Capitolo 5: Una notte insonne

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Salvatore Pov
Il medico ci disse che potevamo vedere Stefano il giorno seguente così Sascha iniziò a urlare dicendo "Come domani?! Siamo i suoi migliori amici, siamo come dei fratelli per lui! Siamo la sua seconda famiglia, e possiamo vederlo solo domani?!"
Quando Sascha sbraitava in quel modo succedeva sempre qualcosa di male, così lo presi da dietro da entrambe le braccia e cercai di tenerlo fermo "Calmati Sa!" dissi.
"Mi dispiace signori" disse il medico tranquillamente.
"Mi dispiace?! Mi dispiace?! Sta scherzando vero?! Voglio vedere subito Stefano" disse Sascha dimenandosi "lasciami Sal!"
"Non posso Sascha, devo impedirti di fare cazzate!"
"Sascha ascolta, perché non andiamo a casa e ci calmiamo un pò? Dovrei anche parlarti" si intromise Giuse.
Finalmente Sascha si calmò, così lo lasciai andare.
In effetti però, Sascha aveva ragione, perché proprio domani? Non possiamo vederlo prima?
Come se Giuse mi stesse leggendo nel pensiero, si avvicinò al medico e disse "mi scusi, non c'è un modo per vederlo oggi stesso?"

Giuseppe Pov
Dopo aver lasciato Sascha, vidi Salvatore assorto nei suoi pensieri.
So a cosa stava pensando, lo conosco troppo bene. So tutto di lui. Si lo so, sembro una fan che stalkera i suoi idoli ma non posso farne a meno, non posso fare a meno di lui, no posso vivere senza di lui, lui è la mia droga.
Così mi avvicinai al medico.
"Mi scusi, non c'è un modo per vederlo oggi stesso?"
"Mi dispiace signore, ma come le ho già detto non è possibile, al massimo domani se volete vedere il paziente" mi rispose freddamente e se ne andò senza neanche aspettare la mia risposta, tanto non sarebbe servita comunque a nulla.
"Mi dispiace ragazzi, ci ho provato".
Ero dispiaciuto, anche io volevo vedere Stefano il prima possibile.
Salvatore mi guardò e si avvicinò a me per poi abbracciarmi.
Avevo le guance che andavano a fuoco, il mio cuore batteva fortissimo, batteva così forte che avevo paura che Sal riuscisse a sentirlo.
Era diverso dagli altri abbracci, questo era speciale.

Nel frattempo ritornarono Sabrina e Martina, che erano andate a comprare qualcosa da bere e da mangiare per noi.
Erano dei semplici cornetti e un pò di caffè, giusto per tenerci svegli.

