Capitolo 8.

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Il primo giorno di vacanza iniziò in modo alquanto drammatico. A svegliarmi non furono le solite urla di mio fratello ma bensì una doccia fredda. Nick aveva deciso che quello era il giorno giusto per vendicarsi. Mi ritrovai dentro la vasca idromassaggio della camera da letto completamente bagnata. -Che sei cretino!- urlai mentre lui e gli altri ridevano fino allo sfinimento. Se fosse stato possibile uccidere qualcuno con lo sguardo, quella mattina, avrei fatto uno sterminio di idioti. -Non mi dire che anche tu ti sei aggregato a questi trogloditi!" dissi avvicinandomi a Tyler minacciosa. -Non è colpa mia! Mi hanno costretto! E poi tu non ti svegliavi!- si giustificò tirando fuori uno sguardo da angioletto. -Se il tuo intento era rovinarmi una giornata ci sei riuscito- dissi avvicinandomi a colui che aveva ideato il tutto. -Andiamo Rivera, era solo uno scherzo. Te lo avevo promesso che mi sarei vendicato- mi rispose Nick scompigliandomi i capelli, ce lo aveva per vizio ormai. -Comunque ti consiglio di vestirti se non ti vuoi perdere la colazione- mi disse un Alec stranamente felice. Wow, chi avrebbe mai detto che questa vacanza lo mettesse di buon umore. -Oggi mareee!- urlò un Tyler elettrizzato. Io annui per poi correre a prendere dei vestiti. -Noi scendiamo che Tyler tra un po' si mangia la sedia.- continuò Alec mentre mi rinchiudevo in bagno. Mi feci una doccia veloce, asciugai i capelli molto sbrigativamente per poi rinchiuderli in una coda.  Indossai un costume azzurro a fascia, un pantaloncino jeans, una canottiera bianca, delle sandale azzurre e la borsa bianca. Scesi nella hall dell'albergo e mi diressi nel ristorante. Ero incantata e affascinata, era tutto meraviglioso, immenso e bellissimo, "pure il gabinetto" pensai; tutto mi faceva pensare al lusso.  -Ah, eccoti finalmente, abbiamo preso qualcosa per te- disse Tyler facendomi segno di sedere accanto a lui. Mi ritrovai davanti un tavolo stracolmo di cose, huevos rancheros, panini dolci, caffè, chilaquiles, ma anche: pancake, uova fritte, bacon e salse varie. -E io dovrei mangiare tutte queste cose?- chiesi mentre tutti continuavano a mangiare come se non avessero mai visto del cibo. -Ok, non è tutto per te..abbiamo preso qualcosina in più se dovessimo avere altra fame..- rispose con un tono ovvio Tyler ritornando a mangiare. Sbuffando presi un po' di caffè, pane dolce e pancake.

-Allora, non è fantastico?- mi chiese Alec difronte alla spiaggia. Non c'era migliore definizione. Era vero, cavolo era tutto fantastico. Io mi limitai ad annuire semplicemente, rimanendo ad ammirare quel paradiso terrestre. -No, ma Acapulco? Davvero? È la quarta città più pericolosa al mondo!!- mi canzonò Nick, con voce stridula, ripetendo quello che io avevo detto qualche giorno prima. Lo guardai in cagnesco -Io non parlo così!- dissi dandogli uno schiaffo sul braccio. Lui alzò le sopracciglia come per dire "Oh sì, tu parli proprio così".  Così sbuffai infastidita e mi diressi in spiaggia seguendo Alec che già era sdraiato a prendere il sole. Io tirai il telo fuori dalla borsa e lo stesi accanto a quello di mio fratello, seguita dagli altri. -A me fa caldo!- disse Tyler dopo neanche cinque minuti che si era sdraiato. -Allyson a te non fa caldo?- continuò vedendo che non veniva calcolato da nessuno. -No, se ti fa così caldo vatti a fare un bagno- dissi uccidendolo con lo sguardo. -Tyler, a Rivera gli è bastato il bagno rinfrescante di questa mattina!- disse Nick ridendo ancora al pensiero. -Hall, nessuno ti ha interpellato!- risposi cercando di mantenere la calma. -Fa caldo anche a me! Andiamo a farci un bagno- disse Alec alzandosi seguito dagli altri. Mio fratello sembrava un padrone che portava a spasso i suoi tre cani. Io, felice di poter avere un po' di tranquillità, chiusi gli occhi beandomi del sole che riscaldava la mia pelle. Mi beai anche del fatto che finalmente avrei trascorso una settimana in compagnia di tutti. Una settimana in cui avrei potuto pensare ad altro e non sempre a dove quei scansa fatiche finissero tutti i pomeriggi. Ed ecco che il mio momento di pace e tranquillità fu spazzato via da una figura che mi copriva il sole. -Chiunque tu sia esci dalla mia prospettiva- dissi semplicemente pensando già a chi potesse essere. -Dai Rivera, vieni a divertirti un po'- sbattei le palpebre infastidita, ed ecco che la sua figura imponente e scolpita fu focalizzata dai miei occhi. Era appena uscito dall'acqua, i capelli erano completamente bagnati, portati indietro in modo alquanto disordinato, delle gocce d'acqua scendevano sul suo corpo perfetto, delineando i suoi muscoli.  -Veramente mi stavo già divertendo- dissi cercando di non fissarlo troppo. -Non farti pregare ed entra in acqua con me. Tanto lo farai se vuoi o se non vuoi.- disse ghignando guardandomi con occhi di sfida. -Ma non posso stare semplicemente qua a rilassarmi?- chiesi mostrandogli gli occhi da cucciola. -Con me gli occhi da cane bastonato non funzionano, vieni da sola o ti devo prendere di peso?- L'ultima cosa che volevo era attirare l'attenzione di tutte le persone della spiaggia. Sbuffando mi alzai seguendo Nick che ora aveva un sorriso trionfante in volto. -Ma è congelata!- dissi toccando con la punta del piede l'acqua. -Non fare  la bambina!- affermò Nick entrando senza problemi. Sotto lo sguardo impaziente di tutti, iniziai a piccoli passi ad avanzare nell'acqua. Dopo pochissimo si riavvicinò blaterando qualcosa a bassa voce un Nick alterato. Lo guardai divertita, adesso sembrava lui il bambino. In un battito di ciglia persi l'equilibrio; Nick mi afferrò da un braccio e mi spinse di colpo verso il basso, facendomi immergere completamente sott'acqua. -Non ridete!- dissi rivolta ad Alec, Ian e Tyler, mentre cercavo di recuperare ossigeno e tossivo per tutta l'acqua bevuta. -Ma dai, è stato divertente Allyson- Affermò un Ian che ora si stava sbellicando dalle risate. -Rivera, mi dovrei preoccupare? È già la seconda volta che sei bagnata per causa mia durante una sola giornata- disse un Nick seducente e sottovoce. A quella affermazione, in un primo tempo, rimasi sconvolta e senza parole,  poiché era la prima volta che si rivolgeva a me in quel modo... subito dopo, mentre lui ghignando si allontanava da me, io arrossì violentemente e quando era già troppo lontano per potermi sentire gli urlai quanto era stupido.  
-Che cosa vuoi fare nei prossimi giorni?- mi chiese mio fratello mentre ci asciugavamo al sole. Può sembrare assurdo, ma era passato un secolo da quando non mi rilassavo e divertivo così tanto come oggi. Non ricordavo neanche quanto era piacevole giocare e parlare con il mio fratellone. Trascorrevo le giornate sempre sola a casa, a preoccuparmi per questi idioti che non si degnavano mai di dirmi dov'erano, cosa faceva, se si trovavano nei guai!  -Non saprei, mi sta bene tutto. Perché?- domandai sedendomi meglio sul telo. -No così... stavamo pensando che forse domani potevamo essere liberi di fare quello che volevamo da soli. - disse cercando il consenso degli altri che non tardò ad arrivare. -Ah, va bene, per me non c'è problema- risposi un po' dispiaciuta, era troppo bello per essere vero. Ovviamente non potevamo trascorrere tutta la settimana insieme. -Su di morale piccola! Domani ci sarò io a farti compagnia- disse un Nick divertito. "Quando crescerà?" pensai metabolizzando la frase che mi aveva appena detto e sentendomi un po' agitata al pensiero che saremmo stati soli. -Bene, se mi trovate precipitata dal quinto piano sapete il perché!- dissi. Risero tutti tranne Nick -Tanto lo so che muori dalla voglia di passare un'intera giornata in mia compagnia!- borbottò divertito -Ora andiamo che sto morendo di fame- protestò un Tyler affamato. -Non me lo sarei mai immaginata Wilkinson!- dissi pronta a tornare all'hotel dove mi aspettava un fantastico letto matrimoniale tutto per me.

Innamorata di un MercenarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora