~ Emma's POV:
Ci sono momenti in cui hai bisogno di darti una piccola spinta per riemergere in superficie. Ci sono momenti in cui hai bisogno di gettarti a capofitto in qualcosa di pericoloso per potere dire di avere vissuto; vissuto per davvero. Ma, ci sono anche quei momenti in cui tutto sembra difficile e l'unica soluzione che ti viene in mente è proprio quella di lasciarti annegare. Non posso dire che la mia vita sia stata un completo disastro ma posso dire che sia stata piena di fallimenti, delusioni, dolore e mancanze. Mi sono sempre ritrovata di fronte a degli ostacoli, alcuni mi hanno aiutato a crescere altri invece mi hanno cambiata anche se nel bene e nel male: sono sempre io.Sono giorni che non riesco ad aprire gli occhi e a reggermi in piedi. Sono giorni che continuano a sedarmi per puro divertimento. Tutto questo mi sembra folle e inverosimile. Non riesco a vedere i loro volti, ai miei occhi sono solo macchie confuse. Ho iniziato a fingere di dormire per evitare tutto questo ma ho paura, sono davvero spaventata e confusa. Perché tutto questo a me? Perché proprio io?
Tossisco rannicchiata nella mia piccola cella. Attorno l'aria è viziata, c'è buio e sento odore di benzina e olio bruciato. Tutto questo arriva alle mie narici con forza facendomi mancare l'aria. Ho tanta sete, la testa mi gira e la gamba fa malissimo. Continuo a chiedermi dove sono e il perché di tutto questo. Sto male, i miei occhi bruciano e lacrimano costantemente.
Sento dei rumori e con i sensi in allerta torno a fingere di dormire.
«Ti avevo detto di non sedarla più. Cazzo!»
Il rumore metallico della porta che si apre mi fa rabbrividire. Rimango immobile e trattengo il respiro come un opossum. Una mano mi scuote violentemente e mi arriva pure uno schiaffo sonoro sulla guancia.
«Smettila Ben, le fai male! Siamo qui solo per assicurarci che sia viva e che beva!»
Riconosco la voce e quando apro lentamente le palpebre stordita dai colpi i due che mi stanno davanti sono gli amici di Drew. Mi rannicchio all'angolo come un topo allontanandomi da loro, tremo e metto le mani avanti per parare i possibili colpi in arrivo.
«Ah ma sta zitto!»
I due iniziano a discutere e si sbattono pure contro il muro. Alla fine Ben se ne va sbuffando e toccandosi il labbro mentre il secondo si piega sulle ginocchia guardandomi.
Nascondo il viso e trattengo le lacrime e i singhiozzi.
«Vorrei tanto aiutarti, mi sei sempre stata simpatica sai? Farò il possibile per tirarti via da qui, ma adesso devi bere e mangiare qualcosa». Guardandosi attorno estrae qualcosa di piccolo e metallico, mostra un distintivo poi posa un piatto con un panino e un bicchiere d'acqua davanti a me. «Sono sotto copertura Emma. Puoi fidarti!» Per dimostrarlo beve un sorso d'acqua e morde il panino.
Ho le labbra secche e mi sento sporca. Tossisco convulsamente e bevo un po' d'acqua poggiando la testa contro la parete e sospiro. «Cosa vogliono da me?»
Il ragazzo si guarda ancora attorno come se temesse di essere scoperto. «Sto cercando di capirlo. Sono mesi che seguo questo caso e so che dovrei solo portarti fuori da qui ma se lo faccio mando tutto all'aria. Mando tutto a puttane capisci? Questi pazzi, hanno un giro clandestino e voglio mettere dietro le sbarre Drew e la sua ragazza. Ce la fai a resistere? Ti prometto che non ti succederà niente», sussurra con un tono di voce sicuro.
Scoppio a piangere e a tossire convulsamente. Bevo ancora un po' d'acqua. «Ho paura», piagnucolo.
«Lo so. Torno tra un paio d'ore. Mangia e se si avvicina qualcuno, fingi di dormire ok?»
Annuisco e prima che se ne vada domando: «come ti chiami?». Non ho mai sentito pronunciare il suo nome e le poche volte in cui ci siamo visti mi ha sempre fissato in silenzio.