Sascha Pov
In quel momento non avevo né fame né sete. Non volevo niente. Volevo solo vedere Stefano.
"Allora, novità?" disse Sabrina guardandomi e porgendomi il cornetto e il bicchiere di caffè.
"L'operazione è finita. Stefano non è in pericolo di vita ed è sulla buona via della guarigione" dissi rifiutando sia il cornetto che il caffè.
"È una buona cosa, no?" disse Martina sorridendo.
"Si" e farfugliai qualcosa che nemmeno io riuscì a comprendere.
"Il problema è che i medici non vogliono farci entrare, dobbiamo aspettare domani" rispose per me Sal sbuffando.
"E Sascha si è messo a fa casino" continuò Giuseppe.
"Dai, guardate il lato positivo della cosa, almeno Stefano sta bene e non vi è stato mica imposto di non vederlo, no?" cercò di sdrammatizzare Martina, che subito fu appoggiata da Sabrina.
Io non risposi, ma avevano ragione.
Poco dopo La Marina e i genitori di Ste uscirono dalla stanza e decisero di tornarsene a casa.
Pensavo che avrebbero passato la notte qui in ospedale essendo la sua famiglia, ma mi sbagliavo.
"Sascha, che ne dici se anche noi andiamo a casa?" disse Sabrina poggiandomi delicatamente una mano sulla spalla.
"No, io resto qui stanotte" risposi freddamente.
"Anche noi" dissero in coro Sal e Giuse.
"Siete sicuri?"
"Si, Sabrina, noi rimaniamo qui vicino a Ste, tu torna pure a casa" le dissi sorridendo a malapena.
"Ok ragazzi, ma mi raccomando, non fate cazzate e non fate casino" disse Sabrina come una mamma con i propi figli "Martina, anche tu resti qui?" continuò poi.
"Vorrei ma non posso (Da non confondere con la canzone 'Vorrei ma non posto' '^') ho molte cose da fare" disse Martina.
Detto questo Sabrina e Martina se ne andarano, lasciandoci da soli.
Giuse e Sal si addormentarono vicini tenendosi per mano. Quando tutta questa storia sarà finita gli chiederò spiegazioni.
Io non riuscivo a dormire, sia per la posizione troppo scomoda sia perché Stefano era a pochi passi da me e non potevo vederlo.
Alcuni medici andarano via, ne rimasero pochi. Così ne approfittai per andare a sbirciare nella stanza di Stefano.
Mi alzai lentamente facendo attenzione a non svegliare Giuse e Sal e mi incamminai lungo il corridoio, fino a trovarmi la porta della stanza di Stefano davanti.
Deglutì rumorosamente e abbassai la maniglia della porta.
Ormai ero dentro.
Davanti a me c'era un lettino sul quale era disteso Stefano.
Aveva attaccati dei fili che a loro volta erano collegati a delle macchine.
Era pallido, i capelli tutti scompigliati e gli occhi chiusi.
Era diverso dalle altre volte, questa volta non mi guardava con i suoi occhioni stupendi. Stavolta non era lui a dirmi che sarebbe andato tutto bene.
Vidi i suoi occhiali posati sul comodino lì vicino e instintivamete li presi in mano e li guardai sorridendo.
Potevo ancora vedere i suoi bellissimi occhi dietro i vetri dei suoi occhiali.
Poi sentì un rumore, stava arrivando l'infermiera, dovevo andarmene subito.
Aprì la porta e subito sentì un "Sascha" provenire dalle mie spalle. Quella voce, la voce di Stefano.
Mi girai ma Stefano aveva gli occhi chiusi, ed era immobile.
"Me lo sarò immaginato" dissi a me stesso mentre chiudevo la porta. L'infermiera era nella stanza accanto e ora doveva andare da Stefano, così mi affrettai a tornare su quelle scomodissime sedie.
Ora che avevo visto Stefano era più sollevato, ero felice. Restai sveglio tutta la notte, quando poi mi alzai di scatto dalla sedia "Il video! Ho dimenticato di pubblicare il video!"
Non avevo niente appresso, così usai il mio cellulare per fare un piccolo video di 'avviso' per gli iscritti.
Non feci la solita intro.
Iniziai così.
"Ciao a tutti ragazzi, mi dispiace per il video di oggi che non sono riuscito a pubblicare. Questo video lo vedrete di mattina perché non credo che qualcuno di voi sia sveglio a quest'ora" feci una piccola risata e mi passai la mano fra i capelli "volevo informarvi che per un pò di tempo non usciranno video sul canale, o forse giusto qualcuno che ho registrato in precedenza. Come potete notare non sono nella mia solita stanza, ma sono in ospedale. Qui vicino a me ci sono Salvatore e Giuseppe che dormono come piccioncini, mentre in quella stanza laggiù" e indicai la stanza di Stefano "c'è Stefano. Non ho voglia di parlare di quello che è successo perché ho ancora i sensi di colpa, magari vi spiegherò più avanti, quando tutta questa storia sarà finita. Beh ragazzi ci rivedremo al prossimo video, non preoccupatevi vi aggiornerò comunque abitualmente sugli altri social, ciao" e chiusi il video. Durò circa due minuti, così lo pubblica direttamente, niente tagli niente ritocchi, niente di niente. Dopo pochi secondi era già su YouTube. Poi finalmente mi addormentai.

Parole: 1156
Anche questo capitolo è uffucialmente terminato (?)
Mi raccomando ricordatevi di lasciare una stellina e magari anche un commento se il capitolo vi è piaciuto.
Qua da St3pNy è tutt-
Ah no, non sono Stefano.
Ci vediamo al prossimo capitolo. Ciaoooh

~Martina

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