Capitolo 10

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Ha appena detto che non mi vuole.
Non mi vuole sentire più.
Non vuole più scrivermi.
E non vuole nemmeno che lo faccia io.
Era l'unica persona che riusciva a darmi conforto nelle situazioni più difficili anche se in poco tempo.
Ora ha trovato una ragazza e mi ha sostituita subito, non vuole nemmeno la mia amicizia, ma perché? Io mica le avevo chiesto qualcosa di più..
Poi anch'io l'ho trovato un ragazzo, ma non ho mai pensato di sostituirla o doverla mandare via, non ci ho mai pensato perché io a lei ci tengo.
Non ci conosciamo da molto, ma è stato un "incontro" fondamentale.
Se non avessi avuto lei, quella sera sarei rimasta sola a piangere e non avrei ancora risolto la situazione con Brad.
Invece, lei, mi ha fatto persino sorridere.
Mi ha fatta sorridere mentre avevo voglia solo di piangere, di buttare tutto in aria, di mandare tutti a fanculo, e lei con la sua tranquillità ha saputo come gestirmi, conoscendomi solo da qualche ora, mentre la gente che mi conosceva da una vita non ci riusciva, ma lei, solo lei è riuscita nel suo intento.
La vorrei tanto vicino a me.
Ma per cosa? Per consolarmi di una cosa che ha fatto lei?
Spero si renda conto di quello che sta facendo.
Ma comunque io, non posso perdonarla così velocemente, ci vorrà tempo anche per me, anche perché non sono un giocattolino usa e getta.
Ho anche io dei sentimenti.

In quel momento un sasso colpì la mia finestra, avevo già idea di chi fosse.

"Brad, che ci fai qui?"

"Avevo bisogno di vederti."

"Ti avevo detto di no per un motivo, ora tornatene a casa."

"No, piuttosto dormo qua."

Era carino, dolce e simpatico, ci stavamo fidanzando, cosa volevo più dalla vita? Volevo solo Camila al mio fianco e non so per quale motivo avrei rinunciato piuttosto a Brad per lei.
Non riuscivo a dimenticarla, invece lei, quando successe quella cosa con Bradley, me lo fece dimenticare subito.

Basta.
Basta paragonare tutti a Camila.
Ora devo vivere la mia vita, e se lei non ne vuole far parte, cavoli suoi, non posso starle dietro.
Anche se mi manca.

"Lauren, mi lasci entrare?"

"Sì, ma dalla porta principale per favore, idiota." Dissi accennando un sorrisetto.

"Ma..va bene."

Scesi anche io al piano di sotto e mi ritrovai mamma che apriva a Brad.

"Buongiorno signorina Jauregui, e buongiorno Lauren." Disse baciandomi la mano.
Sembrava proprio un gentiluomo, era perfetto.

"Buongiorno Brad, ma forse è meglio dire buongiorno al tuo cervello perché è sera." Scoppiammo a ridere e poi fece l'offeso, mentre salivamo in camera mia.

Allora rimase col broncio e le braccia conserte.
Io continuavo a ridere e a supplicarlo di smettere.

"Daii"

"No, solo ad una condizione."

"Ovvero?"

"Capiscila."

Allora feci un sorrisetto malefico e andai verso lui, lo spinsi leggermente sul letto e poi lo presi dalla camicia per poi baciarlo.

Lui si staccò e disse: "okay perdonata, anche subito."

Ammetto che era una cosa eccitante, ma non potevo spingermi di più, non eravamo ancora fidanzati.
In realtà sembrava di si, ma io aspettavo solo la sua domanda.

"Lauren..."

"Dimmi."

"Devo parlarti."

Lì il mio cuore uscì dal petto.. se avesse detto quello a cui stavo pensando io, sarei impazzita. Brad era il principe azzurro che tutte le ragazze sognano sin da piccole: dolce, gentile, simpatico, bello e come un principe, anche ricco.

"Sì?"

"Allora..non so come dirtelo, potrei non essere molto bravo con le parole, ma mi piaci, tanto, e vedi..sembriamo quasi una coppia..vuoi ufficializzarlo?
Vuoi essere la mia ragazza?"

Distance||CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora