James's PoV
«Ne vuoi ancora James?»mi chiede Clara. Oggi è venuta stranamente da sola. Sicuramente saranno ricaduti dei sospetti su Annabeth e Nathan stará corteggiando Lily, la mia Lily. Chissà ora cosa starà facendo. Magari si sta preoccupando per me, o forse sta creando qualche piano assurdo per venirmi a salvare, oppure non gli interesso più e mi crede morto...no. Lily non lo farebbe mai. Non puó capacitarsi di perdermi. Non ora che stiamo per avere Harry. Chissà lui come sta e se sente la mancanza dell'uomo che gli ha dato la vita e che ogni sera, prima di andare a dormire e mentre la sua mamma dorme, gli parla non aspettandosi una risposta.
Clara mi sta torturando da un'ora e devo dire che oggi è più cattiva del solito.
«Ti p-prego. Ba-basta...»imploro tra un urlo e l'altro mentre mi contorcio dal dolore. Non riesco ad alzarmi come quella volta con Voldemort. Forse, quella notte, non ero io il suo bersaglio e non ha dato il meglio con me.
«Va bene, va bene...prendo la frusta o il ramoscello?» mi chiede.
«No t-ti prego. La fr-fr-frusta no...»chiedo ansimando e cercando di prendere tutto il fiato possibile per dire queste poche parole.
«Ok...allora ti frusto col ramoscello che, lo sai. Mi piace molto di più il rumure che fa il legno sulla pelle.»afferra un rametto da terra e con la maledizione Imperio mi fa girare, mettendomi sdraiato.
Inizia a colpirmi più e più volte e sento il sangue colarmi sulla schiena. Più urlo più pare che lei si diverta.
«Sai che è successo?! Quella brutta razza di ex-amica di Annabeth sta con Nathan e non mi hanno detto niente. Nathan è quello che mi piace e lei...»prende forza per scaricare tutta la sua rabbia e mentre mi colpisce dice «LO SA!»
L'ultima strisciata che mi da è sui reni e mi ha fatto un male cane...
Poi si ferma. Prende la bacchetta e mi dice:
«È possibile che tu dopo più di due mesi ancora non sei morto? Ti torturiamo, non ti diamo cibo nè acqua, dormi per terra sulla neve e ancora non muori?! Ti vuoi decidere o no?!»mi urla contro cruciandomi.
Quando smette gli rispondo con la poca voce che mi ritrovo.
«Forse...forse è perchè ho qu-qualcosa per cui andare a-avanti»fa un sorriso malvagio e mi dice:
«Questo farà male»punta la bacchetta e sono pronto. Sono pronto alla mia morte. Spero sia veloce e di non provare più dolore perchè sono stufo. Ma sarei felice di morire, finalmente. Ma Lily...Lily non potrei lasciarla da sola. Non potrei lasciarla a qualcuno che vuole ucciderla. Mi mancherà tutto di lei. I suoi occhi verdi smeraldo, i suoi capelli rossi perennemente arricciati, la sua bocca aperta mentre dorme...Dio quanto la amo. E pensare che tutto l'amore che ho provato per lei stia per finire...mi fa sentire inutile.
«LEGILIMENS!»urla. Pensavo di morire ma questo forse è peggio. Mi fa rivivere tutti i peggio e i meglio ricordi, così che non mi dimentichi i miei migliori amici e mia moglie. Dal primo anno di Hogwarts all'ultimo.«Ragazzi andatevene!»ci urló Remus davanti al Platano Picchiatore.
«Ma perchè?! Noi vogliamo aiutarti!»gli grida in risposta Sirius.
«Non potete!»ci dice poco prima di infilarsi sotto terra e sono sicuro di aver sentito un ululato da lì dentro. Un lupo mannaro. Remus è un lupo mannaro.«James...»mi rimprovera Remus. Sa che la mia idea ci metterà a rischio ma noi lo faremo.
«Rem, tu sai che noi siamo i tuoi migliori amici. Noi siamo i Malandrini. E tu non ci impedirai di diventare Animagus per te!»gli grido per fargli capire la mia determinazione. È fatta. Prima o poi lo diventeremo.«Eih Lily!»saluto la ragazza che mi piace da quando l'ho vista.
«Non chiamarmi Lily! Per te sono Evans. Anzi fammi un favore. Non chiamarmi proprio, va bene?»mi risponde a tono. Quanto è carina quando fa l'incazzatta con me.
«Eddai Evans concedimi un appuntamento ad Hogsmead, solo per farti capire che sono il tipo giusto per te!»le chiedo implorando.
«Per l'ultima volta! No, scordatelo Potter!»«Black ora tu mi starai a sentire!»grido al mio migliore amico, quello che credevo mio amico.
«Non chiamarmi Black! Io non sono come loro! E tu lo sai!»mi grida in risposta facendo girare alcuni Corvonero dell'angolo ma non me ne frega niente.
«So anche che sei il mio migliore amico e tu sai benissimo che non ti avrei mai fatto una cosa del genere!»gli urlo.
«Allora...non sei stato tu a rubarmi le cioccorane?»mi chiede a bassa voce.
«No, Sirius, no»«Lasciatelo stare!»urla Lily avvicinandosi a noi.
«Oh guarda Mocciosus. Ti fai difendere da una ragazza!»lo schernisce Sirius mentre io lo tengo appeso per una caviglia con una corda immaginaria.
«Fatelo scendere!»grida Lily più diretta a me, dato che io sto tenendo la bacchetta alzata.
«Altrimenti? Cosa mi dai in cambio?»le chiedo con un ghigno malizioso.
«Un calcio lì dove non batte il sole!»mi risponde a tono. Wow, che ragazza fantastica.
Faccio cadere Piton che mentre si alza e si alliscia la veste sputa:
«Non ho bisogno l'aiuto di una sporca Mezzosangue come lei»non doveva dirlo.«Sirius? Che ci fai qui? Entra o ti morirai di freddo sotto la pioggia!»dico al mio migliore amico che mi guarda da fuori la porta, zuppo d'acqua piovana.
«Che è successo?»gli chiedo appena dentro e dopo aver avvisato i miei dell'arrivo di Sirius.
«Sono scappato. Mia madre continuava a farmi cruciare i babbani e io non ne potevo più. Posso rimanere qui?»mi chiede alla fine della frase e non so se sotto i suoi occhi ci sono delle lacrime o goccie di pioggia.
«Certo amico. Sei mio fratello ricordi?»annuisce.La vedo cadere dalla torre e spero che non sia lei. Mi avvicino e la vedo con quella maglietta corta fino ai fianchi e mi rendo conto che è mia. Mi abbasso per abbracciarla e sento il freddo pallore della sua pelle sulla mia. Lily Evans è morta. Lei è morta.
«BASTA!»urlo appena esce dalla mia mente.
«E va bene. Sarai accontentato.»mi sussurra mentre mi sdraio sul terriccio per cadere nel mio sonno profondo, per sempre.
«AVADA...»inizia ad urlare ma succede tutto in un attimo. Vedo l'albero cadermi quasi addosso ma prima che questo succeda qualcuno mi prende per il braccio e mi fa spostare. L'ultima cosa che ricordo di aver visto sono due occhi tempesta e dei folti capelli neri lunghi fino a delle spalle della persona che conosco di più al mondo. Sirius. I ragazzi sono arrivati. Mi stanno salvando. Poi non vedo più niente e non so se qualcosa mi colpisce e svengo, o se svengo proprio per come stavo messo o muoio direttamente. Non lo so ma immagino due occhi verdi che mi tengano sveglio e mi facciano continuare a vivere.Lily's PoV.
Oggi i ragazzi tornano e spero che abbiano trovato James. Cosa farei senza di lui? Niente. Non potrei continuare a vivere ma dovrei farlo lo stesso. Non posso lasciare che Harry muoia con me o che lo lasci da solo ad affrontare il mondo che si ritroverà intorno prima che lo abbia visto sbattere gli occhi per la prima volta. Non posso farlo. James deve tornare e basta. Lui in questo momento deve essere in quell'aereo a qualche nuvola di distanza da qui. Lo vedo benissimo. E spero che al suo interno ci sia anche lui.
Quando atterra sono la prima ad avvicinarmi. Escono molte persone prima che possa vedere qualcuno di mia conoscenza: Marlene. Prende la valigia e corre verso di me. Mi abbraccia forte e lo faccio anch'io.
«Lils come stai?»mi chiede appena ci stacchiamo.
«Sto bene ma James...»ma qualcuno mi interrompe.
«REMUS!»mi giro e abbraccio il mio migliore amico, contenta che anche lui sia vivo.
Poi vedo scendere Peter con una faccia da chi ha appena visto un morto e subito dopo Frank. Vengono verso di noi e Frank la prima cosa che chiede è:
«Dov'è Alice?»
«A casa dei suoi. Neville inizia a fare i capricci»gli spiego. Lui annuisce e si dirige all'uscita. Mancano Sirius e James.
Poi vedo i capelli neri e lunghi di Black e mi ci avvicino con le lacrime agli occhi.
«Sirius...»lo guardo. Lui sorride appena.
«Dov'è James?»gli domando ma sembra molto di più un affermazione. Si gira e guarda lo sportello. Non esce nessuno per mezzo minuto e ci ho perso le speranze. Se ne sono andati tutti ormai. Faccio per andarmene ma sento dei passi, uno zoppicare più che altro. Mi volto di scatto e lo vedo. I folti capelli neri perennemente scompigliati, gli occhi nocciola contornati da un dorato. I soliti jeans stropicciati e la maglia bianca disegnata. Le braccia forti e segnate dalle cicatrici scoperte dalle maniche, le scarpe nere ai piedi. Il ghigno malandrino sul viso segnato dal tempo che è stato lontano da me. Scende le scalette zoppicando a mala pena e io mi metto a correre, quanto mi sia possibile dato il pancione, e quando gli sono abbastanza vicina mi do lo slancio e gli salto in braccio mentre lui tende le braccia pronto a prendermi.
«Piccola...»mi sussurra all'orecchio.
«J-James...»dico tra i singhiozzi che non riesco a trattenere. Mi fa scendere(anche perchè inizio a pesare parecchio) e mi accarezza una guancia col pollice asciugando le lacrime che sono scese.
«Non piangere. Sei bellissima»mi dice sorridendo.
«Anche tu»dico non trattenendomi, arrossendo, e facendogli uscire un sorriso, bellissimo per aggiunta.
Mi prende il viso tra le mani e dopo tanto tempo fa combaciare le nostre labbra. La mia bocca si apre a comando appena la sua lingua chiede il permesso di giocare con la mia e rimaniamo a baciarci per non so quanto. Minuti, ore, giorni. Non importa. L'importante è che lui è tornato da me, sano e salvo.*Spazio autrice*
Buonsalveee popolo di Potterhead!
Non potevo far morie James. Dai, è logica!
E comunque se lo facevo morire non me lo sarei mai perdonata. MAI.
Se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina⭐️e un commento💬bye bye!
1721
STAI LEGGENDO
PotterEvans-lost love-
FanfictionTratto dal capitolo 17: «Brava ma voglio dirti una cosa.» «Dimmi.» «Sai che i pesci d'aprile funzionano al contrario? Se io tipo ti dicessi che ti amo ti odio.»quando dico "ti amo" mi si aggroviglia lo stomaco ma lascio stare. Annuisco e le dico: «T...