"Bang, bang, give me fame
Shoot me up to entertain
I am a semi-automatic lonely boy"
No vi prego, non a quest'ora, non adesso.
"You're dead, I'm well fed
Give me death or give me head
Daddy's little psycho and mommy's little soldier "
Oh santo cielo sono le sei di mattina.
"Signora Longari la prego la smetta di cantare, sono solo le sei" Urlo io sbattendo il pugno contro la parete supplicando la vecchietta di abbassare il volume di quella maledetta radio.
"I testify like a lullaby of memorie
Broadcasting live and it's on my radio
I got my photobomb, I got my Vietnam
I love a lie just like anybody else" urla ancora più forte la vecchia facendo rimbombare la sua voce roca e acuta per tutta casa.
"Signora voglio dormire chiuda quella cazzo di bocca" Urlo ancora più forte di lei e ad un tratto la musica si spegne e la casa ritorna silenziosa e pacifica.
"Anche io stronzetto avrei voluto dormire quelle notti in cui infilavi il tuo amichetto in luoghi bui e viscidi, I beg to dream and differ from the hollow liesThis is the dawning of the rest of our livesOn holiday...."
Oh santo cielo ma cosa ho fatto di male nella mia vita io?
"Buongior.." Inizia gioioso Calum entrando in cucina canticchiando insieme alla vecchia bagascia American Idiot ed io lo guardo malissimo mentre stringo tra le mani la mia tazza di caffè.
"No, vaffanculo Calum" lo fermo immediatamente e lui mi sorride con un ghigno mentre finisce di infilarsi la maglietta.
"Principessina è arrivato il ciclo?" Chiede ed lo fulmino con lo sguardo facendolo scoppiare a ridere.
"Sai che giorno è domani?" Chiede Calum ed io guardo il calendario confuso.
"Il ventidue ottobre?" Chiedo e lui annuisce.
"Il compleanno della piccola marmocchia" dice lui rubandomi un biscotto e infilandosi un berretto in testa.
"Seriamente?" Chiedo io leggermente stupito e lui annuisce.
"Dove stai andando te?" Chiedo mentre apre la porta sorridendo.
"A chiedere a Michael cosa si prova nel fare un lavoretto di mano al proprio migliore amico"
"Fai la brava piccoletta" dico mentre porgo a Rebecca il suo zainetto rosa e l'aiuto a slacciarsi la cintura di sicurezza, lei sorride prima di saltare giù dalla macchina con il suo piccolo Daniel stretto tra le mani.
La osservo mentre cammina verso l'ingresso da sola, già da quando Calum le ha detto che essere accompagnati dal genitore è da sfigati ha deciso che preferisce fare il breve tragitto da sola.
"Hey, bello il tuo delfino" Il mio sguardo si sposta su due bambini accanto a Rebecca che la guardano ridendo di lei e del suo peluche, la piccoletta stringe a sè l'animaletto prima di cercare di superare i due stronzetti.
"Come mai non ti porta mai tua mamma? Ti ha abbandonato?" Chiedono ridendo e cercando di rubarle Daniel, la piccoletta non risponde e rimane in silenzio.
"Lo stringi così forte perchè hai paura che ti abbandoni pure lui? Sfigata" dice il bambino dai capelli rossi prima di strapparle dalle mani il pupazzo e impedirle di riprenderselo.
"Ridammelo per favore" dice la piccoletta mentre cerca di allungarsi verso Daniel ma il piccolo pezzo di merda la prende in giro lanciandolo al suo amichetto e facendola correre avanti indietro.
"Dai orfana sfigata corri a prendere il tuo unico amico" dice lo stronzetto ed io faccio per uscire dalla macchina ma prima che possa intervenire sento una voce familiare.
"Ridaglielo" mi volto e vedo Kyle davanti a Rebecca con fare protettivo mentre parla al pezzo di merda nano, i due ridono di lui prima di lanciarsi di nuovo Daniel e farlo finire nelle mani di quello con i capelli rossi.
"Chi sei il suo ragazzo?" Chiede il bambino e Kyle stringe i pugni mentre Rebecca abbassa lo sguardo impaurita.
