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Olivia non ci poté credere. Senza dire una parola prese il suo PC, inserì il nome nel sistema e appena le diede il risultato andò verso la sua auto. Sapeva bene che quello che aveva fatto era un abuso di potere, ma pensandoci bene era un sospettato, aveva preso lui le copie della videocamera, quindi poteva arrestarlo. Olivia stava guidando sopra i limiti concessi. D'altronde era una poliziotta in servizio, quindi non ci fece tanto caso. D'un tratto si fermò. Scese dall'auto e cominciò a camminare velocemente. Suonò il campanello. Appena la porta si aprì disse:"le registrazioni, ce le hai te no? Dammele!" "ciao anche a te"disse l'uomo alla porta sorridendo "le registrazioni Elliot, mi servono" "entra" Olivia lo fece. "Come stai Liv?" "perché non mi hai chiamato? Neanche una telefonata o un messaggio? Perché non mi hai mai cercata?" "Liv, avevo paura" "di cosa?" "mi avresti costretto a tornare anche se non volevo, ho paura ha riprende in mano la pistola, ho sparato a una ragazzina" "lo so, c'ero anche io Elliot, ti avrei sostenuto come ci sosteniamo sempre, ci siamo sempre sostenuti, aiutati, abbracciati, quando te ne sei andato, non hai pensato a me?" "Liv, ti ho pensata e anche tanto, volevo chiamarti, sul serio, ma avevo paura del tuo giudizio, di dover riprendere in mano quella dannata pistola, di dover affrontare tutto, i superiori, i test, sentendo Cragen avrei dovuto fare un test sulla gestione della rabbia, e sai bene che non lo avrei mai fatto, avrei dovuto essere processato, mi sembrava la via più facile, per non dar a Cragen altri problemi, Liv, sei la mia migliore amica, la parter più in gamba che abbia mai avuto, tu mi sostieni sempre, ma questa volta non puoi, è una cosa troppo grande" Olivia stava piangendo "l'Elliot Stabler che conosco io non si sarebbe tirato indietro avrebbe continuato a combattere, e ad andare avanti" "e tu allora?" "cosa?" "ho sentito Cragen, dove è finita la Olivia di prima? Perché hai paura di dire il mio nome? Perché quando mi nomini dici ~il mio ex parter~ e non il mio nome?" "vuoi sapere perché? Ho paura, Olivia Benson ha paura? Sì, sono una persona" "pure io lo sono, siamo sulla stessa barca" si abbracciarono. Dopo tanti anni, finalmente si riabbracciarono. "Le registrazioni?" chiese la detective "eccole" disse sciogliendo l'abbraccio e andando a prendere il computer "sai che ti dovrò arrestare? E come fai ad avere ancora il distintivo?" disse mentre si asciugava gli occhi "il distintivo è un falso, si, lo so, ma so che non lo farai" "ti arrabbiavi quando gli altri ci toglievano le prove o i casi, e adesso lo stai facendo tu" "tecnicamente sono solo delle prove, non sono uno che vuole nasconderle, perché c'è qualcosa di compromettente, le ho prese per controllare e incastrare quel bastardo che uccise quella donna anni fa" "come facevi a sapere di questo caso?" "i telegiornali, i giornali, tutti ne parlano, e sapevo che fossi tu a occupati di questo caso, ero pur sempre un detective" "lo sei da sempre e lo puoi essere ancora" "non lo so, Liv, e ci sarà un'altra imputazione su di me, sbaglio o ho rubato le prove?" "si, ma nessuno a parte la SVU e l'intelligence lo sapranno mai" "l'intelligence?!" "sì, Chicago ci sta aiutando" "forte" "andiamo?" "andiamo, ma prima fammi mettere qualcosa di decente" in effetti era in canottiera e pantaloni. Quando si vestì entrarono in auto e andarono in centrale. Liv chiamò Hank nel suo ufficio. "Scusami" gli disse "non preoccuparti" Olivia pianse di nuovo. Hank la consolò, Olivia non ci capì più niente, quel contatto le annebbiò la mente e lo baciò, con foga e passione, purtroppo vennero interrotti da Erin "cavolo!" disse Erin chiudendosi gli occhi, fece per uscire ma Hank la chiamò "Erin, vieni, non stiamo facendo niente di male, e poi, tranquilla, non farei mai una cosa a tre chiamata anche orgia, Olivia è solo mia, e solo io posso darle piacere" rise Voight e Olivia lo baciò sulla guancia "allora primo: grazie per questa immagine che mi hai messo nella testa, secondo:sei un vecchio porco, terzo:se fossi stata Olivia ti avrei già lasciato, quarto: abbiamo trovato qualcosa nei filmati, quinto:evitate di baciarvi sul lavoro" disse Erin "allora primo: è un cosa naturale, secondo: a chi hai dato del vecchio?, terzo: Olivia è una santa e  una donna paziente, quarto: non potevi metterlo al primo? Quinto: se vogliamo noi possiamo farlo anche in ufficio" le disse Hank "quando avete finito di fare la lista della spesa, e di scambiarvi informazioni di cosa io e Voight potremmo fare, Erin ci potresti dire cosa avete trovato?" le chiese Olivia.

amore a ChicagoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora