Pasqua

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Lily's PoV
Siamo nell'Hogwarts Express per il ritorno a casa per le vacanze pasquali. Sono nello scompartimento dei Capiscuola e sono in braccio a James, che mi circonda la vita con le sue braccia. Ogni tanto mi sfiora il collo con le labbra oppure mi sussurra cose dolci all'orecchio e mi morde il lobo ogni volta che succede. Siamo tornati insieme grazie ad un pesce d'aprile. Non c'è cosa più strana di questa tranne vedere Peter Pettingrew che non mangia niente dopo aver corso per arrivare in tempo al treno. Era strano ma la storia del pesce d'aprile lo batte...
Sappiamo del nostro futuro ma non ci importa. Vivere senza di lui sarebbe come morire. E se devo morire giovane prefesisco farlo con lui che senza. E poi...ci sarà Harry. Avró un figlio con il ragazzo più figo, in gamba, dolce, figo, popolare, il miglior cercatore Grifondoro che ci sia mai stato e soprattutto figo...l'ho già detto vero? Comunque una vita con lui sarebbe fantastica. Penso che non lo lascerei nemmeno per la paura della mia morte. La cosa che peró non capisco della visione che ho avuto nello specchio dell'Emarb è il perchè Harry non morirà. Insomma, non credo che Voldemort lo risparmierebbe. È Voldemort! Andiamo. Ma forse...lui sarà il bimbo di quella profezia di cui si parla tanto. Forse sarà il prescelto. Forse, il mio Harry, sarà il bambino che riuscirà a sconfiggere, una volta per tutte, il più grande Signore Oscuro di tutti i tempi! Mi renderebbe veramente orgogliosa...
Sto parlando come se fossi già madre. Come quelle vecchiette che parlano dei propri nipoti lodandoli in tutti i loro pregi e non nominando i loro numerosi difetti. Spero che vedró i suoi primi passi, avró il suo primo dentino, lo vedró aprire gli occhi, sentire la sua prima parola, scoprire il suo primo amore...
Chissà se sapró tutte queste cose prima che io muoia...
Senza accorgermene faccio scendere una lacrima e sento la professoressa McGonagall richiamarmi:
«Signorina Evans? Si sente bene?»tutti mi guardano e mi sento improvvisamente osservata. Mi asciugo la lacrima col dorso della mano e poi annuisco dicendo:
«Si...si io sto bene. Più che bene. Mi puó scusare? Dovrei andare un momento al bagno...»faccio per alzarmi ma James mi blocca e chiede ala professoressa:
«Prof, posso accompagnarla? Non vorrei che si sentisse male...»la McGonagall fa un cenno di assenso e entrambi ci alziamo.
Cerchiamo uno scompartimento vuoto, dove possiamo parlare e finalmente ne troviamo uno in fondo al treno.
«Che succede?»mi chiede James facendomi entrare e sedendosi davanti a me. Mi accomodo sul divanetto rosso e inizio a spiegargli il perché del mio pianto.
«Piccola, ora non ci devi pensare ok? Andrà tutto bene. Harry se la caverà. Sarà forte come me e sarà intelligente come te. Avrà la furbizia di Sirius e Marlene e la generosità di Remus e Emmeline. Devi stare tranquilla. Nostro figlio sarà il bambino più figo che si possa creare!»mi metto a ridere e poi mi alzo. Lui fa la stessa cosa e mi bacia con dolcezza. Il treno ci fa sbandare e lui scivola sul divanetto tirandomi con se e mi sdraio sopra di lui. Entrambi ridiamo come matti e ogni tanto ci scappa un bacio tra le risa. Tiro fuori la bacchetta e faccio un incantesimo per tirare la tenda e non farci vedere. Voglio passare il resto del viaggio con lui e me lo voglio godere.

Quando scendiamo e attraversiamo il binario, James(come al solito) mi porta il baule e io(come sempre)provo a riprendermelo perchè è pesante.
Stiamo per attraversare il binario nove e tre quarti ma prima James mi ferma e mi dice:
«Posso venire da te? Ora intendo.»lo guardo e annuisco.
«Penso che i miei saranno daccordo»aggiungo e mi bacia la guancia mettendomi un braccio sulle spalle e portandomi a se e con l'altra mano sta trascinando entrambi i bauli.
«James Potter dammi il baule.»gli ordino appena siamo fuori dalla parete della colonna divisoria e lui mi ignora raggiungendo sua madre e suo padre che, stranamente, sono vicino ai miei. Le nostre madri sono molto contente che stiamo insieme e che siamo di buona famiglia e i nostri padri vanno d'accordo dato che hanno gli stessi hobby.
«Sirius rimane da Marlene per le vacanze di Pasqua e quindi staró da solo. Potrei venirti a trovare ogni tanto»mi sussurra all'orecchio e mi morde il lobo facendomi arrossire.
«O potrei venire io da te»lo informo e lui ghigna.
«LILY!»mi grida mia madre venendomi in contro e abbracciandomi. Poi arriva anche mio padre e ci stringe ancora più forte. Petunia è impiedi davanti al binario e si guarda le unghie con strafottenza.
«Pronto? Tua sorella è tornata.»le dico. Lei alza lo sguardo e mi dice:
«Ah si, ciao.»si incammina e va verso il parcheggio.
«Non ci fare caso, ultimamente è nervosa»la giustifica mio padre. *È sempre così con me*penso ma dopo un po mi sento abbracciare da un'altra donna.
«Signora Potter! Che piacere vederla!»le informo e vedo James che va da mia madre e le bacia la guancia e poi tende la mano a mio padre. Io faccio la stessa cosa con il suo e poi ci incamminiamo verso le macchine.
«State ancora insieme?»chiede Charlus.
«Si»confermiamo insieme io e James.
«Avete mai fatto...»chiede mio padre gettando un'occhiata a mia madre.
«Dio papà!»dico arrossendo più che mai e mi stringo a James e nascondendo la faccia nella sua maglietta. Me ne accorgo pochi secondi dopo di ció che ho fatto e arrossisco ancora di più. Sono così in imbarazzo!
«Si o no?»insiste la madre di James.
«Ma siete tutti daccordo?»chiede James ridendo e scoppio a ridere anch'io.
«Ovviamente»dice mia madre.
«È successo?»ci chiede Charlus e non so cosa rispondere. Aspetto che James parli ma non succede. So che lui aspetta la mia risposta ma per la prima volta nella mia vita non so che dire o cosa rispondere.
Ci guardiamo e capiamo i nostri sguardi. Dovremmo dirlo.
«Si»risponde James e io divento di un rossore che nemmeno un vulcano puó provocare. In questo momento vorrei sotterrarmi. Chissà cosa penseranno i Potter...e chissà cosa pensano i miei di James!
C'è uno strano silenzio e lo interrompo dicendo:
«James puó venire a casa nostra ora? Per fare due chiacchiere intendo.»mi correggo notando lo sguardo di mia madre.
«Va be...»inizia a dire ma viene interrotta dal marito.
«Per me basta che usiate le giuste precauzioni e non fate cazzate. Peró spero che non succeda più una cosa del genere. Lily sei pur sempre mia figlia e hai diciassette anni.»afferma mio padre ed entra in macchina. I Potter salutano il figlio e si avviano con la loro macchina verso casa loro mentre io, James e mia madre entriamo nella nostra. Per tutto il viaggio c'è quel silenzio imbarazzante e l'unica cosa che mi rassicura e la mano di James che mi accarezza la coscia e con l'altra gioca con una mia ciocca di capelli rossi.

PotterEvans-lost love-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora