capitolo 64

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P.O.V. Justin

Ero stato colto di sorpresa,rivederlo dopo tanti anni mi riempiva il cuore di gioia. Era completamente cambiato. Leggermente più alto di me. Spalle larghe ,figura esile . Indossava un paio di jeans scoloriti stretti ,scarpe nere da ginnastica ,un maglione largo bianco con motivi asimmetrici neri . I capelli corti e castani . Lineamenti marcati dall'età ,un filo di barbetta che gli conferiva  qualche anno in più ,e gli occhi di un castano mogano .  Se lo avessi incontrato per puro caso non lo avrei riconosciuto subito ,se non fosse Per gli occhi che erano rimasti sempre gli stessi .

Guardandolo bene notavo una certa somiglianza con Alex ,aveva lo stesso taglio d'occhi ,le stesse labbra e lo stesso identico colore di capelli  . Era palese che fossero gemelli e mi meravigliavo del fatto che ancora non se ne fosse reso conto . Forse lo avevo notato perché lo sapevo,però ...  Date le circostanze ,anche uno sconosciuto se ne sarebbe accorto  . Era soltanto questione di tempo e lo avrebbe capito da solo .

"Si Aron sono proprio io "sussurrai con voce appena udibile  . Se non fosse stato per  il discreto silenzio che regnava in casa in quel momento ,nessuno mi avrebbe sentito.
Il volto di Aron si illuminó ,gli occhi divennero lucidi Per l'emozione . Sembrava che da un momento all'altro potesse scoppiare a piangere.
Per quanto riguardava me ero rimasto immobile . Le parole mi erano morte in gola .

Per diciassette fottutissimi   anni della  mia vita  ,si da quando aron lasció l'orfanotrofio ,avevo ardentemente desiderato di ritrovarlo .
Lo cercavo nei volti degli altri bambini che incontravo per puro  caso  ogni qualvolta che andavo al supermercato a fare la spesa o quella misera ora che nancy ,la mia ex babysitter , portava me e i miei fratelli  al Central Park a giocare . Anche quelle poche volte che i miei mi portavano in vacanza lo facevo .
Col tempo ritrovarlo era diventata un'impresa ardua ,ogni giorno mi svegliavo con la speranza di riuscirci,dopodiche, la sera mi addormentavo pensando di rinunciarvi .
I ricordi dei primi tre anni della mia vita ,anche se opachi , mi perseguitavano soprattutto nei sogni . D'altronde ,anche se per poco ,aveva fatto parte della mia vita . Lo consideravo un fratello ,oltre che il mio amico di giochi .

Forse questa mia ossessione di ritrovarlo era legato alla collana che mi aveva regalato da bambino . Ricordo della promessa che ci facemmo.  Per anni avevo provato a mantenerla ,fino a perdere le speranze . Il mondo e grande ,e lui poteva trovarsi in qualsiasi posto . Avevo valutato anche l'idea che fosse morto, o che addirittura fosse andato a vivere in un altro continente.
Nonostante le varie opzioni che pensavo ,continuavo a cercarlo. 

La speranza è ultima a morire .

Nonostante ogni giorno mi imponessi di smetterla. Non ci riuscivo ,era più forte di me . Continuavo a cercarlo ,nonostante fossi cresciuto . L'immagine di noi due da bambini era sempre insita nella mente dei ricordi .
Col tempo quest ossessione si stava del tutto dissolvendo.
Gli anni trascorrevano veloci e la speranza a poco a poco si stava sbriciolando sotto ai miei stessi occhi .
Non potevo credere che dopo anni ,me lo ritrovavo a pochi passi da me . Da quando Alex lo aveva ritrovato ero felice ,anche se stentavo a crederci . Sapevo benissimo che prima o poi lo avrei rivisto ,ma non immaginavo che ciò potesse accadere in quest'istanza e in cosi breve tempo . Dopo averlo cercato per ogni parte ,lo avevo ritrovato  a  casa della mia futura moglie nonché sua sorella . Il destino certe volte era davvero strano .
Continuavo a fissarlo.

A  passo lento,e con un sorriso stampato sul volto ,Aaron  si avvicinò a me .

"Dio non sai quanto ho sperato che arrivasse questo giorno " disse commosso accorciando le distanze con un abbraccio,che non esitai a ricambiare . Un abbraccio che riscaldava il cuore . Un abbraccio che mi faceva sentire finalmente a casa .,d'altronde lo desideravo con tutto me stesso .

E poi arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora