Capitolo 14.

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Canzoni per il capitolo :

X Ambassadors - Unsteady

Shawn Mendes - Mercy

La sua pelle fredda entra a contatto con la mia mano, e io la stringo delicatamente, cercando di procurarle meno dolore e fastidio possibile, mentre lei si guarda attorno, confusa e persa. Immagino solo quanto possa sentirsi male in questo momento, ma non importa, ci sono io accanto a lei e ho intenzione di tenerla al sicuro, di proteggerla fino alla fine.

<< Dove siamo? E tu cosa c- ci fai q-qui?>> domanda lei, continuando a stringermi la mano e con le lacrime che minacciano di rigarle il volto.

<< Va tutto bene, Cris. Ce l'hai fatta. Sei salva. >> sussurro, raccogliendo con il pollice una lacrima che scorre lentamente sul suo viso.

Non riesce a trattenersi, e in pochi secondi il silenzio della stanza scompare, lasciando spazio ai suoi singhiozzi e al suo pianto. Respira profondamente, cercando di calmarsi per non mostrarsi debole, ma la verità è che impossibile trattenersi dopo tutto ciò che ha passato.

<<... Cos'è successo? Perché mi trovo qui... ? >> chiede , tra un singhiozzo e un altro.

Non so se sia il momento adatto per raccontarle tutto, ma non posso trattenermi dal spiegarle quale sia il motivo della sua permanenza in ospedale, e soprattutto di chi sia la colpa. Sarò anche egoista, ma non mi interessa. Ben merita di essere mandato a quel paese il prima possibile, perché Cris non si meritava assolutamente una fine del genere.

<< Non ti ricordi proprio nulla?>>

<< Niente, proprio zero... >> dice.

<<Cris, hai fatto un incidente in auto... Sei rimasta chiusa dentro questo ospedale per parecchio tempo, e Matthew ha cercato in tutti i modi di salvarti. Se sei qui, con me, è solo grazie a lui... Quindi, per una volta, ammetto di avere gratitudine nei suoi confronti. Da quello che mi hanno detto, so che eri parecchio arrabbiata per ciò che ti aveva fatto Ben, ossia che ti stava tradendo con un'altra ragazza. Te ne sei andata via da casa sua e hai fatto un incidente in auto. >> Spiego.

Sta zitta per minuti, che in realtà sembrano ore e ore. Fissa un punto qualsiasi nel vuoto, come se stesse cercando di analizzare ogni singola cosa che sto dicendo, ma senza capire. Riesco a capire persino io che nella sua testa regna la confusione, ma è normale... Si è appena svegliata.

<< Ma adesso stai bene, sei qui. Pensavamo tutti che non ti avremmo più rivista... Sono tutti qua fuori, e non vedono l'ora di vederti. >> continuo, forzando un sorriso per cercare di incoraggiarla in qualche modo.

Ma lei continua a fissare nel vuoto, come se non stesse capendo assolutamente nulla. All'improvviso, punta lo sguardo verso di me e chiede:<< Ti andrebbe di lasciarmi un po' da sola? Ho la testa che fa malissimo e ho bisogno di riposare... >> Nella sua voce non c'è alcun tipo di emozione. Sembra fredda, priva di sentimenti... Allontana la sua mano dalla mia, e chiude il discorso:<< ... Dì agli altri, o ai medici che non ho bisogno di nessuno adesso e che voglio starmene da sola... >>

Decido di darle ascolto:<< Come vuoi. Ci vediamo dopo>> e me ne esco dalla stanza.

Appena chiudo la porta dietro di me, i ragazzi si alzano tutti dalle loro sedie e si avvicinano a me per riempirmi di domande, ovviamente. Solo Susan se ne sta seduta e continua a leggere un libro.

<< Allora? Come sta?>> chiede subito Sam.

<< Bene, è un po' confusa e non si ricorda cos'è successo esattamente durante l'incidente, ma sembra stare bene. Adesso ha detto di aver bisogno di qualche minuto per riposare, quindi non vuole parlare con nessuno.>> spiego.

MY DILEMMA IS YOU 4 (+ Cam's Pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora