il passato ritorna

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Erano le 8, Olivia si diresse al parco, con lei ci furono Hank e Alvin, erano in macchina e si tenevano a distanza, stando però atte ti di non perderla di vista. Olivia era dentro, ma dell'uomo nessuna traccia. Dopo circa mezz'ora arrivò l'uomo. Era il padre di Alexandra. "Ciao, Olivia" le disse l'uomo "Greg? Dove sono?" "non sono qui, ti va di fare due passi?" "prima dimmi dove sono" "stanno bene, è tutto quello che devi sapere" camminarono, Olivia era sempre all'erta a ogni singolo movimento. Alvin e Voight erano sempre li, a tenere d'occhio la situazione. Si diressero alla macchina dell'uomo che prontamente tirò fuori la pistola puntandola in fronte alla detective. Hank, si precipitò da lei, ma Greg lo avvisò "se fai un passo, la uccido" disse guardando Hank e Olivia. "Abbassa la pistola, non fare cazzate" disse Voight "no,abbassala te, conto fino a tre e se non la abbassi le sparo...uno...due..." "okay, okay" la buttò a terra "bene, cominciamo a ragionare, adesso ecco cosa faremo: tu, entra in macchina" disse Greg a Benson "no, prendi me"disse Hank "salite tutte e due, forza!" entrarono entrambi in auto. Alvin, che guardò la scena mentre era in macchina, appena cominciarono a muoversi Alvin li seguì avvertendo la centrale. Intanto Olivia e Voight si tenevano per mano. Fecero una sosta, Greg doveva andare in bagno. Mentre erano chiusi in macchina Hank disse:"mi dispiace che ti sia ricapitato" "non preoccuparti, Alvin è dietro, non sono imbavagliata, legata, alcolizzata, drogata o bruciata, sto bene, e ho accanto a me l'uomo , del quale mi sono innamorata follemente" si sorrisero. Poco dopo Greg entrò in macchina. "Come è andata la pisciata?" disse Voight. Gerg si girò e gli disse:"scherza, finché puoi" continuarono il viaggio, in silenzio. Alvin continuava a state dietro di loro, ma purtroppo li perse in una curva, avvertì la centrale. Olivia e Hank arrivarono a destinazione, entrarono in una stanza, faceva freddo, li videro Chiara e Alexandra sedute su una sedia. "Finalmente ci si rivede, detective Benson" Olivia riconobbe la voce, ma non volle crederci, non ci poteva credere, "William Lewis" disse. Poco più distanti da loro, c'era una figura, si avvicinò fino ad arrivare al viso di Olivia "come stai? E tuo figlio Noha?" "ti sei ucciso, eri morto, ti sei ucciso" "hai creduto di farlo" "ti ho visto sul tavolo dell'obitorio" "mia piccola ingenua detective, non ero io. Ho fatto fare una plastica a un mio caro amico,  ho fatto mettere un tubo con il mio sangue nel suo braccio, li ho fatto imparare ad imitare la sua voce, geniale, no?"

Okay, questo capitolo non mi convince tanto, che ne pensate?

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