20. "La vita non é una fiaba"

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"Vuoi che ti riaccompagni a casa?" mi chiede a un certo punto, guardandomi negli occhi.
"É qua dietro l'angolo, so tornarci da sola" rispondo brusca.

Vorse dovrei evitare di essere cosí scontrosa, ma é il mio carattere e non posso farci nulla.

"Okay...va bene. Allora a domani" fissa i miei piedi per un istante, poi mi sorpassa e gira l'angolo, sparendo.

Sbuffo esausta di questa vita, finché non mi squilla il telefono. É Rosalyn.
"Pronto?" rispondo subito.

"Jo...dobbiamo parlare" sta piangendo. Che le é successo?
"Rose, che cos'hai?" le chiedo preoccupata.

"É veramente importante" questa cosa mi preoccupa molto.
"Okay, dove-"
"A casa tua, adesso!" annuisco anche se lei non può vedermi, poi la saluto e attacco per poi correre a casa.

Arrivo e la trovo seduta sul dondolo sotto al portico. La raggiungo e mi siedo accanto a lei.

"Che é successo?" le chiedo. Lei non risponde, e fissa il pavimento mentre si tortura le mani.
"Rose" la incito a dirmi la verità.

Lei prende fiato, poi inizia a parlare.
"Mio fratello é tornato" dice mentre una lacrima le riga il viso.

"Che cosa? Stai scherzando?" suo fratello John se n'é andato di casa quando lei aveva cinque anni.

L'ha abbandonata ed é andato a vivere in un'altra città, senza mai chiamarla, senza mai mandarle una e-mail.

Tutto questo per anni. E Rose ci era legatissima, passavano un sacco di tempo insieme. Poi é successo qualcosa e lui é partito. Aveva 18 anni.

"No Jo, non sto scherzando affatto" si lamenta, non riuscendo a guardarmi negli occhi.
"Ma...quando?"

"Ieri sera. É tornato qui con la sua valigia come se niente fosse. É salito in quella che era la sua camera e ha sistemato la sua roba. Si é comportato male e da capofamiglia. Jo! Lui non era cosí!"

Dice tutto d'un fiato guardandomi negli occhi. Nel suo volto vedo rabbia, ma anche paura. Non si vedono da anni ed ora lui si comporta come fosse il principe.

Questo non é giusto.

Dopo pochi secondi Rose scoppia a piangere. Si copre il viso con le mani, e capisco che devo consolarla.

Mi avcicino a lei e la abbraccio.
"Jo...dimmi che devo fare" dice tra vari singhiozzi.
"Come posso vivere con lui?" continua.

Io un'idea ce l'avrei...

"Rose, vieni a stare da me" esclamo sorridente. Lei subito si scolla da me e mi guarda confusa.
"Eh?"

"Ho detto vieni a stare da me finché le cose non si risolvono" lei mi sorride speranzosa, e mi stritola in un abbraccio.

"Grazie Jo, sei la migliore" si stacca da me e si asciuga le lacrime. La prendo per mano e la porto in casa.

Entriamo in cucina e vedo Melany, Jace e Lucy che cucinano, probabilmente la pizza.

"Oh ciao Josephine, sei arrivata giusto in tempo. Cucini con noi?" mi chiede gentilmente Lucy.
"Ehm, no scusa. Dovrei chiederti una cosa" attiro la sua attenzione.

"Dimmi" si pulisce le mani infarinate nel grembiule e mi guarda.
"Rose... - la indico con lo sguardo - può restare da noi per un po'? Ha dei...problemi in famiglia"

Lucy mi scruta attentamente, poi guarda per cinque secondi Rose, e infine torna a guardare me.

"Va bene, ma per quanto?"
"Finché le cose a casa sua non si saranno risolte" accenno un sorriso.
"Okay, per me va bene" mi sorride e io ricambio.

Lo stesso fa Rosalyn.
"Grazie Lucy" le dico, per poi prendere per mano Rose e salire in camera mia.

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Buenas tardes chicos.

Como estas?

So che attendevate da tanto questo capitolo, e mi scuso per il ritardo ma sono stata super impegnata.

Spero vi piaccia e mi scuso per la mia assenza di qualche giorno :(

Ci vediamo domani♥

Natashagrey09

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