sto bene!

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Era alla porta, sembrava che avesse visto un fantasma. "Ciao" "ciao" rispose Hank. Conoscevo quella voce, poi se ne aggiunsero altre. Entrarono. Non ci potevo credere. No, non era possibile. Cragen, Munch, Erin, Alvin, Antonio, Burgess, Jay, Kyle, Kevin, Sean, Trudy, Sheldon, Mouse e la persona che non mi aspettavo di vedere Cassidy. Saluta i tutti, con Cassidy ci fu un po' di imbarazzo. Ci aggiornammo, parlammo e con Cassidy sembrava andare tutto bene. Elliot continuava a gare il pirla con le sue solite battute, Noha rideva, io ridevo e per la prima volta, dopo tanti anni, Liv era finalmente tornata, Dio quanto mi era mancata, quella che rideva, quella che scherzava, quella che non indossava nessuna maschera, quella che tanto, a tutti era mancata, a me più di chiunque altro. Quella che, per la prima volta dopo anni, non pensava al lavoro. Al momento del dolce, Noha, Zara, Ghilberto erano tutti agitati e stanchi. Non riuscimmo a farli stare fermi. Eravamo tutti una famiglia. Siamo una famiglia. A mezzanotte mi dovemmo tutti andare a casa, ma poco importò, ci saremmo rivisti tutti la sera dopo, 'sta volta da noi. Ero io!Finalmente ero tornata.
A casa, mettemmo a letto Noha, e siccome era stanco, non dovemmo leggergli la storia. Andammo anche noi a letto, ma non per dormire.
Dopo un po' sentemmo quel cosa venire sul letto e posizionarsi in mezzo a noi. Noha, ovviamente. Sentii Hank accarezza e lo dolcemente "sei comodo?" gli chiese "si papà" si mise tra le mie braccia. Ci addormentammo così, con Noha tra le mie braccia e la mano di Hank tra la mia.

amore a ChicagoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora