Capitolo 25: In sala

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Giuseppe Pov
Finalmente tutti avevano finito di prepararsi, Stefano aveva pubblicato il suo video e ora eravamo in macchina diretti verso lo studio di registrazione.
"Dovete spiegrmi un paio di cosette" dissi posizionando lo specchietto retrovisore in modo da poter guardare Stefano e Sascha che erano seduti dietro.
"Veramente siete voi che dovete spiegarci" disse Sascha guardando prima me e poi Salvatore.
"Cosa dovremmo spiegare?" dissi confuso.
"Ieri il signorino Cinquegrana si è presentato nella nostra camera solo in boxer, cosa avete combinato?" disse Stefano con uno sguardo malizioso.
"P-perchè non possiamo dormire in boxer?" rispose Salvatore diventato ormai un pomodoro, mentre cercava inutilmente di non darlo a vedere.
"Ci abbiamo pensato anche noi inizialmente, ma Papà non è il tipo da dormire in boxer" disse Sascha incrociando le braccia sul petto.
"Ok, lo abbiamo fatto, contenti?" risposi io per cercare di chiudere il discorso, ma inutilmente.
"E come è stato?" disse Stefano con la gioia di un bambino la mattina di Natale.
"Fatti i cazzi tuoi" rispose Salvatore scocciato.
"Mi dispiace ma Stefano si fa solo il mio di cazzo" rispose Sascha con un lieve complesso di superiorità.
Ecco, quella era l'occasione giusta.
"E quindi voi due vi frequentate ora?" dissi.
"Proprio così" rispose Stefano mostrando un sorriso soddisfatto.
"Complimenti, da quanto?"
"Da ieri sera" rispose Salvatore staccandosi dal finestrino e portando lo sguardo verso Sascha e Stefano, che annuirono.
"Tu come lo sai?" chiesi un pò confuso.
"Li ho beccati ieri sera mentre si sbaciucchiavano come due piccioncini" disse ridendo e coinvolgendo anche me.
"Hey!" risposero Stefano e Sascha all'unisono.
Subito dopo questa loro affermazione, frenai di botta.
"Giuse?!" disse Salvatore reggendosi al sedile.
"Ma che cazzo fai?!" disse Stefano tenendosi al braccio di Sascha.
"Papà lo hai visto anche tu?" mi disse Sascha.
"Certo che l'ho visto... Siete pronti?" dissi mettendo le mani sul volante.
"Ma cosa?" risposero Salvatore e Stefano, che non avevano capito niente.
"Uno..." dissi io accendendo il motore.
"Due..." disse Sascha stringendo il sedile dove io ero seduto.
"Tre!".
Partì velocemente per conquistarlo e...
"CE L'ABBIAMO FATTA!" urlammo io e Sascha dandoci il cinque.
"Che idioti" rispose Salvatore battendosi una mano contro la faccia.
"Di solito gli idioti siamo io e Sascha" disse Stefano "non me lo aspettavo proprio da Papà" disse aprendo lo sportello.
"Voi non capite" dissi io.
"Vi rendete conto di quello che abbiamo fatto?" disse Sascha prendendo la sua borsa.
"Abbiamo parcheggiato?" disse Salvatore guardandoci in modo strano.
"Abbiamo parcheggiato nell'ultimo posto disponibile e con una sola manovra!" dissi io eccitato (se pensate male vi infilo un pennello in culo).
"Si ok, ma ora andiamo che siamo già in ritardo" disse Salvatore uscendo dalla macchina, seguito da me e Sascha.

"Finalmente siamo arrivati!" urlò Stefano.
"Scusate per il ritardo" dissi io parlando con uno dello staff.
"Non vi preoccupate" disse il ragazzo sorridendo "siete pronti?" ci disse poi guardandoci tutti.
"Siamo nati pronti" dicemmo all'unisono.
"Allora andiamo" disse una voce portandoci dentro la sala di registrazione.
"Luca! Pensavo non venissi visto che in questa parodia non sei presente" disse Salvatore abbracciandolo.
"Il Re della Banane non può lasciarvi soli!" disse Luca alzando fiero la sua banana (ok... Sono sicura che penserete malissimo... LA BANANA COME FRUTTO! FRUTTO!).
"Volete una banana prima di cominciare?" ci disse.

Sascha Pov
"Volete una banana prima di cominciare?" ci disse Luca.
"Se è quella di Stefano..." dissi guardando Stefano maliziosamente, il quale si irrigidì subito e divenne rosso.
"Ohoh, mi nascondete qualcosa?" disse Luca.
Forse potevo dirglielo no? Non c'era niente di male, non è mai stato contro i gay o i bessessuali quindi non vedo perché dovrebbe offenderci o cose così.
"Si vedi, io e Stefano ci stiam-"
"Ragazzi avanti entrate dentro, si comincia" ad interrompermi fu la voce di una ragazza che ci intimava (?) ad andare in sala.
"Me lo dirai più tardi Sascha" disse Luca entrando in sala.
"Ma sei pazzo?" mi bisbigliò Stefano ad un orecchio.
"Che male c'è scusa?" dissi facendo spallucce.
"Devi chiedermi le cose prima di agire!" disse alzando un pò il tono della voce.
"Ragazzi venite?" ci richiamò la ragazza.
"Eccoci!" dissi prendendo Stefano per un polso e portandolo in sala.
La canzone era abbastanza semplice, parlava di noi.
Il mio pezzo era fighissimo e mi si addiceva proprio.
Faceva così:

We Are Perfect ||SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora