Vi consiglio di ascoltare No Matter Where You Are degli Us The Duo, buona lettura.
10 anni dopo
Porca Puzzola.
Mi alzo velocemente dal divano non appena sento un forte rumore metallico proveniente dalla cucina, con ancora il fiatone arrivo in salotto e guardo la cucina dove Calum sta imprecando contro qualcosa nel forno, mi avvicino mentre il moro saltella qua e la continuando a dire ogni parolaccia possibile ed immaginabile, mi guardo attorno vedendo una gran confusione e non capendo il perchè di questo disastro alle dieci e mezza del mattino.
"Cosa diavolo stai facendo?" Chiedo ridacchiando mentre vedo Calum immergere la mano nell'acqua gelida sospirando.
"Stavo preparando una cosa ma mi sono bruciato" Dice lui lamentandosi ed io alzo gli occhi al cielo, fa parte della quotidianità vedere Calum farsi male, cadere, bruciarsi, perdere cose, essere inseguito da strani animali e venir picchiato dalla nostra vicina quando tenta di rubarle i CD dei Green Day.Afferro una tazza piena di caffè fumante e mi guardo attorno, questa casa è cambiata parecchio, non ci sono più poster di ragazze mezze nude, niente più quadri di birre e macchine, niente più odore di uomo e sudore e niente più disordine, solo una tranquilla casa normale ed accogliente, abbiamo addirittura comprato una scrivania da studio e lavoro, lo so, è incredibile.
Continuo a guardarmi attorno finchè una cosa attira il mio sguardo facendomi stringere la tazza nelle mani."Calum" dico quasi ringhiando e lui mi guarda sorridendo come un'ebete non capendo, ed io gli indico proprio davanti a noi.
"Spiegami perchè hai lasciato Polpetta libero, sta mangiando tutti i miei fogli e documenti" dico correndo verso il cane che sta strappando vari pezzi di carta masticandoli con piacere e felicità, mi avvicino alla grossa palla di pelo bavosa e gli strappo i miei documenti di bocca guardandolo male e lui abbassa le orecchie dispiaciuto.Vorrei proprio prendermi a schiaffi per aver lasciato scegliere a Calum il cane da comprare, Rebecca al suo decimo compleanno chiese un cucciolo ed io dissi al moro di comprare un piccolo sacco di pulci carino, lui probabilmente troppo impegnato a pensare al cane non mi ha ascoltato ed è tornato con un cucciolo di San Bernardo.
"Quante volte ti devo dire che Polpetta non può stare in salotto dove ci sono i miei fogli del lavoro, questa bestia caga e sbava ovunque" urlo io spingendo la mucca pelosa lontana dai miei fogli ormai sparpagliati sul pavimento anche esso pieno di bava.
"Non trattare Polpetta così, gli fai male" urla il moro correndo in soccorso del cane il quale ci guarda con la lingua a penzoloni e sgocciolando altra schifosa bava.
"Gli faccio male? Ma se è grande quanto un bue come potrei mai fargli del male?" Chiedo alzando le braccia al cielo e Calum si abbassa per abbracciare il bovino con il collare.
"Ha un'animo sensibile e delicato lo ferisci con tutti questi insulti" urla lui in risposta ed io sento la voglia di lanciarlo giù dalla finestra."Giuro su Dio che alla prossima stronzata di quel coso peloso sbatto fuori casa sia te che quella mucca pel.... Hey Rebecca" dico notando la ragazza entrare in casa aprendo velocemente la porta e sbattendola con forza e decisione mentre cammina come una valchiria incazzata attraverso il salotto.
"Come è andat..." prima che possa finire la mia frase lei si chiude in camera sbattendo anche quella porta e facendo sussultare Polpetta il quale ormai è troppo pigro e ciccione per correrle dietro come quando era piccola."Sei" urla Calum ed io scuoto la testa dirigendomi verso la porta d'ingresso con un sorriso.
"Cinque" dico tenendo la mano sulla maniglia.
"Uno, due, tre, quattro, cinqu..." prima che possa arrivare a sei i campanello di casa lo interrompe e Calum sbuffa alzando gli occhi al cielo mentre io sorrido vittorioso prima di aprire la porta e vedere Kyle sulla soglia con uno sguardo dispiaciuto.