Cervo e cerva

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Lily's PoV
Mancano una ventina di giorni alle vacanze natalizie e devo iniziare a decidere i regali. Oggi c'è una gita ad Hogsmead e vedró cosa comprare. Certo uscire ed andare in giro da sola di questi tempi per me non è molto sicuro. Non voglio nessun altro simbolo sulle mie braccia o qualche botta in testa. Peró devo prendere i regali per Em, Alice, Marls, Remus, Sirius, Peter e...no. E basta. Peró sembrerei scortese a non fargli niente. Magari gli posso fare qualcosa di semplice. Ma se lui non mi fa niente? Pazienza così lo faró sentire ancora peggio di quanto non stia già. Si sentirà umiliato se io gli regalo qualcosa e lui no.
Esco dal dormitorio e mi siedo in sala comune ad aspettare che le altre si decidano a scendere da quelle benedette scale. Il ritratto della Signora Grassa si apre ma io non mi volto per vedere chi sia. Mi passa davanti mentre leggo una copertina di un libro lasciato sul divano e non riesco a non riconoscere quell'odore di fresco. Il suo odore che mi fa impazzire. Annuso bene l'aria che lo circonda e faccio finta di non notare che mi sta guardando. Il ritratto si riapre di nuovo e stavolta mi giro. Vedo Sirius che entra e James sale le scale del suo dormitorio sbuffando. A quanto pare hanno litigato.
«Evans»mi saluta lui.
«Black»
«Senti devo parlarti»mi dice e io annuisco chiedendo:
«Di cosa?»lui mi guarda come se fossi un'aliena e poi risponde:
«Del perchè noi due non siamo migliori amiche per la pelle! Ma fai sul serio Evans? Qual è l'unica cosa che abbiamo in comune io e te?»
Mi prende in giro e non posso fare a meno di ridere. Quando mi riprendo lo vedo guardarmi con gli occhi sgranati e aspettarsi una risposta.
«Non lo so...cosa?»
«Tu ami James e io gli voglio bene come un fratello! Sto parlando di James!»
«Io non lo amo...»
«Si si pensala come vuoi ma ho visto prima come sniffavi l'aria per sentire il suo odore inconfondibile.»faccio per replicare ma lui riprende a parlare:
«Il punto è...che ci sta veramente male da quando avete litigato.»
«Ci sto male anch'io ma non mando le mie amiche a pregarlo di tornare con me.»gli dico seriamente.
«Sono venuto per conto mio. Non hai visto prima che se ne è andato? Non ci parliamo da quando avete rotto.»mi spiega.
«E perchè? Cosa centri tu?»
«Quando mi ha raccontato l'accaduto gli ho detto di venire da te e chiederti scusa ma lui era talmente idiotamente abbattuto e piangente che non aveva la forza nemmeno di alzarsi!»
«Oh...»è l'unica cosa che riesco a dire.
«Evans...tu lo ami vero?»mi chiede. Lo amo? Si.
«No»gli rispondo.
«Dimmi la verità.»
«Si»
«Anche lui ti ama. E questo lo sai.»
«Si lo so.»
«Lo sapevi che prima di te si era fatto tutte vero?»
«La cosa che mi ha sorpreso è che non pensavo anche con lei!»
«E quindi?»
«E quindi...cosa?»
«Se era stato o no con lei ce ne ha sempre un centinaio dietro no? Che ti importa una in più o in meno! Lui lo faceva solo per rimpiazzarti perchè voleva, vuole e vorrà sempre te.»mi spiega. Ha ragione.
«E ora che dovrei fare?»
«Aspetti che ti chieda scusa. O oggi o domani succederà tranquilla.»si alza e va verso il dormitorio quando vede le mie amiche arrivare. Bacia Marlene e sale le scale. Io gli vado dietro e mentre apre la porta gli grido:
«Eih Sirius!»lui torna indietro, mi guarda e mi fa il gesto con la mano per farmi capire "Cosa?"
«Grazie»salgo le scale gli vado incontro e lo abbraccio.
Quando sciogliamo quella stretta amichevole scendo le scale e vedo una Marlene furiosa.
«Marlene, l'ho solo ringraziato perché mi ha fatto capire delle cose e mi ha dato un consiglio. A me piace James e a lui piaci tu! Non farti questi problemi mentali.»lei sospira e ci dirigiamo ad Hogsmead.

Quando siamo ai Tre manici di Scopa ci diviadiamo e io vado a fare i regali. Per Marlene ho visto un vestito che si illumina al buoio e diventa come un cielo stellato e glielo compro subito.
«Trenta galeoni.»mi chiede la commessa tendendo la mano. Non ho tutti quei soldi per un solo vestito.
«Facciamo 25?»le chiedo con un sorrisino dolce.
«Si ragazzina basta che ti sbrighi.»gli do il denaro ed esco.
Ora cerco qualcosa per Alice. Giro per i negozi e mi fermo da Mielandia. Dato che ci sono prendo anche qualcosa per Peter e gli compro una confezione da cinquanta pacchetti di caramelle tutti i gusti+1 e ad Alice le prendo i suoi dolci preferiti: le cioccorane e le api frizzole. Le compro un impacco da cento per ciascun tipo di caramella. Esco dal locale e mi dirigo in un negozio d'abbigliamento. Le prendo un cappellino bianco su cui ci si puó far scrivere sopra ció che si vuole e quando vuole(grazie magia!)
Per Emmeline invece mi dirigo al negozio di scherzi di Zonko e ne approfitto per comprare qualcosa a Remus e Sirius cioè una scorta di penne correttive per Felpato e alcuni fuochi d'artificio modificabili(vecchia moda) per Remus...non so cos'altro prendergli! Ad Emmeline le prendo una specie di tessera su cui ho indebitato venti galeoni e le ho comprato anche un paio di ballerine blu come ha sempre desiderato.
Per le ragazze ho speso la stessa quantità di soldi(venticinque galeoni)e per i ragazzi anche(dieci galeoni) e ora me ne rimangono cinquantacinque per me e per fare l'ultimo regalo, a Potter, fino all'inizio delle vacanze. Me li dovró far bastare.
Faccio la strada di ritorno al bar e inizio a sentire freddo. La gioia che ho provato comprando i regali è svanita d'un tratto ed è come se non mi potesse più ritornare.
«Dissennatori»penso e girandomi me ne trovo una dozzina proprio davanti ai miei occhi. Iniziano a girarmi intorno e ogni tanto qualcuno mi passa davanti e mi succhia il viso raccogliendo i miei ricordi felici:

PotterEvans-lost love-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora