereali?"

"Sono finiti." Urlò dalla sua camera.

Bene, sembrava che dopo una cosa bella ne dovessero accadere 365 brutte.
Volevo soltanto essere felice per ieri, ma a quanto pare non potevo, o almeno, per quello lo ero, ma non potevo esserlo per altro.

Decisi così di non mangiare e buttarmi sul letto, non sapevo più che fare e di studiare per il compito di domani non ne avevo proprio voglia.

Così presi il cellulare e ricontrollai la chat con Camila.
Rimaneva il visualizzato, ma l'accesso era un altro, 10:02.
Mi veniva da piangere, non sapevo cosa avessi fatto, volevo scrivere ancora con lei, ma non potevo di certo riscriverle io.

*Messaggio da Brad*

Ero contenta, ma avrei preferito se quella fosse Camila, mi mancavano i suoi messaggi di conforto eppure non erano passate nemmeno 2h.

B-"che fai sta sera?"

L-"niente."

B-"uhm...vuoi uscire con me?"

L-"no."

B-"ok..scusa.. ho fatto qualcosa di sbagliato?"

L-"no."

B-"ok, buona serata."

L-"ciao."

Non sapevo le risposte che avevo dato, cioè, sapevo di esser stata stronza, ma non quanto.
Non volevo ferire Brad, ma ormai lo avevo fatto, tutto questo per via di Camila.
Era colpa mia, però lei mi influenzava molto l'umore.
Potevo anche uscire con Brad oggi, ma non ne avevo voglia.

16:30

Mi misi a studiare un'oretta per il compito, giusto per non arrivare impreparata, anche se non sapevo tutto alla perfezione.

17:45

Avevo finito e il cellulare mi vibrò.
Inutile dire che incrociai le dita nella speranza che fosse lei, ma ovviamente chi poteva essere se non Brad.
Mi irritava che fosse lui e non Camila, eppure era lui che mi piaceva.

B-"come stai?"

Visualizzai.
Non sapevo che dire.
Sapevo di continuare a fargli del male, ma non riuscivo, dovevo prima riprendermi io per rispondere bene a lui.

19:22

Controllai per almeno la ventesima volta la chat di Camila e il visualizzato rimase sempre lì.
Una lacrima cadde dalla rabbia, anche perché l'ultimo accesso era di qualche minuto fa 19:17.

A chi scriveva se non a me, perché non voleva scrivermi?

Domande su domande nella mia mente e zero risposte, dovevo scriverle.
Ma non sapevo cosa e come.
Che dovevo fare?

Così presi forza, dovevo, mi mancava Camila e lo ammettei a me stessa.

L-"heii"

Visualizzato 19:25.
Ultimo accesso 19:26.

Ancora.
Mi aveva visualizzato ancora.
Ero presa dalla rabbia, volevo spaccare tutto e tutti così diedi un calcio al cassetto che avevo davanti e una mia foto cadde.
Mille pezzi di una me felice; in quella foto ero al mare e sorridevo, poteva succedere ancora o era l'ultima volta?

Cosa avevo fatto a Camila?
Perché non mi rispondeva?
Dovevo saperlo, volevo risposte.

L-"."

Visualizzato 19:37.
Ultimo accesso 19:37.

Bene.
Volevo picchiarla.

L-"devi continuare ancora a lungo ad ignorarmi?"

Visualizzato 19:39.
Online.

Dopo qualche minuto vibrò il cellulare, era scontato che fosse lei, mi aspettavo infatti delle scuse.

C-"Lauren, non rompere le palle perfavore, sono con la mia nuova fidanzata ed è gelosa."

Cosa?
Non potevamo essere amiche perché era fidanzata?
E aspetta un attimo...
La mia ragazza..
È lesbica? Bisex?
Ancora più confusione nella mia testa.
L-"Ra...cosa?.."

C-"ragazza, si mi piacciono anche le ragazze, adesso sparisci."

Era bisex.
Ma questo non importava, poteva comunque avere amiche non è che la volessi rimorchiare, poi attraverso un cellulare mi sembra difficile.

Ero nervosa, nervosa che delle lacrime lasciarono il mio viso e bagnarono il cuscino.
Mi addormentai così, piangendo, come succedeva spesso ormai.

Distance||CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora