Capitolo 30

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"Potremmo vedere un film tutti insieme" Alzo gli occhi al cielo per l'ennesima volta mentre continuo a guardare disinteressato lo schermo della tv spenta.
"Tu vai matto per il cibo messicano, Calum potrebbe andare a prendere dei tacos così da poterli mangiare e divertirci" propone ancora Luke, è più di mezzora che cerca di convincermi a fare qualcosa di diverso dal stare sul divano o stare nel letto.

"Okay, allora, cambio di programma, andiamo alla festa di Harry, ho sentito che ci saranno tantissime belle ragazze, non che mi interessi, ma so che ti piacciono queste cos.." inizia ma stavolta Michael lo ferma.
"Luke" inizia ma il biondo non demorde e continua a cercare di smuovermi.
"No, no, no, niente festa, andiamo al cinema, danno quel film sul nuovo Harry Potter, tu ami quei film, posso prenotare e così andiam.." 
"Luke basta" dice di nuovo Michael ma il biondo nuovamente lo ignora mentre io stringo i pugni.

"Niente cinema? Certo possiamo provare ad andare al centro commerciale, ti servirebbero dei nuovi jeans per cambiare stile e dei nuovi cappell..." 
"Basta Luke, non ho alcuna intenzione di uscire da questa casa hai capito?" Urlo io irritato dalle continue chiacchiere del biondo il quale si zittisce e Michael al suo fianco sussulta per il mio scatto mentre Calum tranquillamente continua a bere la sua birra, è abituato ai miei scatti d'ira.

"Non ho voglia di uscire, non ho voglia di andare a feste e non ho voglia neanche di andare al cinema, smettila di rompermi" dico e Luke stringe i pugni come se si fosse incazzato.
"Senti noi tutti stiamo male per Rebecca okay? Manca anche a noi ma è da più di una settimana che te ne stai chiuso in casa e fai lo stronzo con tutti noi, vogliamo solo aiutarti Ashton, so che ci stai male per lei, anche a me manca ma non possiamo fare così non possiamo lasciarci morire, dobbiamo andare avanti" dice il biondo urlandomi contro e alzandosi in piedi con fare minaccioso, lo guardo mentre sento di nuovo la rabbia crescere.

Come può parlare lui? Che ne può sapere di cosa è il dolore? Non era sua figlia, non la conosceva come la conoscevo io e non può capire quel che sto provando io.

"Vattene" dico freddamente guardando il biondo negli occhi, il ragazzo mi guarda incredulo come se avessi detto una bestemmia.
"Non puoi mandarmi via solo perchè ti ho detto che la stai prendendo troppo male" dice di nuovo e stavolta mi alzo arrivando alla stessa altezza di Luke.
"O te ne vai oppure ti prendo a pugni Luke" dico e una mano mi viene poggiata sul petto spingendomi gentilmente indietro.

"Noi andiamo, Luke basta discutere" dice Michael facendo calmare le acque e guardando i suo ragazzo il quale prende un lungo respiro prima di afferrare la sua giacca ed uscire di casa senza neanche aspettare Michael.
"Ashton, non siamo noi quelli con cui ti devi incazzare" dice Michael prima di seguire il biondo per le scale e lasciarci di nuovo da soli a casa.


Passo tutta la mattinata a cercare di pensare ad altro, provo a guardare un film ma ogni volta è come se ci fosse la fastidiosa voce della piccoletta accanto a me, provo a leggere qualche libro ma è come se vedessi le dita di Rebecca che mi segnano le linee per aiutarmi a leggere, provo addirittura a dormire ma ogni volta che chiudo gli occhi rivedo un paio di occhi castani pieni di lacrime che mi guardano disperati.

Mi siedo in cucina con una tazza di thè caldo davanti, non mangio da giorni un pasto completo, Calum ha tentato di cucinarmi qualunque cosa per farmi tornare il buon umore ma è inutile, dalla litigata con i miei genitori le cose sono andate solo peggio, mi sono reso conto che forse la piccoletta starà meglio senza di me ma io non riesco a stare bene senza di lei.

"Tranquillo fratello,  non andare ad aprire la porta che è proprio a due metri da te, lascia pure che il tuo miglior amico corra fuori dalla doccia tutto bagnato per aprire, mi raccomando non ti sforzare" dice Calum mentre mi passa davanti con un accappatoio blu legato e con i capelli gocciolanti.

DADDY\\ ASHTON IRWINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora