Capitolo 13.

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Canzoni per il capitolo:

Ed Sheeran - Tenerife Sea

Trading Yesterday - Shattered (Version Two)

'Matthew, quando diamine pensi di uscire da quella stanza?' l'unica domanda che mi è passata per la testa in queste ultime quattro ore in cui lui è rimasto chiuso in quella stanza. L'ansia mi sta uccidendo. Cloe mi ha portato almeno quattro bicchieri di caffè per farmi stare sveglio... Come farò ad andarmene via domani, o meglio, questo mattina? Non posso mettere da parte il mio lavoro e nemmeno Cris che probabilmente tra qualche ora riuscirò finalmente ad abbracciare.

"Ragazzi, non ce la faccio. L'attesa mi sta uccidendo " sussurra Sam, che cammina avanti e indietro per il corridoio con le mani sul volto.

Trevor si alza improvvisamente dalla sedia tira un pugno alla porta della stanza in cui Matthew si sta occupando di Cris: " Sono quattro fottute ore che è là dentro! Qualcuno può venire fuori e dirci qualcosa?! "

Già, non sono l'unico che è al limite della pazienza, ma almeno non reagisco come Trevor. A volte penso che a lui non sia mai passata la cotta per Cris e in un certo senso lo capisco, ha avuto una cotta per lei da quando erano piccoli e non è facile togliersi di testa una persona quando la vedi tutti i giorni. Sì, Trevor le era rimasto accanto in questi anni.

" Trevor, smettila. Non stai sicuramente facilitando la situazione a nessuno là dentro. Pensa se proprio nel momento in cui stavano per fare una cosa importante, si sono interrotti a causa del pugno sulla porta." alza la voce Cloe.

"Ehi, datti una calmata tesoro" si mette in mezzo Susan, pronta a difendere Trevor.

Nel corridoio comincia ad esserci davvero troppo baccano. La mia testa rischia di scoppiare. Amici che litigano, Matthew che non esce da quella stanza e Cris che è in fin di vita sono troppe cose da sopportare, perciò decido di alzarmi e di allontanarmi il più possibile da quel corridoio per qualche minuto... Giusto il tempo per riprendermi e per calmarmi, se no avrei rischiato di fare una strage. Passeggio per il corridoio, prendendo respiri profondi e tenendo i pugni serrati per la rabbia.

E a peggiorare la situazione c'è l'idea assurda che Cris non si svegli entro la mia partenza. Cosa farò? Come farò a non fare una scelta sbagliata? Stupido lavoro. Stupide scelte. Stupido destino. Non me ne frega niente di nessuno. La mia scelta sarà sempre Cris.

A interrompere i miei pensieri, ci si mette il mio cellulare che comincia a squillare. Quando guardo sullo schermo, vedo scritto il nome 'Alexa'. Che diamine vuole anche lei a quest'ora?  Non dovrebbe dormire?

"Pronto" rispondo.

" Cam, hai saputo di Cris? " domanda preoccupata.

" Sì, sono già in ospedale. Tu come fai a saperlo?"

" Me l'ha detto Trevor! Mi ha chiamata per avvisarmi visto che è mia amica. Vi raggiungo subito"

Ma certo, mi mancava solo Alexa da aggiungere alla lista delle persone che meno volevo aver attorno a me in quel momento. Certo, riusciva sempre a tirarmi su di morale nei momenti più difficili, almeno così faceva a New York, ma sentivo che in quel momento non ne avevo bisogno. L'unica persona che sarebbe in grado di farmi stare bene è Cris.

" Come ti pare... " chiudo la chiamata.

Non mi interessa nulla di lei, nulla di nessun altro. Voglio solo Cris.

Passano ore e ore. La luce ormai si fa evidente all'esterno ed esattamente tra un'ora io dovrei partire per arrivare in anticipo in aeroporto. Ancora nessuna notizia, solo Matthew è uscito una volta e ci ha detto che stanno cercando di fare il possibile per far sì che Cris si salvi, niente di più. Ma è sicuramente già qualcosa... Almeno so che tutto può ancora tornare alla normalità.

MY DILEMMA IS YOU 4 (+ Cam's Pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora