cap.2 - Harry

3.3K 180 152
                                    

Non appena aprii gli occhi quella mattina, capii che c'era qualcosa che non andava. Qualcosa di strano. Di nuovo.

Mi svegliai riposato sulla brandina nella camera da letto di Ron alla Tana.
La guerra contro Voldemort era finita da un paio di mesi e io, Ron e Hermione volevamo prepararci per frequentare il settimo ed ultimo anno ad Hogwarts.

Mi alzai, andai in bagno e mi vestii velocemente. Detti una scrollata a Ron per svegliarlo che rispose borbottando:
-Sì, mamma, ora mi alzo...- per poi girarsi sull'altro fianco e continuare a dormire.

Dopo un altro paio di tentativi, optai per il piano B.
Afferrai la bacchetta e la puntai verso la faccia di Ron. 'Aguamenti' pensai, e un guizzo d'acqua bagnò il viso del rosso, che rispose imprecando a tutto volume.

-HARRY JAMES POTTER, COME HAI OSATO BAGNARMI LA FACCIA?! NON POTEVI SVEGLIARMI COME OGNI PERSONA NORMALE?!?!- urlò stile signora Weasley, proseguendo poi con numerose parolacce al seguito.

Scesi in cucina in tutta fretta prima che Ron potesse maledirmi.
Attorno al tavolo della cucina erano riuniti tutti i figli Weasley (tranne Charlie, Bill e... be', e Fred) e Hermione, mentre la signora Weasley stava distribuendo biscotti e marmellata fatta in casa a destra e a manca.

-Harry caro, hai fame? Vieni qui, c'è ancora del tè...- esclamò la signora Weasley quando mi vide. Mi sedetti accanto a Ginny e cominciai a mangiare.

Dopo qualche minuto, anche Ron ci raggiunse con un cipiglio incavolato, e capii di averla fatta grossa.
-Svegliato tardi, fratellino?- chiese Ginny con un sorrisetto malizioso. Ron non rispose e si sedette a mangiare, cosa che lo fece stare meglio.

In pochi secondi davanti alla finestra del salotto apparvero due grandi gufi. Tutti e due dei bei barbagianni candidi: uno aveva una busta gonfia legata alla zampa, mentre l'altro un fascicolo di giornale, probabilmente la Gazzetta del Profeta.

Percy, che era in ferie da qualche settimana, andò a raccogliere la posta e porse ad ognuno di noi la lettera con il materiale scolastico.
Finimmo la colazione e decidemmo di andare a Diagon Alley il pomeriggio, quando ci sarebbe stato anche il signor Weasley.
Passammo la mattina a disinfestare il giardino dagli gnomi e a giocare a Quidditch.

Per l'ora di pranzo il signor Weasley tornò a casa:- Buondì ragazzi-
-Buongiorno!- rispondemmo quasi tutti in coro.
-Ci sono novità?- chiese la signora Weasley.

-Un mucchio! A quanto pare la McGranitt ha organizzato un viaggio scambio con l'America e 12 studenti degli Stati Uniti verranno a frequentare Hogwarts per un anno.- rispose entusiasta il signor Weasley. -10 al settimo, uno al sesto e uno al quinto. Poveri ragazzi, tutti i suoi amici sono un anno avanti!-
-Sempre che non si facciano dei nuovi amici a scuola...- disse Ginny, perdendo la sua attenzione dedicata al suo piatto di bacon.

Io fissai il mio piatto. Nuova gente ad Hogwarts. Persone che non si erano preoccupate di Voldemort perché al sicuro nelle loro casette. Possibili nuovi amici.

Verso le due arrivammo a Diagon Alley con la Metropolvere. George si recò al lavoro mentre io, Ron, Ginny, Hermione e i signori Weasley ci dirigemmo al Ghirigoro. Percy si fermò ad un negozio di piume e pergamene.

-Pensate che bello: nuova gente a cui raccontare di Hogwarts e dell' Inghilterra!- esclamò nel negozio Hermione. Tradussi mentalmente "altri poveri cristi a cui tartassare i maroni su roba inutile", ma non lo dissi ad alta voce. A questo ci pensò Ron.
- Poveri... Beh, Herm, buona fortuna nel convertire tredici persone al secchionismo!-
Per tutta risposta, Hermione gli mollò uno schiaffo sulla nuca e Ron gemette di dolore.

