Guardo Rosalyn disperata, come per chiederle cosa fare. Lei mi risponde con lo sguardo come per dire "seguilo", e cosí faccio.
"Caleb!" gli corro dietro per spiegargli tutto. Sono scema io non avrei mai neanche dovuto fare quello stupido patto.
Riesco a fermarlo e lo costringo a guardarmi.
"Quando ti ho fatto quel discorso, sul fatto che amo te e che Amelia é solo un'amica...beh, a quanto pare non l'hai ascoltato""No ti sbagli non é cosí. Senti, tu sai che sono una persona diretta e non complico mai le cose, mi piace parlare in faccia alle persone. Vorrei che tu capisssi che non intendevo fare quello che hai sentito. Il fatto che la tua amica mi stia o no antipatica non deve influenzare la nostra relazione. Insomma...pensavo che..."
"Pensavi che a me piacesse lei? Jo, non la vedo da anni ed é la mia migliore amica, é ovvio che io volessi stare con lei. Che ti importa a te per quanto tempo?"
Con queste parole mi ferisce ugualmente, crede che io la odi? Che la voglia morta? Ero solo gelosa, lo ammetto, ma non posso farci nulla.
"Mi dispiace, okay? Se é questo che vuoi sentirti dire"
"Si, effettivamente é questo che voglio sentirmi dire. Ma vorrei che lo dicessi col cuore, non perché sei costretta a dirlo""Costretta? Sono coatretta a chiederti scusa per uno sbaglio che ho fatto?" ora do di matto giuro.
"Uno sbaglio? No Jo, uno sbaglio é quando tu fai qualcosa inconsciamente. Tu invece hai fatto uno stupido patto per allontanarmi da Amelia, e la cosa é orribile Jo!"Stiamo cominciando a urlare, e spero che non ci senta nessuno. Lo prendo per il braccio e lo trascino fuori, in modo da poter parlare piú tranquillamente.
"Okay, ora ti dico che mi dispiace col cuore. Non..." non so che dirgli, non so in che modo giustificarmi. Non voglio perderlo per una scemenza cosí.
"Se solo riuscissi a dirmi quello che pensi..." dice con tono piú calmo guardandomi negli occhi, per poi voltarsi e andarsene, lasciandomi li a fissare il vuoto.
Dovrei davvero dirgli quello che penso?
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"Perché non me l'hai detto?" urla Rosalyn furiosa, rincorrendomi per tutta casa.
"Scusa Rose ma anche io ho dei segreti" mi giustifico. Non voglio litigare anche con lei."Ma io sono la tua migliore amica"
"Appunto per questo dovresti capire che non ne voglio parlare" sbuffo sedendomi sul letto."E invece dovrai farlo" mi prende per il braccio e mi tira su.
"Vuoi che ti dica perché l'ho fatto? Beh, forse perché quella ragazza non mi piace, perché mi stava allontanando da Caleb e a quanto pare ci é riuscita""Hai fatto tutto da sola Jo. Potevi dirmelo. Sai che io ci sono sempre per te, potevo aiutarti" dice prendendomi la mano.
"Lo so"---------
Vedo Caleb dirigersi all'entrata, e senza farmi sentire lo seguo. Se gridassi il suo nome scapperebbe, ma io ho un altro piano.Gli vado vicino e lo spingo in una stanza di cui neanche conoscevo l'esistenza.
"Che cosa vuoi?" chiede, si vede che é già irritato di prima mattina."Ora mi dovrai ascoltare. Non devi parlare per forza, devi solo ascoltare" mi tiro su le maniche della felpa come se mi stessi preparando per una gara olimpionica, mentre lui incrocia le braccia al petto e mi guarda male.
"Ieri mi hai chiesto di dirti cosa penso. Sai, la mia testa é un frullatore, penso a mille cose ogni giorno, penso a te, a Rosalyn, a quell'arpia di Denise e alla tua migliore amica che non sopporto. Si non la sopporto, perché ti stava allontanando da me. Questo non dovrebbe farti infuriare, dovrebbe farti capire che ti amo, che voglio averti accanto. So che quello che ho fatto non é proprio il modo giusto per dimostrartelo e mi dispiace. Veramente Caleb. Sono stata una stupida e lo riconosco, non odio Amelia per il suo carattere, ma solo perché é tua amica. E quando le parlavi, quando le sorridevi avevo l'impressione che tu stessi meglio con lei. Che ti sentissi bene, invece con me eri diverso. Questo mi irritava molto, perché credevo di non essere la ragazza giusta per te. Ma ora mi sono resa conto che sbagliavo. Quando mi hai detto quelle cose mi sono resa conto che io avevo torto, e ho cambiato idea. Quindi non so che altro dirti se non mi dispiace"
Non riesco a dire altro che lui subito mi attira a se e mi abbraccia. Un abbraccio é molto piú significativo di un bacio. Sai che la persona a cui sei legata ti vede anche come un'amica, il che é molto piú importante.
"Allora mi hai perdonata?" chiedo sciogliendo l'abbraccio facendo la faccina da cucciolo.
"Come potrei non farlo piccola" mi sussurra all'orecchio, poi mi bacia.Dopo questo so che nessun'alteo e nient'altro potrà mai separarci. Amo questo ragazzo, l'ho amato fin da subito ma non lo sapevo.
Anzi, all'inizio lo odiavo, e lui era cosí antipatico e stronzo. Alla fine peró la sua irresistibilità mi ha travolta, e sono letteralmente impazzita per lui.
Ma ero pazza tanto!
"Io direi di andarcene da qua il prima possibile" dice prendendomi la mano.
"Stavo pensando giusto la stessa cosa mio cavaliere"Andiamo in cortile. Stiamo per andarcene, ma lui mi ferma. Mi fa girare verso di lui, poi prende dalla tasca una confezione.
La apre e prende un anello che poi mi mette al dito. É bellissimo, e significa molto per me.
"Cos'é una proposta di matrimonio?" scherzo ridendo."Nah, é ancora troppo presto per quella. Direi un regalo di fidanzamento" dice scherzoso mettendomi un braccio attorno al collo.
"Ahah, okay mi sembra giusto"
"Ti amo"
"Ti amo"
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Cancella il giorno che ti ho incontrato
RomanceJosephine Bennet: Jo per gli amici, 17 anni, ragazza acida, stronza e menefreghista. Non ha amici, tranne che per Rosalyn, l'unica che la capisce davvero. Il padre é un drogato che picchia la madre, la sorella é una ragazzina di 14 anni. Jo non si l...