risveglio

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Okay, lo ammetto, il risveglio non è stato proprio leggero.
Stavo dormendo tranquillamente, come non succedeva da anni, sento qualcuno sulla mia schiena, Noha. "Mamma, mamma è Natale" disse al mio orecchio
"Torna a dormire" sussurrai
"Ma è Natale, e papà ha detto che mi portava fuori con lo slittino"
"E vai a rompere a lui, ma che ore sono?"
"Le 5:30"
"Cosa? Noha, porca miseriaccia, non mi devi svegliare prima delle 8:00, quando sono a casa dal lavoro"
"Lo so, scusami, mamma"
Si tolse dalla schiena, e si mise su quella di Voight.
"Papà lo slittino" gli urlò nell'orecchio che quasi cadde dal letto per lo spavento. Io stavo ridendo. E Noha stava saltando sul letto urlando "è natale a casa mia", più che altro stava cantando. Mi unii a lui. E facendo così creammo una specie di duetto. Mai avrei pensato di cantare in vita mia, ma quel bambino mi faceva provare emozioni incredibili.
Intanto Voight ci guardava sorridendo e poi cominciò a far il solletico a Noha, che invano cercava di dimenarsi per sfuggire alle nostre grinfie, e sì, mi aggiunsi pure io a torturare il nostro bambino.

Ragazzini belli, che ne pensate? Ve gusta questa storia? Vi annoia?

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