Capitolo 20

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Lauren era agitata, era rimasta impietrita dalle parole di sua mamma e i sensi di colpa cominciavano a farsi vivi.

È colpa mia che l'ho fatto andare.
È colpa mia che non l'ho voluto fare.
È colpa mia che mi sono chiusa in bagno.
È colpa mia che ho messaggiato con Camz.

Ma in realtà, non ne aveva colpe.
La macchina ha deciso di non funzionare, non lo ha deciso Lauren.
Quindi probabilmente sarebbe accaduto comunque.

Però lei lo aveva lasciato così..litigando.
E non voleva.
Voleva si risvegliasse a tutti i costi, un addio così non lo poteva reggere.
Per quanto fosse forte non poteva vivere col rimorso.

Subito Lauren prese le scarpe e se le infilò, mettendo infine il cellulare in tasca partì di casa con sua madre che guidava.

Ogni tanto Clara la guardava dallo specchietto dell'auto, e lei se ne accorgeva e ciò la rendeva ancora più nervosa.

"Smettila di guardarmi."
Disse con voce infastidita.

Clara non rispose, pensò solo a guidare fino ad arrivare alla destinazione.

L'ospedale non era neanche vicino..c'era poco meno di un'ora di strada, quindi Lauren decise di scrivere a Camila.

L-"Camz, ho paura.
Brad ha avuto un incidente frontale ed è grave. È tutta colpa mia."

C-"Non è colpa tua.
Mi dispiace, fammi sapere."

L-"certo.." scrisse Lauren per poi mettere il telefono di nuovo nella tasca dei suoi jeans.

Il viaggio sembrava durasse secoli con l'ansia che dominava l'atmosfera in macchina.

Dopo circa 15 minuti che Lauren guardava dal finestrino facendosi film mentali su come tutto fosse accaduto e su come lei poteva prevenire, arrivarono all'ospedale.

Lauren scese dalla macchina correndo, aveva bisogno di notizie sul suo fidanzato, o ex.. o quello che erano rimasti, neanche quello avevano chiarito, insomma voleva sapere come stesse Brad.
Clara la raggiunse dopo pochi secondi e chiesero insieme la stanza nella quale risiedeva Bradley Will Simpson.

"È nella 196.
Reparto urgenza, niente visite, vi avviso."

Lauren corse verso l'ascensore, il reparto urgenza si trovava al terzo piano e non avrebbe neanche potuto vederlo, era distrutta.

In ascensore, per l'agitazione le scese qualche lacrima e Clara cercò di confortarla mettendole una mano sulla schiena e accarezzando quest'ultima.

Arrivarono al piano.
Confusione.
Lauren si guardò in torno e cominciò a cercare la stanza che si trovava in fondo al corridoio e che dopo due minuti trovò.

Vide i suoi familiari piangere, subito quando arrivò e così scoppiò anche lei.
"Scusa" sussurrò sulla spalla della madre di Brad che era corsa ad abbracciarla.

"Non è colpa tua." Disse sua madre tra i singhiozzi.

"Così mi sento.
Come se fosse solo mia."
Continuò a disperarsi.

"Basta Lauren, non è colpa tua. Devi mettertelo in mente e poi ce la farà, lui è sempre stato così forte.."
Concluse.

Lauren voleva entrare e vederlo, anche se avrebbe fatto male.

"Voglio vederlo."

"Tesoro, devi chiedere ai dottori." Propose la madre di Brad.

Si incamminò verso uno di essi e propose la domanda di cui aveva bisogno di sapere la risposta.

"Solo parenti molto stretti." Rispose, invece, deludendola.

Così si sedette su una di quelle sedie di fronte alla sua porta.
Eppure era così vicina a lui, però non poteva usare uno dei sensi più importanti che permetteva di vederlo, la vista.

Pianse.
Si mise le cuffie alle orecchie e pianse tra le note di "Sad Song." che più descrivevano quel momento.
Perché così è, senza di lui, lei si sentiva incompleta.

Scrisse a Camila, dopo un po' aveva bisogno di fermare le lacrime.

L-"non mi fanno entrare, non posso sapere niente.." scrisse trattenendosi le lacrime che per la millesima volta minacciavano di uscire.

C-"però non piangere, io sono sicura che fra pochi giorni lo vedrai e probabilmente lo bacerai anche."

L-"lo spero.
Grazie."

E si addormentò su quella sedia che poi così comoda non era, ma in quel momento non le importava, era solo stanca.

Clara tornò a casa senza di lei, non voleva disturbarla ora che finalmente si era addormentata, anche se era un posto un po' brutto, sarebbe tornata domattina presto.

Distance||CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora