Capitolo 4.

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Mi svegliai di soprassalto, avevo di nuovo fatto quell'incubo. Stavo per alzarmi per andare da mio fratello come tutte le notti, ma mi fermai in mezzo alla stanza. Dalla finestra si poteva vedere il tramonto, mi tornò in mente la giornata bruttissima che avevo affrontato e senza fare rumore mi avviai in salotto da dove provenivano delle voci. -Alec non si può continuare così!- disse una voce, Nick. In punta di piede mi appoggiai al muro freddo e mi sporsi con il busto, intravedevo le figure. Nick era alzato ed era rivolto verso una figura seduta sul divano nero, Alec, di fianco a lui c'era Ian e Tyler era seduto sul divano affianco con le braccia conserte. -Nick ne abbiamo già parlato, è ancora troppo presto!- disse mio fratello mantenendo il tono pacato e duro che teneva sempre. -Troppo presto? l'hai vista? E' così solo perché ancora non sa niente!- affermò Nick quasi urlando, stavano parlando di me? Cosa non sapevo? C'entrava quello che loro facevano tutti i pomeriggi? -Da quando ti fai tutti questi problemi? Ancora non ti è passata?- Chiese con un tono divertito Alec, Nick abbassò lo sguardo -Non dire cazzate!- urlò ora Nick. A cosa si riferiva? Vidi mio fratello iniziare a ridere, mi sporsi un po' di più facendo un passo avanti ma mio fratello smise di ridere e girò leggermente la testa verso di me. Mi aveva sentita? Indietreggiai leggermente, pensai che non fosse possibile una cosa del genere. Lui si schiarì la voce -Ad ogni modo, gli parleremo del viaggio domani- concluse, tutti lo guardarono leggermente confusi, poi, come se avessero compreso annuirono -Come vuoi- disse Tyler. Quale viaggio? io più confusa che mai decisi di entrare. -Siete tornati!- dissi facendo finta di niente, tanto il giorno successivo avrei scoperto cosa mi nascondevano e quindi preferii lasciar perdere. -Si, da circa mezz'ora- disse Ian mentre prendevo posto accanto a Tyler. Io annuii -Di cosa parlavate?- chiesi, tentando comunque di estorcere qualche informazione in più. -Parlavamo del fatto che domani è l'ultimo giorno di scuola- disse mio fratello fissando Nick che invece teneva lo sguardo basso. Quest'ultimo, con occhi che nascondevano molto, colmi di rabbia, alzò lo sguardo incastrandolo in quello di Alec e creando un'area di forte tensione. -Hall, stai bene?- gli chiesi per vedere se almeno lui avrebbe aggiunto qualcos'altro. Sembrava non avermi sentito e così d'istinto mi sporsi per toccargli la mano. Lui a quel contatto si risvegliò e puntò i suoi occhi sulle nostre mani, per poi guardare me che automaticamente arrossii leggermente e tolsi la mia mano dalla sua. -Mai stato meglio Rivera!- affermò cambiando espressione, sembrava essersi calmato un po' e sul suo volto comparve il solito sorriso beffardo -Io vado a farmi un giro- continuò per poi prendere le chiavi della macchina ed uscire, io lo seguii con lo sguardo fino a quando non lo potei scorgere nemmeno più dalla finestra. Volevo arrivare fino in fondo, dovevo capire cosa diavolo succedeva intorno a me. Distolsi lo sguardo e mi girai verso gli altri, mio fratello mi guardava con un misto di incomprensione e di sorpresa -Che c'è?- chiesi sbuffando, sapevo dove voleva andare a parare con quelle frecciatina, ma non era come pensavano, non del tutto. -Nulla nulla- disse Tyler sogghignando, quel ragazzo fraintendeva troppe cose e troppo velocemente, alzai gli occhi al cielo e andai a cercare da mangiare, lo stomaco stava protestando per il troppo digiuno. Presi un pacco di patatine e ritornai in salotto, dove vidi Tyler e Ian giocare alla Playstation sorrisi e mi andai a sedere accanto a mio fratello che mi mise una mano intorno alle spalle. -Pensavo, domani potremmo uscire un po'- tentai io, era ormai da tre giorni che non uscivo, neanche per fare la spesa. Alec sembrò rifletterci un po' e poi mi sorrise -Si, possiamo andare al cinema- propose dopo avermi rubato delle patatine. Gli sorrisi di rimando -E anche al centro commerciale!- dissi più euforica che mai, lui annuii e io lo abbracciai fortissimo, potevo fare nuovi acquisti!

Si era fatto tardi e Nick non era ancora tornato. Alec e gli altri erano già andati a dormire, io mi ero inventata una scusa per stare alzata ancora un po', gli avevo detto che aspettavo che finisse un film e poi li avrei seguiti a ruota. Loro non fecero tante storie, anche se Tyler non ci aveva creduto proprio tanto, ma non disse nulla. Stavo per crollare ma finalmente sentì la serratura della porta scattare e mi ricomposi alzandomi a metà busto sul divano. -Piccola, che ci fai ancora sveglia?- mi chiese Nick dopo che si accorse della mia presenza. Fui sollevata dal fatto che almeno non aveva bevuto. Quella domanda mi sorprese, non potevo dirgli che stavo aspettando il suo ritorno. Io e Nick eravamo così, litigavamo a morte, ci dicevamo i peggiori insulti ma non potavamo stare tranquilli senza sapere che l'altro stesse bene. -Oh, niente..stavo aspettando che finisse questo film..- dissi indicando la tv che al momento mostrava il telegiornale. Lui alzò le sopracciglia come per dire "Ma sei seria?" ma per fortuna non preferì parola e si sedette accanto a me -Dove sei stato?- gli chiesi per cercare di superare quella figura di merda che avevo appena fatto -A farmi un giro, volevo, sai, stare un po' tranquillo.- rispose tranquillamente -comunque io sono stanco, vado a dormire- continuò scompigliandomi i capelli in modo più affettivo che per stuzzicarmi. -Vengo anche io- dissi alzandomi e seguendolo in corridoio -Ma non ti dovevi finire di vedere il "film"?- mi chiese ghignando, io lo spinsi leggermente e gli feci il verso, stavo per entrare nella mia stanza ma lui mi fermò -Comunque grazie..- disse sorridendomi, non capivo a cosa si riferisse -Per cosa?- chiesi accigliata -Per avermi aspettato..- disse semplicemente, io arrossì leggermente e poi gli sorrisi senza sapere come rispondere ed entrai in camera sapendo già che da lì a poco sarei entrata nella stanza di mio fratello, il mio unico conforto. La notte era la parte delle 24h che volevo cancellare. Negli anni precedenti avevo tentato di tutto, ero andata pure da quei strizza cervelli ma niente, tutti la stessa cosa mi dicevano, "Lei ha un trauma signorina, legato alla morte dei suoi genitori, quando ricorderà quel giorno, smetterà di fare il solito incubo.". Più volte avevo cercato di non addormentarmi, ma ovviamente fallivo sempre..

La mattina seguenti mi svegliai di buon umore, ovviamente nel solito letto, ma ero felice almeno che quel giorno lo trascorrevo diversamente da tutti gli altri e poi era l'ultimo giorno di scuola. Pensai anche che oggi finalmente avrei scoperto tutti i misteri che mi nascondevano. Come al solito mio fratello era già in cucina a preparare la colazione -Come mai così allegra oggi?- mi chiese Nick che era sdraiato nel suo letto accanto al mio -Che c'è? Mi hai sognato questa notte?- continuò divertito. Io mi girai a guardarlo e lo fulminai con gli occhi -Si, ho sognato che morivi per mano mia- dissi divertita mentre mi alzavo seguita da lui. -Guarda un po' che coincidenza! Io ho sognato la stessa identica cosa solo che a morire eri tu..- disse canzonandomi. Ci ritrovammo tutti e due sulla soglia della porta che dava sul corridoio, ci guardammo contemporaneamente con occhi di sfida e senza rendermene conto stavo già correndo per il corridoio cercando di superarlo con qualche spinta.

-Non è valido Hall!- dissi io rialzandomi da terra, il bastardo mi aveva fatta cadere prima che raggiungessi la porta della cucina. -Si invece, non abbiamo stabilito delle regole Rivera!- mi rispose lui ridendo seguito da Tyler e Ian che avevano assistito alla scena. -Me la pagherai!- dissi sedendomi accanto a mio fratello che era particolarmente silenzioso. -Non è la prima volta che escono queste parola della tua bocca- in effetti era vero, lo avevo minacciato talmente tante volte, ma alla fine non avevo mai fatto niente, era il momento di cambiare questo vizio e non rispondendogli presi un biscotto, pronta per pianificare la mia vendetta.

Innamorata di un mercenarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora