Ci ho messo circa un'ora per disfarre la valigia. Ho messo i vestiti nell'armadio, i piagiami e l'intimo nel comó, robe a caso su uno scaffale in legno, foto appese al muro ecc.
Vorrei anche "esplorare" questa casa. La cosa che mi sorprende é che non c'é nessuno qui a casa. La mia nuova matrigna sapeva che sarei arrivata, eppure non si é presentata.
E la cosa é già un punto a suo svantaggio.
"Hey Jo" entra Melany tutta sorridente "La mia camera é fantastica. Ma hai visto che villa?" a quanto pare ci vuole poco per far dimenticare a una ragazzina la perdita di una madre.
Annuisco semplicemente e la sorpasso, per poi camminare per il lungo corridoio. Vedo addirittura sette camere.
Ne apro una. Letto matrimoniale, simile alla mia ma con legno piú scuro. Dev'essere quella di Lucy sicuramente. Proseguo. Vedo quella di Melany, un bagno e una stanza per gli ospiti.
La penultima é uno studio, con una sceivania e un computer, una grande libreria, un vaso e quadri appesi alle pareti, un camino sul fondo della stanza e un tappeto nel centro.
Richiudo la porta e guardo nell'ultima stanza. É molto...maschile! Pareti blu e pavimento in parque, mobili di legno scuro e letto con coperte blu.
Ah giusto, questa dev'essere la camera del figlio di Lucy. Mi avvicino al letto quando vedo una fotografia alla rovescia.
Mi siedo e la giro, restandola ad osservare in silenzio, finché non sento una voce alle mie spalle.
"Chi cazzo sei? Che ci fai qui?" urla una voce maschile. Di scatto mi alzo dal letto, trovandomi davanti un ragazzo.
Alto, muscoloso, bello, biondo occhi azzurri. Mmm...carino!
"Tu chi cazzo sei?" dico ricopiando il modo in cui l'ha detto "Questa é casa mia, ed ora fuori" urla arrabbiato.
Credo sia Jace, e mi sa che non ha capito chi sono.
"Ehm...sveglia genio, questa é anche casa mia!" rispondo acida guardandolo negli occhi.
Ha degli occhi abbastanza belli, ma Caleb é piú bello.
Ma cosa vai a pensare...
"Ah" riflette un attimo "Tu devi essere la mocciosa!" mocciosa non mi piace molto. É piú grande di me solo di un anno.
"Mi chiamo Josephine, e non sono una mocciosa" incrocio le braccia al petto e lo guardo male. Lui fa lo stesso.
"Io ti chiamo come voglio, sei a casa mia"
"Beh da oggi é anche casa mia tesoro"
"Si, ma é piú casa mia" fa un sorrisetto malizioso e va di là, nella camera di Melany."Tu devi essere Melany. Piacere Jace" le porge gentilmente la mano e lei la stringe sorridendo, per poi tornare da me.
"Mia madre vi sta aspettando" mi dice prima di scendere al piano di sotto. Percorriamo quella grande scalinata, fino a trovarci davanti una donna.
Sulla quarantina, bionda e liscia, carnagione chiara, anzi quasi pallida, occhi azzurri come il figlio. É senz'altro lei.
"Buonasera ragazze" ci saluta. Io incorcio le braccia e non ricambio, mentre Melany dice un semplice "ciao".
"Possiamo andare a cenare" dice per poi voltarsi, aspettandosi che io la segua.
Ma perché la mia vita é andata cosí a rotoli? Sto per entrare nella sala da pranzo, quando ricevo una chiamata da Caleb.
"Che vuoi?" rispondo
"Stai calma. Vedo che sei stressata. Volevo solo sapere perché stai male"
"Io sto male?""Si, ti ho vista a scuola in quest'ultima settimana. Stai molto male" ah giusto, non gli ho detto che é morta mia madre, né che ho un fratello e che ora vivo da lui.
"Beh, non sono affari tuoi"
"Ti prego...voglio saperlo. Se stai male voglio starti accanto"
"Perché ti importa solo ora di me?"
"Mi é sempre importato di te"
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RomanceJosephine Bennet: Jo per gli amici, 17 anni, ragazza acida, stronza e menefreghista. Non ha amici, tranne che per Rosalyn, l'unica che la capisce davvero. Il padre é un drogato che picchia la madre, la sorella é una ragazzina di 14 anni. Jo non si l...