Come ai vecchi tempi...

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James's PoV
Dopo aver saputo la notizia che Sirius aspetta un bambino o bambina da Marlene ho iniziato subito a preparare qualche festa come ai vecchi tempi. Ho invitato tutti i miei ex-compagni di Grifondoro e alcuni di Tassorosso e Corvonero e sono certo che Lily non ne sarà così contenta, dato che ancora non gliel'ho detto. Ora devo chiamare Sirius, Remus e Peter per farli venire qui ad aiutarmi per la festa. Frank e Alice sono partiti dato che i genitori della ragazza gli hanno regalato un biglietto per i Caraibi, senza motivo. Spero che si divertiranno ma noi, stasera, daremo alla pazza gioia.

Caro Felpato,
ti aspetto a casa mia e di Lily per organizzare la festa di cui avevamo parlato l'altra sera. Sbrigati e, mi raccomando, non dire niente a Marlene!
Ci vediamo dopo.
James.

Scrivo la stessa lettera a Remus e Peter sostituendo il nome Felpato con Lunastorta e Codaliscia e levando il nome Marlene e mettere alle ragazze. Do le lettere al mio gufo e gli dico a chi deve darle ma vengo interrotto dal mio "discorso" con l'animale quando sento un mugolio proveniente dal letto, dove Lily sta ancora dormendo.
«Vai, vai, vai, VAIII»dico in un sussurro al gufo che spicca il volo e inizia il suo tragitto mentre io cammino in punta di piedi fino al letto e mi ci sdraio sopra come se niente fosse.
«Buongiorno amore»le dico quando la vedo aprire gli occhi.
«Giorno. Preparo la colazione?»mi chiede mettendosi a sedere e stiracchiandosi.
«Emh...si grazie. Oggi pomeriggio dobbiamo andare all'Ordine.»la informo mentre ci alziamo diretti alla cucina.
«Ah si?»chiede mentre versa il caffe in una tazza.
«Già, ma solo voi donne. Dicono che, dato che tu Marlene e Alice siete incinte devono darvi il foglietto con su scritto il periodo di maternità.»le spiego. Da una parte è vero. Ma loro non sanno che quando arriveranno a casa troveranno una festa.
«Ah ok. Allora vado a prepararmi.»le lascio un bacio a stampo memtre si dirige verso la camera matrimoniale e sento il campanello suonare. Corro alla porta e apro.
«Eih Jam...»mi saluta Peter che, afferro per la manica del cappotto e lo tiro dentro.
«Nasconditi!»gli sussurro.
«C'è ancora Lily?»mi chiede e io annuisco portandolo nello sgabuzzino che abbiamo in salone.
«Fermo...ci sto...stretto...JAMES!»ma gli sbatto la porta in faccia appena vedo Lily scendere le scale.
«Chi era?»mi chiede. Cazzo ha sentito il campanello. Maledetto Peter!
«Chi era chi?»faccio finta di non sentire.
«Al campanello...»
«Ah. Era un...venditore ambulante. Voleva vendermi un...elfo domestico. Che sciocco...»faccio una risata nervosa mentre lei assume un'espressione del dutto confusa.
«Ma gli elfi non si vendono...»ma la interrompo.
«Hai fame? Mangia un cornetto. Harry deve nutrirsi lì dentro!»le dico e lei si siede tenendosi la pancia.
«Harry sta bene e comunque un cornetto lo mangio volentieri.»dice afferrando un fazzoletto e mangiando.
Sento un pop fuori dalla porta e intuisco che o Sirius o Remus è arrivato.
«Vado un attimo a vedere se c'è benzina nella macchina. Torno subito»annuncio dandole un bacio sulla testa. Esco e vedo Remus appoggiato al muro di casa.
«Smaterializzati nello sgabuzzino...»gli ordino e lui non ubbidisce.
«Che cosa? Ma sei impazzito?»mi chiede con gli occhi spalancati.
«ORAAAA!»gli grido nell'orecchio e si smaterializza in casa perchè sento un rumore di scopa che cade.
Rientro e vedo Lily che guarda in modo strano lo sgabuzzino.
«Che è successo?»chiede timorosamente alzandosi.
«Emh...sarà Grattastinchi! Quel brutto gattaccio!»faccio un'altra risata nervosa e poi continuo:
«Tesoro non dovresti andare a lavoro?»le prendo le braccia e la spintono fino alla porta.
«Si James, calmo.»esce e le do un bacio sulla guancia.
«Buona giornata am...»ma mi blocco vedendo Sirius che si avvicina. Sgrano gli occhi e lui fa lo stesso. Si guarda intorno e poi si nasconde dietro una macchina parcheggiata qui vicino.
«Si ciao...»mi saluta Lily smaterializzandosi al quartier generale.
Subito dopo Sirius entra in casa e io vado ad aprire lo sgabuzzino per far uscire Remus e Peter.
«JAMES SEI UN'IDIOTA!»mi grida Remus uscendo dalla stanzetta.
«Quel posto è piccolissimo!»si ribella Peter e poi Remus gli lancia uno sguardo assassino per poi rivorgerlo a me.
«E per di più Peter ci ha pure scureggiato!»si lamenta facendo un'espressione di un conato di vomito.
Io e Sirius scoppiamo a ridere ma dura poco date le occhiatacce che ci lanciano quei due.
Ci mettiamo subito a lavoro per organizzare la festa e ci dividiamo i ruoli.
Peter dovrà mandare una lettera ad ognuno degli invitati per stasera, Remus cucinerà per gli ospiti, Sirius si occuperà delle bibite mentre io metteró in ordine la casa.
Sarà una lunga giornata.

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