Prendemmo i libri necessari e ci avviammo verso Madama Malkin, il negozio per le divise. Durante il tragitto un ragazzo piuttosto alto con i corti capelli neri scompigliati mi urtò inciampando nei suoi piedi.

-Scusami!- mi disse alzando lo sguardo e notai subito i suoi occhi verdi, ma non smeraldo, come i miei, di un verde più tendente al mare. Posò lo sguardo sulla cicatrice, finché la ragazza bionda e abbronzata vicino a lui non parlò:- Di immortales, Testa d'Alghe! Vuoi uccidere qualcuno ancor prima di arrivare a scuola?! Muoviti, dobbiamo trovare Ecate...-
-Calmati Annabeth! Scusa ancora- aggiunse poi rivolto a me e proseguì insieme alla ragazza di nome Annabeth.

-Avevano un accento strano, probabilmente sono gli americani- commentò Ron più tardi mentre si faceva prendere le misure da Madama Malkin
-Parlavano anche in modo strano...- disse Hermione. Ron parlò a sua volta:-Esatto! Chi mai si potrebbe chiamare 'Testa d'Alghe'?!-
- Non mi riferivo a quello- continuò Hermione pensierosa.
-La ragazza ha detto qualcosa come 'Ecate' e 'dinmortale' all'inizio, ma è una parola che non ha senso!-
-Sarà una tipica esclamazione americana- concluse Ron, ritirando la divisa nuova di zecca.

Passammo la serata facendo congetture sui nuovi studenti:
-Oggi sono passati due gemelli al negozio- raccontava George
-sembrava avessero visto il paradiso! Avevano gusto nello scegliere le cose ma poi è arrivata una ragazzona da paura che li ha presi di peso e li ha portati fuori.-

- E c'erano pure una ragazza bellissima con la pelle scura e un tipo biondo e muscoloso che sembravano usciti da una telenovela americana vicino al Ghirigoro - aggiunse Ginny.

La signora Weasley, che sferruzzava i maglioni per natale, si inserì nella conversazione:- Oh sì, e un ragazzino basso e mingherlino mi ha chiesto la strada per il Paiolo Magico: era pallido e magrissimo!-.
-E tu gli hai indicato la strada senza commentare, vero?-chiese Ron, preoccupato.
-Beh, ho aggiunto che dovrebbe mangiare di più... Niente di che...- rispose la signora Weasley, mentre Ron si dava una manata sulla fronte.

-Nel negozio di pergamene c'erano un ragazzo alto asiatico e due ragazze, una con la pelle scurissima e i capelli come Hermione e l'altra bella e alta con una treccia alla Katniss Everdeen- disse Percy.
Verso mezzanotte la signora Weasley consigliò a tutti di andare a letto.

Mi stesi sulla brandina, chiusi gli occhi e feci per addormentarmi quando Ron mi chiese:- Tu cosa pensi degli studenti nuovi?-
-Boh- risposi distrattamente -a me sembrano tipi a posto-.
-Se lo dici tu... Herm è un po' paranoica...- rispose lui abbassando sempre di più la voce fino a tacere completamente.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.

Nel sogno, mi trovavo nell'ufficio della McGranitt. Era notte fonda e la luce della candela era soffusa, come sul punto di crollare. La McGranitt portava una tunica verde scuro di velluto e portava i capelli grigi in uno chignon. Parlava con il professor Lumacorno, che portava una camicia di tweed a quadri scozzesi gialli e marroni.

-E se loro non fossero in grado di...- cominciò Lumacorno.
-Fidati di me, Horace- lo interruppe la McGranitt -Quei ragazzini hanno sofferto più di Harry Potter e tutto il Ministero della Magia messi insieme! Ora dobbiamo solo farli sembrare degli studenti convincenti e poi...- venne interrotta da un bussare alla porta.

-Eccoli! Avanti!- esclamò la McGranitt. Dalla porta entrarono dei ragazzi, poi la scena svanì nel buio. L'ultima cosa che ricordo erano gli occhi verde mare di 'Testa d'Alghe' e i capelli biondi di Annabeth.

Forse Tutto Finirà {SOSPESA} [Percy Jackson & Harry Potter]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora