Capitolo 4: Ospedale

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Stefano Pov
Sentii il suono dell'ambulanza che si avvicinava sempre di più.
C'erano persone che urlavano.
Altre che piangevano.
Altre ancora che svenivano.
I medici si fecero spazio fra la folla e mi misero su una barella per poi portarmi dentro quel dannatissimo furgoncino.
Ero stanco, le palpebre si fecero pesanti e chiusi gli occhi.

Sascha Pov
Stefano stava sorridendo, perché sorrideva? Non lo capivo...
Arrivò l'ambulanza e dei medici presero Stefano e lo poggiarono sulla barella.
Stefano stava chiudendo gli occhi, no no no Stefano!
"Stefano apri gli occhi per favore!" credo di non aver mai urlato così forte in tutta la mia vita.

Stefano Pov
"Stefano apri gli occhi per favore!"
Sascha mi stava chiamando, mi diceva di rimanere cosciente, piangeva.
"S-Sascha... Sascha..."
"Chi è Sascha?" il medico urlò fra la folla per farsi sentire.
"Sono io!" era la voce di Sascha, si... È lui.
"Lei può venire con noi, salga pure".

Sascha Pov
"Lei può venire con noi, salga pure"
Non me lo feci ripetere due volte che subito scattai vicino a Ste.
"Stefano sono Sascha... Sono qui con te" feci un piccolo sorriso, ma stavo piangendo come una fontana.
"S-Sascha... Io ti-"
Lo interruppi.
"Ste... Lo so che non mi perdonerai mai per quello che ho fatto e ti capisco. Però ora sta calmo e pensa solo a te stesso, stiamo andando in ospedale non ti preoccupare."
Stefano non rispose, aveva chiuso gli occhi.
No cazzo no, Stefano!
"Stefano!" mi alzai di scatto ma uno dei medici mi prese e mi fece risedere.
"Non si preoccupi, sta solo dormendo"
Era un medico, sapeva quello che faceva, ma il suo sguardo diceva tutt'altro.
Era preoccupato anche lui, guardava Stefano con ansia, così iniziò col mettergli una benda intorno alla testa, in modo da fermare in qualche modo il sangue.

Giuseppe Pov
Dopo che l'ambulanza andò via presi la mia macchina e feci salire anche Sal e Sabrina, dovevamo andare in ospedale, e in fretta.
"Ragazzi ci siete tutti?" dissi.
"Aspetta Giuse, può venire anche Martina? È una mia cara amica ed è anche una vostra grande fan, è davvero preoccupata per Stefano" disse Sabrina indicando la cameriera che poco prima ci aveva accompagnato all'uscita.
"Ok va bene, entra"
"G-Grazie" rispose Martina.
Aveva le lacrime agli occhi, come tutti noi del resto.

Dopo una decina di minuti...

"Siamo arrivati" dissi aprendo lo sportello.
"Andiamo!" disse Sal iniziando a correre verso l'entrata dell'ospedale.
"Aspetta Sal!" disse Sabrina prendendo per un polso Martina e inseguendo Sal.
Chiusi la macchina e poi li raggiunsi.
Stavano parlando con un'infermiera.

Salvatore Pov
Appena entrai un'infermiera mi fermò.
"Scusi sta cercando qualcuno?"
"S-si sto cercando un mio amico, Stefano Lepri" dissi velocemente.
Nel frattempo Sabrina e Martina mi avevano raggiunto, e subito dopo arrivò anche Giuseppe.
"Che succede?" disse Giuse.
"Come sto gentilmente spiegando al signorino, Stefano Lepri è in sala operatoria, ma purtroppo in sala d'attesa ci sono molte persone e non potete andare" mi spiegò l'infermiera.
"Per favore! Insieme a lui c'è il mio ragazzo, ed è da solo in sala d'attesa! Starà sicuramente male e ha bisogno di conforto!" disse Sabrina piangendo.
"In questo caso..." sospirò "ok potete andare, ma non chiedetemi altri favori".
"Grazie mille" disse Martina "forza andiamo!"
Così andammo in sala d'attesa.

Sascha Pov
Stefano è in sala operatoria... E qui ci sono tantissime persone che continuano a pronunciare il suo nome.
Sono le stesse persone che mi hanno dato del 'mostro' dopo aver colpito Stefano, e hanno ragione. Sono un mostro.
"Sascha!"
Mi sentì chiamare e così mi girai.
Era Giuse e c'erano anche gli altri.
"R-ragazzi!" gli andai incontro e Sabrina mi abbracciò.
"Non preoccuparti si sistemerà tutto" disse sorridendo.
Non risposi... Qualsiasi cosa avessi detto non sarebbe servita a niente.
"Ragazzi... Ora dovremmo informare i suoi genitori e La Marina" disse Sal guardandomi.
"Io chiamo i suoi genitori" disse Giuse "Sabrina, chiama tu La Marina".
"Va bene".

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