Capitolo 22

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LUKE'S POV

"Okay, okay, Brooke metti giú quel ramo subito" urlo fermandomi e ponendo entrambe le mani davanti a me come scudo, la ragazza si blocca stringendo tra le sue mani l'arma e mi guarda con odio mentre entrambi riprendiamo fiato dopo l'estenuante corsa.

Diaciamo che stamattina non avevo previsto come attivitá del pomeriggio una piacevole corsetta con alle calcagna la propria ragazza armata con un ramo e pronta a massacrarmi, ed é per questo che ho indossato un paio di jeans stretti ed aderenti che rendono impossibili la corsa, se avessi saputo che avrei dovuto correre via da una killer mi sarei messo i pantaloncini da calcio.

"Ma che caz.. okay metti giú quel maledetto ramo" inizio la frase ma lei non appena provo a parlarle mi punta di nuovo con quel affare appuntito facendomi spaventare, incredibile che una delicata ballerina come lei sappia impugnare un'arma come una fottuta ninja.

"Ma sei impazzita per caso? Mi stai minacciando con un ramo seriamente?" Chiedo mentre lei continua a guardarmi con i suoi occhi azzurri ed enormi mentre le urlo contro, Brooke sbuffa prima di abbassare il ramo.
"Io impazzita? Vogliamo per caso ricordarci di come stai cercando di evitarmi in ogni modo da settimane Luke?" Chiede con voce acuta ed innervosita, okay forse la tattica del ignorarla non é stata geniale come pensavo.

"Okay.. forse hai ragione, sono stato poco cortese nel ignorarti" dico io calmo e lei alza di nuovo il ramo contro di me con rabbia e furia nei suoi occhi.
"Poco cortese? Sei stato un pezzo di merda" Urla lei ed io indietreggio proteggendomi con le braccia.
"Okay sono stato un pezzo di merda ma metti quel cazzo di ramo giú Brooke" urlo di rimando e la ragazza sbuffa infastidita.

"Senti, ti devo delle spiegazioni lo so, ma prima ti devi calmare, non ho alcuna intenzione di rischiare la vita e ritrovarmi un ramo infilato nel petto" le dico mentre volgo lo sguardo attorno a noi per cercare aiuto, insomma sono con una psicopatica.

"Seriamente?! Un succhiotto? Davvero Luke? Sei uno stronzo, lo sapevo che mi stavi tradendo, lo sapevo, pensavo fossi un bravo ragazzo, uno di quelli che ti portano a cena e ti regalano fiori non un puttaniere bastardo che infila il suo amichetto in ogni buco..." dice lei lanciando il ramo a terra e passandosi una mano trai capelli mori ed ondulati disperatamente mentre i suoi occhi si fanno lucidi.

"Sono cosí idiota, tutti mi stavano aveertendo che probabilmente mi stavi tradendo ma io continuavo a difenderti dicendo che il mio ragazzo, quello gentile e carino con tutti, non farebbe mai una cosa del genere a me, ma si certo lo capisco, avrai trovato qualcuna piú carina, forse con piú tette oppure una piú disponibile, sí ovvio é di nuovo colpa mia, come le altre volte, vi stufate di me e delle mie chiacchiere e mi smollate per una piú silenziosa e attiva, Dio sono un disastro" dice cominciando a farfugliare a sola e gesticolare mentre i suoi occhi si riempono di lacrime, non mi guarda negli occhi mentre si accusa da sola, come se tutto ció fosse colpa sua.

La osservo mentre continua a darsi della stupida e della noiosa, se fossi intelligente probabilemnte la lascerei nella convinzione che sia tutta colpa sua, che lei non sia stata abbastanza e che mi abbia perso per questo ma non riesco a guardarla mentre piange distruggendosi da sola,, tutto ció non é colpa sua.

"Brooke smettila, per favore non fare cosí, non é assolutamente colpa tua" dico io abbassando lo sguardo e sento i suoi occhi bruciarmi sulla pelle mentre mi fissa.
"Luke é ovvio che tu ti sia stufato di me, del resto sono sempre occupata con il college e con le lezioni di danza, non riusciamo mai a vederci e so che voi ragazzi avete certi bisogni e io di certo noon sono riusc..." la blocco avvicinandomi e prendendole le mani per farla smettere di gesticolare come una pazza, le sorrido dolcemente prima di guardare la panchina accanto a noi.

DADDY\\ ASHTON IRWINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora