Capitolo 18: La notte prima del tutto

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Sascha Pov
"Ok ragazzi, conto su di voi".
Ero in camera da letto con Sabrina, Tudor, Giuseppe e Salvatore.
Fangirl, prima di sclerare: no, non stavamo facendo un'orgia (Questo pensiero di Sascha è soprattutto per voi, care le mie 'Pervertitedisagiate').
Avevo finalmente preso la mia decisione, avevo scelto Stefano a Sabrina.
Non ho mai smesso di amarlo, mi dispiace per Sabrina ma questa è la dura realtà.
Anche se non ne sembra poi così delusa, infatti sta saltando per casa urlando 'Saschefano is real' insieme a Tudor.
"Ma ok" disse Salvatore guardandoli traumatizzato.
"Vedrai come rimarrai traumatizzato quando lo faremo" disse Giuseppe con una sguardo misto tra il divertito e il pervertito.
Io capì subito cosa intendeva e mi misi a ridere, mentre Salvatore stava ancora cercando di realizzare quello che aveva detto Giuseppe.
Un minuto dopo sussurrò uno smorzato 'ah' e il suo viso cambiò completamente colore diventando rosso fuoco.
Oppure era il resto del corpo ad essere diventato pallido?
"SurrealPower passione camaleonte! Ecco il suo nuovo lavoro dopo il fallimento di YouTube!" dissi io afferrando una matita dalla scrivania facendo finta che fosse un microfono "mi dica Signor Cinquegrana, come mai ha scelto questo lavoro?" dissi per poi puntare la matita verso di lui.
"Fallimento di YouTube? Mi dispiace Signor Burci ma io sono un pezzo fondamentale per YouTubeItalia, sono il suo..." si fermò un attimo per trovare la parola adatta alla situazione "sono il suo... Pilastro, ecco! Al contrario di lei, Signor Burci. E, mi scusi se mi permetto, ma, visto che ha un microfono funzionante  proprio lì sulla scrivania, perché usare una matita?" finì il suo discorso fra le risate di Giuseppe.
Feci finta di tossire per schiarirmi un pò la voce.
"PILASTRO DI STO CAZZO!" urlai richiamando anche l'attenzione di Sabrina e Tudor che si fermarono vicino la porta della mia camera senza fiato.
"Credo che ora mezzo Mondo sappia che-" Tudor venne interrotto da Sabrina.
"SASCHEFANO IS REAL!" urlò lei.
Scoppiammo tutti a ridere, eccetto Sal.
"Pilastro di sto cazzo..." ripeteva fra sé e sé, fingendosi dispiaciuto.

Giuseppe Pov
"Pilastro di sto cazzo..." ripeteva Sal fra sé e sé fingendosi dispiaciuto.
"Sal" dissi richiamando la sua attenzione.
"Eh?" disse girandosi verso di me.
Mi affrettai a baciarlo.
Dopo un attimo di confusione lui ricambiò e mi chiese accesso alla lingua.
Ovviamente non rifiutai.
I nostri nasi si sfioravamo mentre ci baciavamo, le nostre lingue sembravano danzassero e lottassero allo stesso tempo.
Le nostre mani si cercavano e, quando finalmente si trovarano, rimasero avvolte in un groviglio di dita che si stringevano a vicenda.
Era un momento fantastico.
Mi staccai per riprendere fiato e lo guardai sorridendo.
"Sal, tu sei il Pilastro del mio cuore mentre io il Gigante che deve proteggerti per impedirti di crollare. Perché se mai, un giorno, questo piccolo ma grande Pilastro dovesse crollare, crollerebbe anche il Gigante che è lì a sorvegliarlo. Quel Gigante perderebbe tutto, perderebbe il senso della sua stessa esistenza, per questo deve proteggere a tutti i costi quel Pilastro, perché è la sua unica luce in un mondo di tenebre"
Salvatore mi guardò con i suoi grandi occhioni ormai diventati lucidi.
"E quel Pilastro farà di tutto per sorreggere il cuore di quel Gigante, lo sosterrà sempre. Perché se mai il Gigante dovesse crollare, il Pilastro non resisterebbe un secondo senza di lui, senza il suo amore, senza i suoi sorrisi, senza i suoi baci e senza i suoi abbracci caldi e protettivi".
Stavolta ero io ad avere gli occhi lucidi e stavolta fu lui che mi prese il viso fra le mani e avvicinò le sue labbra alle mie.
Un bacio lento, calmo, ma pieno di amore e passione.

Tudor Pov (finalmente)
Guardai Salvatore e Giuseppe spalancando gli occhi.
"Co-cosa è successo?" dissi ancora sotto shock.
"Ah, giusto, tu non ne sai niente" disse Sascha guardandomi e facendo spallucce.
"Salvatore e Giuseppe hanno capito di amarsi e si sono messi insieme" disse Sabrina con un enorme sorriso sulla faccia.
"Wow" dissi "perché non ho amici normali?" continuai.
"Cosa?!" disse Sascha, che in un lampo si avvicinò a me e mi prese per il colletto della maglia che indossavo "ti dà forse fastidio che noi siamo bisessuali o gay?!".
Era arabbiatissimo, non volevo offenderlo, era solo per scherzare.
Giuse e Sabrina fermarono Sascha spiegandogli che stavo solamente scherzando.
"Scusa Sa, non intendevo in quel senso, scusami"
"No, non ti scuso" disse serio.
"Ma Sascha-".
Sascha mi voltò le spalle e si avvicinò alla scrivania, posò una matita che aveva in mano e al suo posto prese un pennarello.
"Sascha! Ma sei proprio un bambino" rise Salvatore guardandolo, seguito da Sabrina e Giuseppe.
"Cosa? Che intendete?" guardai prima Giuseppe, poi Salvatore dietro di lui e poi Sabrina vicino a me.
"Perché ridete?" nessuno rispose, continuavano a ridere "ragazzi?".
Ora si che ero spaventato.
"Pronto Tudor?" senza neanche accorgermene Sascha era davanti a me.
Levò il tappo del pennarello con i denti e lo sputò chissà dove, solo dopo che sentì Sabrina dire 'Sascha che schifo!' capì che lo aveva 'sputato' addosso a lei.
"Ok Tudor, ecco la tua punizione" mi disegnò velocemente qualcosa sulla faccia e, dopo un attimo di confusione, realizzai quello che aveva fatto.
Corsi subito in bagno per guardarmi allo specchio e vidi che mi aveva disegnato dei peni.
"Ops! Ho usato il pennarello indelebile!" sentì Sascha dire dall'altra stanza, seguito dalle risate degli altri.
"Cosa?! Sascha dimmi che scherzi!" urlai tornando nella camera di Sascha.
"Scherzo?" ripeté Sascha.
"Si?" dissi io come per chiedere conferma.
"Mh?" Sascha rise.
"No?" dissi io tutt'altro che tranquillo.
"Eh?" sorrise maliziosamente.
"Cosa?" stavo andando nel panico, scherzava o no?!
"Ok, ok, scherzavo" disse facendo spallucce e scompigliandomi i capelli per poi uscire dalla stanza.
"Eh?" "Ma cosa?" "Ma che caz-".
Furono queste le parole che rimbombarono in quella stanza.

"Ragazzi si è fatto tardi, perché non dormite qui?" chiese Sabrina.
"Ma perché non si era capito che io dormivo qui?" risposi uscendo dal bagno asciugandomi la faccia con l'aciugamo, finalmente i peni si ero cancellati!
"Io ci sto" disse Giuseppe.
"Anche io" lo appoggiò Salvatore.
"Ok allora ci penso io" disse Sascha.
Iniziò a smontare il divano e ne uscì fuori un letto matrimoniale.
"Sal, Giuse, voi dormirete qui" disse Sascha indicando il divano-letto mentre Sabrina andò in camera per prendere cuscini e lenzuola.
"Tudor, tu nella solita stanza" disse poi Sascha mentre Sabrina sistemava le lenzuola, aiutata da Salvatore e Giuseppe.
Decidemmo prima di guardare qualche puntata di American Horror Story e poi ognuno andò in camera sua.

Sascha Pov
Andai in camera e mi buttai sul letto.
Restai qualche minuto sveglio guardando il soffitto e sorridendo.
"Fra qualche ora potrò rivedere Stefano" e mi addormentai pensando a lui.

Parole: 1125
Se si parla di Klaus non si può non parlare di peni!
Vi ricordo di:
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-Lasciare un like al video di Stefano per avere il bacio (con la lingua) Saschefano!
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