«Non ha importanza il mio nome e si, sono uno sbirro», risponde poi sparisce.
Ho lo stomaco sottosopra ma se voglio recuperare le forze devo mangiare qualcosa. Mi costringo ad ingerire il panino e poi torno nel mio angolino dove mi addormento.*******
Un urlo spaventoso mi risveglia. Il rumore metallico della porta che si apre mi fa rabbrividire e mi preparo psicologicamente ad un'eventuale aggressione. Ormai continua così da giorni, non mi meraviglierei se mi arrivasse un colpo d'ascia alle spalle.
«Perché mi fai questo?», urla un ragazzo ad alta voce. «Ho sempre fatto quello che volevi! NO!», continua ad urlare quando lo scaraventano a terra richiudendo la porta. Si rialza e tira le sbarre per protestare ma è inutile, ho provato di notte a far cedere qualche cardine e non sono riuscita nemmeno a fare vibrare le sbarre. Sono troppo debole e spaesata per riprovare.
Rimango rannicchiata e tremo mentre il ragazzo continua ad urlare e dimenarsi. Non riesco a vedere bene il suo viso visto che è di spalle. Se continua così verranno e lo sederanno poi se la prenderanno con me. Per fortuna si calma quando capisce che non c'è un modo per uscire e liberarsi. Segue un momento di silenzio in cui il mio cuore batte all'impazzata e mi sembra che il rumore stia rimbalzando tra le pareti.
«Emma? Oddio, Emma sei tu?», vengo scossa per una spalla e quando guardo, spalanco gli occhi. Freddy mi fissa preoccupato. Devo proprio avere un aspetto pessimo se non mi ha riconosciuta.
«Ehi», sussurro con voce roca e provo ad alzarmi con una smorfia. Quando riesco a mettere a fuoco mi accorgo che ha il viso tumefatto e gli occhi gonfi.
«Che ti hanno fatto?», domanda con voce stridula e rabbiosa.
Trattengo le lacrime e mi rannicchio. «A parte sedarmi, picchiarmi e lasciarmi qui per giorni senza acqua, cibo e spiegazioni? Niente...»
Sento che trattiene il fiato poi si sistema davanti a me. «Mi dispiace...», sussurra.
«Per cosa?»
«Ho dovuto manomettere le auto. Ho dovuto mettervi in pericolo. Mi avrebbero ammazzato. Poi te ne sei andata e i loro piani sono cambiati...», singhiozza stropicciando gli occhi. Sta tremando. Come me è spaventato. Chissà quante volte ha dovuto tradire i suoi amici per Drew. Chissà quante volte è stato costretto a fare qualcosa di sbagliato e pericoloso per non rimetterci la pelle.
«Chi? Chi è che mi vuole morta? Chi è che ha fatto tutto questo?», stringo le mani sulle sue spalle agitata. So cosa sta per dire ma voglio che lo pronunci ad alta voce. Sento la rabbia montare e il panico farsi largo dentro la mia testa.
«Drew e Tara. Dietro tutto questo, ci sono loro!»
Apro e richiudo la bocca incapace di parlare. Freddy inizia a spiegarmi come stanno veramente le cose.
Tara e Drew stanno insieme da tanto tempo, gestiscono un giro losco di affari che non riguarda solo la droga e hanno fregato parecchia gente con le corse. Drew ha fatto sì che Tara conoscesse Ethan e i due si sono fidanzati ma ciò che Drew non sapeva era il fatto che a Tara piacesse davvero Ethan e quando sono arrivata io ho scompigliato tutto quanto facendo allontanare Ethan dal loro giro di affari e visto che con lui si guadagnava sicuro Drew ha dato di matto. Da lì sono partite le prime minacce nei nostri confronti fino a quando Drew ha messo incinta Tara e poi l'ha minacciata di farla finire in galera se non avesse fatto quello che le veniva ordinato di fare. Riguardo ad Ethan, Drew ha scoperto qualcosa sul suo conto e vuole ammazzarlo per averlo tradito.
Sono così tante le informazioni che mi sento sopraffatta e vorrei mettermi ad urlare come una vera e propria pazza. Sono in tilt e non riesco a razionalizzare.
«Capisci? Siamo tutti intrappolati nella sua tela. Ci faranno del male fino a quando non avranno quello che vogliono!»
«Stanno usando me per far cedere Ethan...», sono senza fiato.
«Si!»
Chiudo gli occhi e inizio a riflettere su tutte le informazioni che ho ricevuto grazie a Freddy. In questo momento è quanto più vicino ad un amico anche se mi ha messo in pericolo e per colpa sua sono finita in ospedale. Se rimanevo ancora sola in queste quattro mura sarei impazzita.
Tara non era incinta quella notte, quindi ha mentito. Ethan lo sa già? È per questo che continuava a dirmi che non era sua figlia? Cosa starà facendo? E Parker? Si starà preoccupando per me? Starà mettendo sottosopra mezza New York? Gli manco?
Poco dopo sentiamo la porta scattare. Drizzo le orecchie irrigidendomi.
Vengo sollevata con la forza e trascinata fuori dalla cella mentre Freddy protesta urlando di lasciarmi e riceve un colpo in faccia. Stramazza a terra e per poco non ci resta secco. Mi esce un urlo dalla bocca e mi dimeno nel tentativo di raggiungerlo. Purtroppo Ben è troppo forte per me e tenendomi ferma mi porta vero una stanza dove mi lega ad una sedia con le mani dietro e mi dà uno schiaffo. Ghigna e continua divertito con le percosse. Sento il sangue colare dalle mie labbra. Strillo disperata, chiedo aiuto ma nessuno arriverà. Ben si sta solo divertendo su di me. Quanto ancora potrò resistere? Quando ancora potrò sopportare tutta questa umiliante situazione?
«Adesso basta!», urla l'altro sotto copertura entrando nella stanza e scagliandolo contro il muro con una forza pazzesca. Ben cade a terra immobile. Frigno spaventata e ho un breve attacco di panico. Mi si avvicina e sfiora la mia guancia come se stesse valutando i danni. Allontano il viso dalle sue dita e singhiozzo spaventata e ferita.
«Tra poco arriverà Drew, stai attenta ok?», mi offre dell'acqua poi afferra Ben e dopo avergli messo le manette lo porta via.
Mi guardo attorno. Siamo in una delle officine, ne sono sicura. L'odore, i rumori di sottofondo, tutti questi attrezzi a portata di mano. Provo a liberare le mani ma Ben le ha legate troppo strette infatti ad ogni strattone sento che si formano dei solchi ai polsi. Stringo i denti e riprovo fino a quando sento un fischiettio. Mi immobilizzo attendendo l'arrivo di Drew. Dopo un paio di minuti però, al suo posto compare Tara con un sorrisetto beffardo sulle labbra. Tra le mani tiene un coltello affilato. Gira attorno alla mia sedia e con la punta della lama tocca la mia pelle come una psicopatica pronta ad uccidere solo per noia.
Resisto all'impulso di allontanarmi o urlare ma non voglio darle questa soddisfazione. Stringo i denti e tengo lo sguardo fisso. Tutto questo è folle, non riesco a credere a quello che sto passando.
«Ti trovo bene», ghigna gesticolando con la lama tra le mani. «Peccato che non starai ancora qui a goderti lo spettacolo quando sarà il momento», pianta la lama sulla mia gamba.
Trattengo l'urlo in gola e mi dimeno sulla sedia scoppiando in lacrime. «Facile prendersela con chi non può difendersi eh?», rispondo di getto per placare il dolore.
«Sai perché ti ho voluta qua? Per riprendermi sotto ai tuoi occhi ciò che mi spetta, per vendicarmi!», ride e pianta nuovamente la lama sulla gamba.
Urlo e boccheggio in cerca d'aria. «Non avrai mai ciò che ho io Tara! Non sarai mai all'altezza!»
Mi schiaffeggia e preme la lama contro la mia gola. Ha gli occhi spalancati e i denti in bella mostra come un cane che ringhia. «Parla ancora così e ti ritrovi con la gola tagliata e senza testa!», minaccia.
«Tanto sarò morta lo stesso no? Tanto vale affrontarti e non avere rimpianti!», spunto del sangue contro il suo viso e lei si ritrae disgustata. Non presta la minima attenzione alla sua pancia e la cosa mi fa inorridire. Come può fare una cosa del genere nel suo stato? Non ha un minimo di preoccupazione nei confronti della creatura che metterà al mondo? Che razza di psicopatica è?
«Ti ammazzerò con le mie mani stupida ragazzina!»
«Amore, non si trattano così gli ostaggi!», esordisce una voce alle sue spalle. Drew fa il suo ingresso con un sorriso, seguito dal ragazzo che mi ha liberata da Ben.
«Dove cazzo è Ben?», domanda guardandosi attorno stordito e con sguardo truce punta i suoi occhi sull'amico.
«Non si è visto oggi», risponde pronto il ragazzo lanciandomi uno sguardo come per ammonirmi.
«Gli avevo detto di tenere d'occhio queste due ed ecco cosa succede! Tesoro devi smetterla. Non siamo qui per torturala o meglio non adesso. Ci serve viva se vogliamo ricevere il riscatto!»
Sbuffo. «Nessuno vi darà un bel niente figli di puttana!»
Tara scatta stringendo il mio viso con una forza dolorosa. Le sue unghie tagliano la carne mentre ancora una volta, conficca la lama sulla gamba e stringe la mandibola per non permettermi di urlare. Incasso il dolore è tutto il resto ma rimango lucida. Il dolore è l'unica cosa che in questo momento mi fa sentire viva e sveglia.
«Basta!», ringhia Drew allontanandola da me con uno strattone. Tara scatta indietro barcollando e come se niente fosse mette il broncio. «Era da mesi che aspettavo questo momento. Non puoi togliermi il gusto di divertirmi con la mia nuova bambola!», ghigna.
«Lo so tesoro, lo so!», Drew le stampa un bacio sulle labbra e tocca la sua pancia con un sorriso tutto denti.
Mi disgustano. Faccio una smorfia e distolgo lo sguardo dalla scena. Che brutta situazione. Non so come posso fare ma so che devo tentare di escogitare un qualcosa. Non posso rimanere in questo posto e non posso permettere che qualcuno paghi per liberarmi. Non voglio che mi scambino come un pacco, posso farcela.
Mentre rifletto, sento il sangue fuoriuscire dalla gamba e arrivare a terra creando una piccola pozza rossa ai miei piedi. Sento la gamba bruciare e il dolore intenso intorpidire i miei sensi. Strattono le corde ma è tutto inutile.
«Riportala in cella e portami qui quel topo di Freddy, oggi lo faremo parlare!», ringhia al ragazzo.
Quando libera le mie mani, non oppongo resistenza. Sono barcollante, sto perdendo troppo sangue e ho uno strano senso di vertigini. Mi solleva delicatamente e seguendo il suo copione mi riporta in cella. Prima di arrivare però mi sistema a terra, si guarda attorno e strappa parte della sua camicia legandola sulla mia gamba. «Ti porterò qualcosa per questa ok? Resisti e cerca di rimanere sveglia!». Apre la porta e mi sistema nel mio angolo. Poggio la testa contro il suolo e annuisco stremata. Non so quanto ancora potrò rimanere sveglia e resistere a tutto questo. Non so se sono davvero così forte da riuscirci.
Il ragazzo trascina via Freddy e le sue urla, rimbombano ovunque per un paio di interminabili minuti. Lo torturano per ore. Tappo le orecchie e scoppio in lacrime per lui.
Voglio tornare a casa, voglio riabbracciare Lexa e dormire accanto a Parker. Mi mancano tanto e continuo a chiedermi cosa stanno facendo senza di me e come stanno vivendo questo momento.
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Unstoppable 2
RomanceQUESTO È IL SECONDO LIBRO DI UNSTOPPABLE • Si consiglia la lettura della prima storia per capire questo secondo capitolo • TRAMA: Sono passati mesi da quando Emma è scappata da New York per trovare il suo posto tranquillo. Il suo gesto disperato, d...