MY DILEMMA IS YOU 4 (+ Cam's Pov)

Capitolo 20.

<< A Miami?>> domanda Cloe alzando la voce per la notizia sconvolgente.

Sapevo benissimo che lei per prima non avrebbe mai preso bene la proposta di Kate. Tutta questa situazione mi ricorda troppe cose, come quella volta in cui io e Cloe stavamo organizzando tutto contro Susan, e non siamo finiti per niente bene. Anzi, abbiamo rischiato di perdere una persona importante... E se la storia si stesse ripetendo? Stiamo commettendo lo stesso sbaglio? Qualcosa dentro di me mi dice di sì. 

<< Sì, a Miami. Ho parlato con Kate e secondo lei la sincerità è alla base di tutto. E ha ragione. Cloe, anche Trevor ha ragione. Stiamo sbagliando per la seconda volta. >> 

<<No, Cameron. Questa volta non stiamo sbagliando proprio nulla. La stiamo salvando da quello che abbiamo fatto, da quello che le ha fatto del male. Non mi sembra un ragionamento sbagliato, anzi, lo facciamo per il suo bene.>> commenta Cloe.

<< Non la vedo in questo modo. La prima volta ci è bastata, è stato un grandissimo sbaglio. Rimediamo.>> dico.

<< Non ti è minimamente saltato per la testa il fatto che, facendo così, rischi di perderla di nuovo? >>

L'idea de rischio di perderla è passata più volte per la mia testa, mai come prima d'ora. La paura che con i ricordi possa abbandonarmi si fa sentire, ma allo stesso tempo penso siano fondamentali per il seguito della nostra relazione.

<< Non la perderò. Ciò che abbiamo passato, ciò che le ho fatto, non ha fatto altro che legarci ancora di più. Siamo stati insieme per i nostri caratteri incompatibili, per le scemenze di Susan, per il dolore che ha provato tutte le volte che le facevo del male. No, Cloe. Se ricorderà, sono sicuro che avrà modo di pensare con la mente lucida al suo futuro e a quello che potrà succedere tra di noi. Potrà farà un confronto tra il Cameron del passato, e quello che adesso sta cercando di fare qualsiasi cosa per farla stare meglio. >> spiego. 

Resta con lo sguardo puntato nel vuoto, come se stesse cercando di capire il mio ragionamento. Eppure non c'è proprio nulla da capire, anzi, tutto sembra parecchio chiaro. Non voglio mentire. Questa volta, vale la sincerità e basta. Non siamo più quei ragazzini che con la bugia pensavano di risolvere ogni singola situazione, perché sa che la verità presto esce a galla, e ferisce sempre qualcuno. Cris non lo merita.

<< Come ti pare, Cameron... >> conclude. <<... Provo a seguire te questa volta. Ma giuro, che se qualcosa va storto, lascerò che la colpa ricada completamente su di te. Non voglio assumermi alcuna responsabilità. >> 

<< Ci sto>> dico. <<Allora... Pronta per tornare a Miami?>>

<< Non hai idea di quanto mi manchi quel posto... >> sussurra la mia amica.

Dopo un paio di anni trascorsi a New York, Miami non sembra nemmeno più casa mia. Sono anni che non ci metto piede solo perché racchiude troppi ricordi della mia infanzia e soprattutto della mia vita al liceo. è stata la città in cui sono cresciuto e sono diventato ciò che sono oggi.

Tornare com Cris, significa avere la possibilità di riflettere sul passato e perciò di evitare sbagli per il futuro. Sento che ciò che stiamo facendo è giusto e che porterà a qualcosa di buono, anche se con qualche difficoltà da superare.

<< Prepara la valige allora... Tra una settimana si parte>> l'avverto.

<< Ne sei davvero sicuro?>> sembra parecchio preoccupata.

<<Sì. Lo dobbiamo fare. Per lei. >> concludo.

Il pomeriggio con Cloe passa in fretta tra scelte dei biglietti per il viaggio di ritorno. Sarà strano tornare nella mia vecchia casa, quella in cui per adesso alloggiano Sam e Nash. Sarà come tornare ai vecchi tempi del liceo, in cui eravamo immaturi e poco responsabili di ogni nostra singola azione. Sarà interessante vedere come la situazione si evolverà. Ne modi dubbi riguardo a questa mia scelta, ma è normale esserne insicuri. Si tratta pur sempre di Cris.