primi arrivi

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Era tutto pronto, la tavola, la casa e noi. Per quel giorno, avrei indossato un abito rosso, con uno copri spalle nero di lana, avevo aggiunto anche un po' di trucco sul mio viso. Erano le 11:30 quando Noha cominciò a fare le sue domande e a esporre le sue preoccupazioni.
"E se non dovessero arrivare perché degli alieni li hanno rapiti e li avranno cancellato la memoria?"
"Noha, io ti voglio bene e lo sai, ma certe volte sei peggio di Amaro e Munch messi insieme" dissi.
"E se un pagliaccio è uscito da un tombino e ha chiesto a Zara o a Ghilberto o a Diego un palloncino e loro lo avessero accettato e sono andati insieme al lui nel tombino?" lo guardai come per fulminarlo
"Tesoro ho due domande uno: che cavolo di fantasia hai? Due: chi ti ha fatto vedere quel film e tra parentesi, senza il MIO permesso?" chiesi riconosciuto il film. IT.
"Papà"
Lo guardai
"Cosa? Non è vero!" si difese lui.
"Si che lo è!" disse Noha.
Cominciarono a battibeccare.
Li guardai divertita
"Okay, vuoi il pagliaccio, e allora eccolo" cominciarono a rincorrersi per casa. Noha rideva e poi, si mise dietro di me, usandomi come scudo per difendersi.
"Hey, non mettetemi in mezzo" dissi ridendo.
"Ci sei già" disse Hank ridendo.
Suonarono il citofono.
Noha andò a vedere chi fosse, e notando Il suo viso capii che si trattava di Amanda.
Cavolo, sono davvero brava come detective. Pensai non appena vidi Amanda varcare la soglia. Con lei c'era anche Nick con i bambini. Subito dopo arrivarono anche gli altri.

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