cap. 11 - Percy

2.2K 148 13
                                    

Stando alle informazioni di Nico, Will doveva arrivare quella sera. Sarà stato il fuso orario, sarà stata la sua infinità stupidità da figlio di Apollo (secondo Nico è molto più probabile la seconda opzione), sta di fatto che Will si presento alle porte di Hogwarts imbacuccato come una foca nella sua pelliccia alle due del pomeriggio del 30 settembre. Due del pomeriggio.
Ma non era quello il problema. Will sapeva poco niente della copertura e prima di essere individuato dalla McGranitt, salutò mezza scuola a caso. Per fortuna lo bloccammo prima che andasse a dire a Dean Thomas e Seamus Finnigan di Grifondoro quanto era figo quel posto rispetto al Campo Mezzosangue.
Fu piuttosto imbarazzante dover trascinare Will sotto lo sguardo di almeno duecento persone. Insomma, in quel momento, Eolo paragonato a Will era sano di mente. La cosa peggiore fu quando vide Nico. Il figlio di Ade cercò l'ombra più vicina e ci si buttò dentro manco fosse cioccolato blu, destando parecchi sospetti da parte degli allievi. Feci una preghiera muta a Zeus chiedendogli di gettare momentaneamente dei fulmini che causassero l'amnesia ad almeno tutta la casata di Tassorosso.
Arrivare all'ufficio della McGranitt fu come sorreggere il cielo. Riuscimmo a raggiungere il gargoyle nello stesso istante in cui la Preside usciva dal suo ufficio. Dapprima questa assunse uno sguardo impassibile, poi vide Will che cercava di dimenarsi dalle braccia di Frank e Jason. Fece cenno di seguirla e si incamminò verso un corridoio laterale. Semplice per lei, no? "Lasciamo il lavoro sporco di trattenere un pazzo a degli inutili semidei, anche se ho la magia e potrei aiutarli!".
Quando giungemmo in infermeria, Will smise di lottare come un folle, si ricompose e andò ad ammirare i pazienti. Ma chi è che si rilassa davanti a medicine, letti, malati e odore di disinfettante?
Nico riapparve tranquillizzato dietro uno scaffale di antibiotici (o almeno credo che fossero antibiotici) e andò di fianco a Will. Pochi minuti dopo ci raggiunse anche Ginny Weasley, la strega dai capelli rossi, che aveva un'ora buca dopo pranzo. Ci accostammo uno di fianco all'altro attorno un letto che era stato occupato da Will. Ora che si era tranquillizzato aveva stranamente cominciato a dare di stomaco.
-Ci sono- mormorò finito l'ultimo conato di vomito. -Voi maghi dovete adottare metodi più normali per viaggiare. Le Smaterializzazioni sono terribili!-
-Le cosa?- chiesi confuso
-Le Smaterializzazioni- rispose la McGranitt -Una specie di... com'è che dite nel mondo babbano?...di teletrasporto-
-Figo-
Annabeth decise di andare al nocciolo della situazione:- Ci sono notizie?-
-Vuoi quelle buone o quelle cattive?-
-Prima le cattive-
-Allora, secondo Chirone le Porte della Morte sono state aperte di nuovo. Consiglia tuttavia a nessuno di voi di andare a controllare date le circostanze dell'ultima volta- Will scoccò un'occhiataccia a Nico, che rimase impassibile.
-Ci sono già alcuni ragazzi della casa di Ares e di Atena in viaggio per trovare Thanatos. Chirone ha detto di stare attenti: anche se i mostri si distruggono più facilmente si possono fondere l'uno con l'altro. L'altro giorno un tizio della capanna di Demetra si è ritrovato davanti un incrocio tra Agrio, Orico e tre arpie. Uno spettacolo orribile.-
Will tacque una decina di secondi per poi balbettare:
-Gli dei suppongono il ritorno del Caos. E che i maghi cerchino di incoraggiarlo.-
-Ma è una sciocchezza!- esclamò Ginny da dietro la McGranitt, facendo sobbalzare tutti, compresa Reyna. -Insomma, i maghi non appoggierebbero mai qualcosa che nemmeno sanno che esiste! È del tutto stupido!-
-Ginny ha ragione- disse Hazel -I maghi non hanno idea della verità e non potrebbero mai sostenere qualcuno di cui perfino gli dei dell'Olimpo reputavano terminato.-
-Fermi un momento- dissi. -Cos'è il Caos? È una cosa brutta?-
-Il Caos Primordiale- spiegò Annabeth. -L'inizio di tutto. Dal Caos sono nati Urano e Gea. Tecnicamente dovrebbe essere un insieme tra acqua, fuoco, terra e aria. Come un immenso tornado infinito.-
-Brutto- conclusi.
-E se sta tornando significa...- cominciò Jason
-...che qualcuno sta cercando di aiutarlo!- finì Piper.
-Siete così carini quando finite ognuno la frase dell'altro! Anche la signorina Granger e il signor Weasley erano...- disse la McGranitt, interrompendosi quando si accorse di essere leggermente fuoriluogo
-Anche io e Percy abbiamo questa specie di forma chimica per cui concludiamo ognuno...- aggiunse Annabeth.
-...la frase dell'altro- dissi.
-Non interrompermi!- mi sgridò la bionda.
-Awwww!- esclamò Piper, che assunse un'espressione da cane bastonato dopo che la figlia di Atena la fulminò con lo sguardo.
-Ragazzi, per quanto io shippi Percabeth, credo che sia il caso di preoccuparci degli dei al momento- disse Frank.
-Il signor Zhang ha ragione- concordò la McGranitt -Avete un'idea su chi potrebbe esserci dietro a queste... Ehm... Magie Oscure?-
-Beh, l'ultima volta è stata Chione, la dea della neve, a consigliare e convincere gli dei a fare cose sbagliate, come chiudere l'Olimpo.- disse Leo. -Ma quale dio ci frutterebbe dalla distruzione del mondo?-
Rimanemmo in silenzio a pensare e rimuginare.
-E le buone notizie?- chiese Connor (o forse Travis) Stoll.
-Oh, beh, da noi nessuno è ferito e stanno tutti bene. No, Clarisse, i tuoi fratelli mantengono alto l'onore di Ares spaccandosi un braccio a testa ogni mattina.- aggiunse Will allo sguardo sorpreso della figlia del dio della guerra. -E potrete tornare al campo durante le vacanze di Natale.-
-Quanto ti fermi, Will?- chiese Nico titubante.
-Me ne devo andare stasera, quindi abbiamo tutto il pomeriggio davanti!-
-Suppongo vogliate conferire in privato- disse la McGranitt. -Vado nel mio ufficio- e uscì dall'infermeria.
-Oh, per Ade, hai visto che ore sono, Piper? Dobbiamo andare!- esclamò Jason, facendo l'occhiolino a me e Leo. Capimmo al volo.
-Hai proprio ragione! Frank, Hazel, potete venire un secondo?-
E uscirono tutti e cinque.
Per fortuna, anche gli Stoll erano Solangelo shippers e uscirono alla ricerca di vittime per i loro scherzi.
-Clarisse, ti andrebbe una partita a Spara Schiocco? Vieni ti insegno come si gioca... Anche tu, Reyna- disse pure Ginny Weasley trascinandosi dietro la figlia di Ares e la figlia di Bellona fuori dall'infermeria. Mi parve di scorgere uno sguardo d'intesa tra la strega e Nico ma decisi di non badarci troppo. Io e Annabeth le seguimmo e ci lasciammo la porta chiusa alle spalle, nella speranza che la Solangelo si avverasse.
Precisamente non sapevo chi avesse tirato fuori l'idea della Missione Solangelo. Di sicuro non era stata mia. Forse Jason, che aveva sempre avuto un lato fanboy in sé molto, ma molto folle. Sta di fatto che ce n'eravamo saltati fuori con sta coppia geniale da stalkerare. Ovviamente, finora era andato tutto secondo i piani. Più o meno.
Ricordo che a volte stavamo alzati anche fino alle quattro del mattino per spiare ogni qualsivoglia conversazione tra Will e Nico.
Io e Annabeth andammo a fare una passeggiata sulla riva del lago. Il sole illuminava i riccioli biondi della mia ragazza e li faceva risplendere ai raggi di luce. Stavamo parlando di quanto fosse buffa Reyna quando cercava di non ridere quando sentii una voce familiare.
-Hermione, finiscila, okay? Secondo te Percy e i suoi amici sono pazzi assetati di sangue e secondo me e Harry semplici ragazzi americani.- disse la voce di Ron Weasley -È inutile che continui a blaterare. Non cambierò idea.-
-Voi non capite! Quei tipi sono pericolosi e...- sbottò Hermione Granger in tono esasperato.
-Ron ha ragione, Herm! Non puoi stressarci a vita!- la interruppe Harry Potter.
-E va bene! Significa che dovrò trovare delle prove! Ora io vado...-
-...in biblioteca!- esclamarono i due ragazzi.
Alcuni passi fecero capire che evidentemente Hermione sen'era andata.
Incrociai lo sguardo di Annabeth e i suoi occhi grigi mi bruciarono ogni singolo centimetro di pelle. Intuii all'istante. Eravamo in pericolo. Di nuovo.

Forse Tutto Finirà {SOSPESA} [Percy Jackson & Harry Potter]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora