In realtà non capii subito che la sagoma dai capelli rossi che scendeva verso la Casa Grande fosse Ginny Weasley. Prima la scambiai per Annabeth che si era tinta i capelli, poi per Rachel, l'oracolo di Delfi.
Solo quando mi finì addosso capii che era effettivamente la stessa streghetta Grifondoro che avevamo incontrato ad Hogwarts.
Andò a sbattermi contro facendomi cadere.
-Percy!- esclamò Ginny quando mi riconobbe.
-Hey, che Ade ci fai qui?-
-Nico... Stige... Non so... Nico... Sta svanendo... Aiuto...-
Si buttò a terra. Doveva aver corso un botto ed essere piuttosto scossa per essersi ridotta in quello stato.
La ragazza alzò gli occhi e si accorse che la guardavo.
Il suo sguardo addolorato per la fatica si indurì.
-Trova aiuto! Nico sta svanendo! Vai ad aiutarlo, porco Salazar!-
Rimasi leggermente impiantato a fissarla. Lei mi mollò un ceffone.
-Mi hai sentito?!-
Cominciai a correre verso la Casa Grande. Arrivai in salotto nel mezzo di una partita a pinnacolo. Che fortuna.
-Non scocciare, Johnson!- disse subito il signor D, ancor prima che potessi dire l'accaduto -Ho appena incastrato Chirone con un poker di assi!-
Il centauro si voltò.
-È successo qualcosa?-
-Nico sta svanendo in cima alla collina e c'è una strega qua fuori!- gridai.
-Pazienza.- replicò Dioniso.
In quello stesso istante entrò Ginny Weasley, ancora con la camicia da notte rosa bagnata di neve e fango i capelli spettinati e lo sguardo incazzato nero.
Avanzò decisa verso il signor D dove giocavano e sbatté violentemente il pugno sul tavolo. Fissò Dioniso con i suoi occhi ambra come per studiare un modo per ucciderlo ferocemente.
-Mi stia a sentire.- esordì la strega -Adesso lei viene ad aiutare il mio amico, indipendentemente dal fatto che lei stia giocando a questo stupido gioco o no. Ora, lei alza le il suo cosiddetto divino deretano da codesta poltrona e mi aiuta a far sopravvivere Nico. Sono stata abbastanza chiara?-
Non sapevo se ridere o piangere. Dioniso era particolarmente imprevedibile. Decisamente troppo imprevedibile.
Il dio rimase talmente spiazzato dal comportamento di quella ragazzina, che poteva essere considerata insulsa dal punto di vista di un immortale, che la fissò con la bocca aperta.
Ginny invece passò all'azione.
-Percy, chiama gli altri. So che un certo coach Hedge sa come guarire Nico. Dobbiamo trovare anche dell'ambrosia.-
Uscì fuori. Guardai un'ultima volta Chirone e il Signor D, feci un cenno del tipo "Non è colpa mia, fulmini lei" e la seguii.
C'erano mandrie di semidei che fissavano la strega con aria stupefatta. Da dietro di lei, cominciai a fare segno agli altri di non dire una parola.
La portai a prendere nettare e ambrosia e poi io andai a chiamare gli altri.
Bussai violentemente alla porta della cabina di Atena.
-Annabeth!- gridai. -ANNABETH!-
Mi aprì la porta Malcom.
-Levati di mezzo- gli dissi. -Dov'è Annabeth?-
-Rilassati, è a dare lezioni di greco antico ai novellini.-
Sbattei la porta in faccia a Malcom e corsi a lezione di greco antico.
Arrivai da Annabeth ansimando. Dissi solo frasi come: "Nico svanisce", "Aiuto" e "Ginny Weasley ha appena stroncato Dioniso in un modo troppo figo", ma Annabeth capì ugualmente.
Andammo ad avvertire gli altri e ci recammo verso la Collina Mezzosangue.
C'erano già Hedge e Reyna che aiutavano Ginny a far riapparire Nico.
Hazel mormorava ammonimenti come se questo potesse cambiare il corso degli eventi: -Gliel'avevo detto... È debole... Non può andare nel Tartaro... Gliel'avevo detto...-
Il corpo di Nico stava pian piano riacquistando colore. Quando fu abbastanza solido fu affidato a Will, che, disperato com'era, cominciò a trafficare tra medicinali e nettare.
Ginny si era pubblicamente rifiutata di andare a riposare e passò le consecutive due ore ad aiutare Will con gli occhi lucidi.
Annabeth si avvicinò lentamente a lei cercando di abbozzare una conversazione.
Verso le otto riuscimmo a scollarla dall'infermeria per portarla davanti al falò.
Mangiò in silenzio i suoi marshmallow senza dare segni di coscienza.
Aveva due profonde occhiaie intorno agli occhi e l'aria stanca e malaticcia.
Si era cambiata e indossava un paio di jeans con un giubbotto arancione fluorescente firmato 'Campo Mezzosangue'.
-Ginny- la chiamò Clarisse dolcemente. Faceva impressione quella ragazzona con tutta questa gentilezza addosso.
La strega dai capelli rossi fissò con sguardo assente la figlia di Ares.
-Sì?-
-Perché siete venuti qui? Nico era a casa tua a Natale?-
Ginny guardò il fuoco e parlò con una nota di rimpianto nella voce.
-È tutta colpa mia.- sospirò -Nico... È difficile da spiegare.-
-Provaci.-
La rossa prese un gran respiro e cominciò a raccontare come lei aveva giurato sullo Stige di rimanere con Nico, ovunque lui fosse andato.
-Poi lui ha cominciato a sclerare manco stesse leggendo una fanfiction Dramione su Wattpad. Non capisco. Cosa deve fare di così tanto pericoloso?-
Capii al volo.
-Ehm, Ginny, hai mai sentito parlare del Tartaro?- domandai cautamente.
Lei fece cenno di no con la testa, e cominciai a mio malgrado a descrivere quel luogo, evitando le parti troppo terribili.
-Capisci? Quindi dovrai accompagnare Nico nel Tartaro!-
Ginny aveva un'espressione terrorizzata. Poi se ne rese conto e ritornò con lo sguardo fiero che non le veniva molto convincente con quella cera spettrale.
-Forse è meglio se ci dormi su, eh?- disse Annabeth aiutandola ad alzarsi -In fondo adesso in Inghilterra sono quasi le due, no?-
Ginny annuì e seguì Annabeth verso la Casa Grande.
-Dobbiamo parlarne con Chirone- disse Frank, quando la strega se ne fu andata.
-E dobbiamo farla arrivare a casa sua entro un orario decente senza il viaggio ombra- aggiunse Jason.
-E trovare un modo per spezzare il giuramento- disse Piper.
-E magari, già che ci siamo, distruggere tutti i mostri dell'universo- scherzò Connor.
-Insomma, cose che capitano tutti i giorni, eh?- commentò Leo.
Ci voltammo tutti a fissarlo. Era la prima volta che faceva una battutaccia da quando Calypso non c'era più.
Sorrisi. -Andiamo da Chirone-
Ci avviammo verso il salotto della Casa Grande dove il centauro ci aspettava nella sua più completa forma equina.
Chirone assunse subito un tono grave.
-Ho saputo cosa è successo. Annabeth mi ha già detto tutto. Non c'è modo per contrastare un giuramento sullo Stige. Ginny Weasley accompagnerà Nico, Reyna e Will nel Tartaro.-
Aveva lo sguardo affranto e fissava le ceneri del caminetto impotente.
-Mi spiace di non essere intervenuto prima, ma c'erano dei "problemi divini"-
-In che senso?- chiese Hazel.
-Qualcuno le ha suonate di brutto al signor D...-
Chirone mi scoccò un'occhiataccia e gli altri si voltarono a guardarmi.
Alzai le mani in segno di resa. -Io non ho fatto niente, è stata Ginny!-
-Non importa! Ora dobbiamo occuparci di cose più importanti e...-
Il centauro venne interrotto da Will, che si era precipitato lì di corsa.
-Nico...- disse il figlio di Apollo tra una ripresa di fiato e l'altra -Nico si è svegliato.-Ci precipitammo tutti in infermeria. Nico si stendeva sul lettino bianco candido ma non aveva più l'aria moribonda e invisibile di qualche ora prima. Anzi, sembrava molto più agitato.
-Dov'è Ginny? Ci dev'essere un modo! Non può venire con me nel Tartaro!-
-Nico, rilassati...-
-Non può! Quel posto è troppo potente per una come lei!-
-Nico...-
-Dobbiamo infrangere il giuramento! Ci dev'essere un modo!-
-Nico ascolta!- sbottò Annabeth -Non c'è un modo per salvare Ginny dal suo destino ma c'è un motivo per cui le Parche hanno deciso che ci fosse pure lei con te.-
-Ma...-
-Niente ma, Nico.- disse una voce.
Ginny Weasley era sulla porta. Aveva gli occhi rossi dal pianto e dalla stanchezza.
-Io verrò con te. C'è un motivo per cui le Parche...- Si girò verso Annabeth -Hai detto così vero? Va beh... hanno deciso così e un motivo per cui io ho detto questo. Non l'ho fatto senza pensare, a tutto corrisponde una logica. E se osi anche solo farti passare per l'anticamera del cervello il fatto che sia colpa tua, ti spediscono in Cina a calci, okay?-
Il figlio di Ade annuì sbigottito.
-E ora- aggiunse Ginny -gradirei tornare a casa mia, grazie.-
STAI LEGGENDO
Forse Tutto Finirà {SOSPESA} [Percy Jackson & Harry Potter]
أدب الهواة{SOSPESA} Fanfiction sui nostri eroi dell'Olimpo ad Hogwarts, in missione per salvare sia il loro mondo che l'altro. Un nuovo pericolo (con estremo sconforto di Percy Jackson) incombe sul mondo e questa volta due popoli da sempre condannati a restar...