3. "Sei triste quando c'é il sole"

17.8K 669 59
                                    

"O mio Dio, che cazzo ci fai tu qui?" gli urlo contro, però sussurrando per non essere sentita da nessuno.

Come mi ha trovata? Com'é salito fin qui e perché?

"Rilassati" mi dice.
"Rilassarmi? Ho uno sconosciuto nella mia camera da letto, come posso rilassarmi?"

Comincia a girare per la camera osservando ogni minimo particolare. I mobili, i quadri, i libri e i miei schizzi.

"Bei disegni" dice prendendone uno in mano e scrutandolo con attenzione. Glielo strappo dalle mani e lo rimetto nell'album, al suo posto.

"Bella camera piccola"
"Primo: non ti azzardare mai piú a chiamarmi piccola, lo detesto; secondo: vattene subito o chiamo la polizia!"

Cerco di minacciarlo, ma non funziona a quanto pare. Lui, senza dire nulla, aggrotta le sopracciglia e si avvicina a me, costringendomi ad indietreggiare.

Quando ormai sono attaccata all'armadio mi rendo conto di non avere via di fuga, mentre lui si avvicina con il suo viso al mio.

Posso sentire il suo respiro sulla mia pelle e il suo cuore battere. É piú alto di me, il che mi fa ricordare che sono bassa e mi fa sentire strana.

Avvicina le sue labbra alle mie, facendole sfiorare. Per un istante lo lascio fare, ma subito dopo mi rendo conto di quello che sto facendo.

Con una mano lo spintono via e vado verso la finestra. Gliela apro invitandolo a uscire "Puoi andare via ora" dico decisa. A lui scappa una risata e si siede sulla finestra aperta.

"Ci vediamo piccola" detto questo esce. Mi ha chiamata di nuovo piccola o mi sbaglio? Non smetterà mai, dico bene?

Sono una scema, stavo quasi per farmi abbindolare da quel tipo. La prossima volta non accadrà. Ma che vuole quello da me?

Prendo il telefono che é sul comodino e chiamo Rosalyn.

"Dimmi" risponde lei.
"Ho delle novità"
"Riguardo il Dio greco che abbiamo conosciuto oggi?" dice con tono estasiato.
"Come lo sai?"

"Ehm, io scherzavo. Sul serio parli di lui? Che é successo?"
"Nulla di che, é venuto a casa mia e ci siamo quasi baciati, ma non é importante" fingo che non sia successo nulla.

"Scherzi vero? Che ti é successo? Tu non sei la tipa che si fa fregare cosí. Non ti ricordi quello che hai detto oggi?"

"Hai ragione. Grazie Rose. A domani"

Attacco e butto il telefono sul letto. Mi stendo a pancia all'aria a fissare il soffitto. Quante cose mi passano per la testa.

Quel ragazzo é uno stronzo!

Pensa di poter venire qui e baciarmi quando vuole? Neanche so il suo nome, figurati se lo bacio ora.

No no no, devo stare piú attenta, qui non c'é da scherzare. Sento il telefono vibrare e apro whatsapp:

"Sai piccola, so che vorresti baciarmi, ma non ti preoccupare, accadrà molto presto"

Mo come ha avuto il mio numero? So benissimo che é lui, chi altri potrebbe essere?

"Mi prendi per il culo? Non mi rompere scassacoglioni, sono piuttosto impegnata"

"Ah si, con quel tuo "passato", giusto? Ahah, non lo dirò a nessuno promesso"

Passato? Cosa intendeva? Devo vederci piú chiaro. Se si riferiva a...? No, non é possibile.

O forse si, lui era li. Potrebbe aver sentito. Ma per il suo bene spero di no.

--------
Sono le 23:00, l'ora piú brutta della giornata. Ora sappiamo tutti cosa accadrà: arriverà quell'uomo e impazzirà, picchiando mamma.

Io non ce la faccio piú, e la mia sorellina ancor meno.

"Jo?" sento aprirsi la porta. Entra Melany "Tesoro, che c'é?" le chiedo "É qui!" esclama spaventata. Le faccio cenno di venire sul letto affianco a me.

La abbraccio forte e le attappo le orecchie, quando sento il primo piatto rompersi.

Mia madre grida, urla in preda al panico, ma non si può opporre. Una lacrima riga la guancia di Melany. Ha paura povera piccola.

La capisco, anche io avevo paura prima. Ora non piú. Temo solo per la mamma, é lei quella che soffre piú di tutti qui.

Questa notte Melany dormirà con me. Devo starle vicino, la devo consolare, non posso permettermi che si senta sola o che soffra da sola.

La abbraccio e insieme ci stendiamo sul letto.

"Jo, tu credi che saremo una famiglia normale un giorno?" mi domanda. Io ci penso un po' su.

"Non lo so, ma lo spero. Ora dormi" la vedo sorridere rassicurata, e piano piano le si chiudono gli occhi.

Qualche minuto dopo anche a me.

Buonanotte mamma...

Cancella il giorno che ti ho incontratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora