Ho creato una playlist su spotify, si chiama Daddy di rebeccaneedfood, se avete dei consigli non fatevi problemi a suggerirmi buona musica.
"Come sto?" Alzo gli occhi dalla ciotola di cereali e guardo oltre il bancone vedendo il mostriciattolo vestito con un abitino rosa.
"Bene, andiamo?" Chiedo e la piccoletta scuote la testa prima di correre di nuovo in camera sua e cambiarsi per la settima volta, io a cinque anni neanche sapevo vestirmi mentre lei sa anche abbinare i colori.
"Ora come sto?" Chiede apparendo con un vestito praticamente uguale ma più rosa, annuisco alzando il pollice per non parlare con la bocca piena e lei si guarda incerta prima di rivolgersi a Calum ancora mezzo addormentato sul divano per il turno di notte al lavoro."Calum come sto?" Chiede lei scuotendolo per le spalle e lui borbotta qualcosa simile ad un complimento senza aprire gli occhi e lei sbuffa prima di andare davanti al suo delfino rosa.
"Daniel sembro una principessa?" Chiede la piccoletta facendo una giravolta e ovviamente non riceve alcuna risposta ma lei sorride e annuisce al peluche prima di battere le mani ridendo e guardarmi.Dio, questa parla con le persone immaginarie come le bambine di Paranormal Activity, ora mi ammazza?
"Il pranzo" dice lei mettendo le manine sui fianchi e io la guardo alzando il sopracciglio prima di indicargli il frigo annoiato, lì può fare tutto da sola.
"Non so cucinare Ashton" risponde vergognandosi di avere questo difetto ed io sbuffo prima di aprire il frigo afferrare una fetta di pizza di non so quante settimane e avvolgerla nella carta stagnola per poi porgergliela."Muoviti o tarderai il primo giorno di scuola Rebecca" le urlo sperando che mi senta dalla sua camera, o almeno la stanza che le ho dato per questi pochi giorni, la guardo mentre appare con uno zainetto anche esso rosa sulle spalle e ovviamente Daniel stretto al corpo.
"Non puoi portarlo a scuola, sembrerai la bambina stupida che tutti prenderanno in giro" dico indicando il delfino e lei mi guarda male stringendolo ancora più forte.
"Daniel è il mio migliore amico e non lo lascerò a casa da solo con Calum o te" dice ed io alzo gli occhi, cazzi suoi se la bullizzeranno, ci penserà sua madre.
Guido a ritmo dei Nickelback, lottando con la peste per tenere il volume come voglio io e non come quello dei vecchietti, arriviamo davanti alla scuola ed io accosto aspettando che il mostriciattolo se ne vada trotterellando ma lei rimane ferma sul sedile a fissare l'edificio.
"Una come te ha paura della scuola?" Chiedo e lei scuote immediatamente la testa come se avessi detto una bestemmia.
"No" dice continuando a rimanere immobile, sorrido prima di sporgermi verso di lei ed aprirle la portiera indicandole di scendere e lei si morde il labbro quando alcuni porta-mocco della sua stessa età ci passano affianco insieme alle loro mamme.
"Senti mostriciattolo non ho tutta la giornata, devo andare al lavoro" dico cercando di smuoverla ma lei stringe forte il suo delfino al petto e una cosa che ho notato è che ogni volta che si sente insicura cerca sicurezza in quel peluche.
"Ashton" chiede lei puntandomi i suoi occhietti scuri nei miei.
"Puoi accompagnarmi in classe?" Chiede quasi supplicandomi ed io alzo gli occhi al cielo, quella scuola sarà piena di mamme isteriche, bambini che piangono e insegnanti già incazzate, è un'inferno."Per favore" chiede di nuovo e stavolta i suoi occhi mostrano la paura che ha nel dover affrontare la scuola elementare, sbuffo prima di slacciarmi la cintura e scendere dalla macchina per affiancarmi a lei, Rebecca sorride felice prima di cominciare a trotterellare verso l'ingresso.
Mi infilo le mani in tasca cercando di ignorare le occhiatacce delle donne di mezza età che guardano lo strano ragazzo con i capelli spettinati e la maglietta strappata che accompagna la bomboniera rosa con le gambe.
