Tocco la pancia a Inez e avvicino l'orecchio.
"Sei la nono mese, manca poco eh"
"Già" stringe la mano a Ben. "Secondo il dottore fra domani e dopo domani dovrebbe nascere"le accarezza la testa.
"Giuli" sento Fede dietro di me.
"Dimmi"
"Vieni un attimo"
Mi alzo e vado da lui.
"Dimmi"
"Ma secondo te" mi porta indietro i capelli con una mano "Questa casa che ho comprato andrà bene?"mostra il telefono con una casa che avevo visto e mi piaceva molto per noi due.
"OMIDDIO L'HAI COMPRATA!" Gli salto in braccio e lo stringo forte. "Grazie grazie grazie grazie. Grazie davvero"
"Tanto non è molto lontana da quella che già abbiamo adesso a Torino"
"Grazie davvero"
Sento delle grida dalla stanza accanto.
Scendo dalle braccia di Fede e corro da Inez, che sta in braccio a Ben, con tutto il pantalone bagnato e una faccia dolorante a momenti.
"Si sono rotte le acque" afferma.
La portiamo velocemente in macchina, seguiti da Fede.
Sto dietro con Ben e Inez mentre Fede guida verso l'ospedale. Mi stringe così forte la mano che le dita mi diventano violacee.
Le accarezzo la testa e quando siamo lì, a meno dolore e riesce a camminare ma fa fatica.
Un'infermiera ci guida in una stanza, dove poi tolgono i vestiti a Inez e le mettono un camice. Si stende sul letto e stritola la mano a Ben.
"Scusate ma il massimo è di due persone"
"Esco io" dice Fede.
"Ma no aspetta" lo fermo.
"No, tu sei la sua migliore amica e lui il fidanzato, mi sembra il caso che esca io"
Lui esce dalla stanza e allo stesso tempo entra un dottore che comincia a controllare in mezzo alle gambe di Inez.
"Non sei ancora abbastanza dilatata, ti mancano sette centimetri"
"Quanto ci vorrà?" Chiede stringendo il lenzuolo.
"Dipende...dalle due alle dodici ore, tornerò dopo a controllare" esce dalla stanza.
"Che maleee" comincia a piangere.
"Dai amore...pensa che tra qualche ore avrai Bella fra le braccia, quella nostra piccola creatura, minuta è bellissima"
Continua a piangere e singhiozzare stritolando la mano a Ben.Dopo ore e ore di attesa, il dottore torna, e mette la testa fra le gambe di Inez.
"Manca poco, due centimetri, ci sei quasi" sorride.
Quando esce dalla stanza, Inez mi tira e nell'orecchio mi dice:
"Non fare figli, troppo dolore"
Rido e le accarezzo la testa.
"Che ora è?" Chiede sudando.
"Sono le tre di mattina"
"Siamo qui da quanto tempo?"
"Da nove ore"
"Così tanto?"
"Sì...tra poco sarai pronta"
Stringe gli occhi ed emana un grido così forte che il dottore corre dentro.
Torna a controllare.
"Okay, ci sei, ora devi spingere forte e prendere respiri profondi"
Io le tengo le mani mentre Ben guarda.
"Spingi ancora"
Grida così forte da far spaventare e suda così tanti da avere i capelli bagnati.
"Dai forza" le asciugo il viso.
Continua a spingere.
"Dai è quasi fuori, un ultimo spintone"
Lascia cadere indietro la testa e gridando spinge per l'ultima volta.
"Eccola" la prende e fa tagliare il cordone a Ben, però non piange.
"Perché non piange?" Chiede Inez impaurita.
Le infermiere la puliscono e la coprono con un'asciugamano.
"Portatela nell'incubatrice" dice il dottore.
"Perché non piange?!" Eslcama.
Escono tutti assieme alla bambina.
"Cosa? Cosa stanno facendo? Perché non mi danno mia figlia?!"
"Inez stai calma" dice Ben accarezzandole il viso. "Adesso ce la riportano, andrà tutto bene"
"L'ho partorita io! Pretendo poterla tenere in braccio!" Diventa tutta rossa.
"Inez" mi abbasso al sul livello "stai tranquilla. Te la portano fra poco"
Si calma e mi guarda preoccupata.
"Sei stata bravissima" le bacia la guancia.
"Allora" dice il dottore entrando.
"Cosa è successo?"
"Avete visto che non piangeva, quindi non respirava neanche, le abbiamo dato dell'ossigeno ed ora è nell'incubatrice, vedremo nei prossimi giorni come prosegue. Volete vederla?"
"Sì!" Dice Inez sobbalzando.
"Bene, vai piano,devo riprenderti ancora dal parto"
"Va bene"
Le aiuto a scendere dal letto e seguiamo il dottore in una stanza con altri bambini.
"È quella" indica una specie di 'scatola' e se ne va.
Inez si siede sulla sedie e infila la mano in uno dei buchi messi per farlo.
"È così piccola" sorride con le lacrime agli occhi. Le accarezza la guancia e lei sorride lievemente.
"Hai visto?" Dice girata verso Ben.
"Sì"
"Assomiglia un sacco alle foto che mi hai fatto vedere di quando eri piccolo." Toglie la mani.
Ben si siede accanto a lei e le bacia la guancia.
"Vi lascio da soli, vado da Fede"
"Va bene...Giuli tornate a casa, non voglio che stiate lì seduti giornone notte"
"Sicura?"
"Sì" sorride.
"Okay"esco da lì alla ricerca di Fede.
Appena lo trovo, è steso su due poltrone vuote e addormentato.
"Fede" gli accarezzo il viso.
"Mh?" Apre gli occhi.
"Svegliati"
"Che ore sono?" Si mette seduto
"Quasi le quattro di mattina"
"È nata?"
"Sì è nata"
"Com'è?"
"È bellissima, assomiglia molto a Ben"
"Sì? Sta bene?"
"Ha avuto un po' di difficoltà col respirare ma le hanno dato l'ossigeno e ora è nell'incubatrice"
"Ah"
"Inez vuole che torniamo a casa"
"Va bene..." sbadiglia.
"Andiamo"
Ci mettiamo in piedi e camminiamo fuori dall'uscita.
"Ho fame" affermo.
"Anche io"
"Ti va di andare a fare colazione?"
"Ma sono chiusi i bar"entriamo in macchina
"Ne conosco uno che sta sempre aperto"
"Allora va bene, perché tra poco comincio ad autodigerirmi"
Metto in moto e vado in questo fatidico bar.
Appena entriamo, la ragazza al bancone, un'amica, saluta:
"Buon giorno Giuli" mi fa l'occhiolino.
"Giorno bella" ci sediamo al bancone.
"Cosa vi porto?"
"Qualsiasi cosa, basta che ci dai qualcosa perché stiamo morendo di fame"
"Allora il solito cappuccio e le brioche appena uscite la forno" sorride
"Grazie" ricambio.
"Non avevo mai visto questo posto"
"Ha aperto da poco"
"Ah ecco"
"Comunque è molto brava, lavora da sola e fa torte su ordinazione"
"Ecco a voi" ci mette la colazione davanti.
"Grazie"
"Inez come sta?"
"Inez ha partorito neanche mezz'ora fa"
"Era incinta?!?!"
"Sì, una femminuccia"
"Come l'hanno chiamata?"
"Bella"
"Aaaaaaw io ho sempre amato quel nome"
"Già è molto bello" bevo dalla tazza.
"Non mi hai ancora presentato il ragazzo però" alza il sopracciglio con uno sguardo malizioso.
"È un sacco di tempo che non vengo"
"Appunto! Dai dai parla"
Mi giro verso vede e lo vedo che ride addentando la brioche.
"Lui è Federico, stiamo insieme da un anno e mezzo"
"Quando vi siete conosciuti?"
"Ci siamo conosciuti in Toscana due estati fa" gli prendo la mano sopra la gamba.
"Aaah, capisco. Ma io ti ho visto da qualche parte...sei per caso Federico Rossi?"
Annuisce.
"Aaah, ti ho visto in televisione...anche te c'eri Giuli!"
"Quest'estate siamo andato in Florida, da lì sono le registrazioni"
"Wow...la Florida..."
"Davvero molto bella"
"Ma lui non abita a Torino?"
"Sì, infatti ha il fine settimana libero, per questo è venuto"
"Aaah, quindi è tipo una relazione a distanza"
"Sì, più o meno, però passiamo comunque molto tempo insieme" mi giro verso di lui e gli sorrido.
"Sì" ricambia il sorriso.
"Voi cosa avete in mente per un futuro?"
"Tra...boh...cinque o dieci anni, vedremo di sposarci, magari avere dei figli"
"E Inez e il fidanzato?"
"Non lo so sinceramente, sono un po' confusi entrambi, però sono felici per adesso e questo è l'importante"
"Sì, quando esce dall'ospedale lo sai che la fai venire con Bella vero?"
"Sì"
"Vabbe' dai, vado a finire una torta che mi hanno chiesto, vi lascio fare colazione in pace"sorride e va dentro una porta nera.
"Questo, è il cappuccio più buono che io abbia mai bevuto"
"Te l'ho detto io che è brava" rido pulendogli i baffi col dito.
"Grazie"sorride.
"Prego" sorride.
"Siamo stati per nove ore in ospedale e non abbiamo dormito tutta la notte, ma sei davvero, ma davvero, bella" mi porta indietro i capelli sorridendo dolcemente.
"Impossibile"arrossisco.
"Non ci credi? Bene allora te lo faccio dire da qualcun'altro...scusatemi" si gira verso una coppia di ragazza che fa colazione.
"Sì?"
"Ditelo voi a lei che è bellissima nonostante abbiamo passato nove ore chiusi in un ospedale, perché a me non crede"
"Dio sei imbarazzante" mi le guance. Guardo la ragazza con cui stava parlando come per dire 'Ti prego non farlo'
"Sei bella nonostante le nove ore in ospedale" sorride annuendo.
"Visto?!" Dice Fede "io te lo avevo detto ma tu non mi ascolti"
"Federico Rossi sei seriamente imbarazzante" affondo il viso nel suo petto.
"Se sei scema" mi bacia la guancia.
"Ufffff" sento Emma uscire ed entrare dalla cucina cercando qualcosa, frustrata.
"Heyhey calma, vuoi una mano?"
"Nonono tranquilla, è sempre così di mattina, non preoccuparti dopo mi calmo"
"Ne sei sicura?"
"Sisi" sorride.
"Vabbe' "
Torna nella cucina.
"Ti stanno chiamando" mi fa notare il telefono che vibra.
"Ah grazie...pronto?"
"Giuli"
"Si dimmi Inez"
"Non sta bene"
"Chi non sta bene?"
"Bella"
"Oddio cos'ha?"
"Ha bisogno della macchina idell'ossigeno e ha il cuore molto debole" tira su col naso "non so che fare"
"Perché non riesce a respirare?"
"Una malformazione della cassa toracica schiaccia i polmoni, e il cuore ha poco spazio quindi non pulsa bene"
"Dio..."
"È un problema per te venire? Anche solo per cinque minuti"
"No vengo subito"
"Grazie Giuli"
"Figurati"
Metto il telefono in tasca e sul bancone metto i soldi per la colazione poi prendo Fede per il braccio e lo trascino fuori dicendo:
"La bimba non sta bene, veloce"
"Cos'ha?"
Gli spiego entrando in macchina e andando velocemente in macchina.
"Ommoddio"
"Già" parcheggio. "È terribile"
"Davvero" scendiamo e andiamo di corsa dentro da Inez e Ben.
"Giuli" dice Inez stringendo fra le braccia.
"Cosa è successo?"
"Eravamo lì da lei, che a un certo punto è suonata una specie di allarme, dal nulla e ci hanno detto di andare via, dopo poco il dottore è venuto da noi e ci ha spiegato la situazione" si asciuga le guance. "No...io non voglio perderle...l'ho avuta dentro di me per nove mesi, ci ho messo nove ore a partorirla, non posso perderla così, senza neanche essere riuscita a prenderla in braccio"
"La cureranno, vedrai che starà bene"
"Giuli ho paura" mi torna ad abbracciare.
"Stai tranquilla" guardo Ben, che fissa il pavimento con le lacrime agli occhi. Dopo poco, Fede è accanto a lui che gli parla e proba a strappargli un sorriso. "Andrà tutto bene" sussurro.
Mi siedo accanto a lei e la accarezzo un po' ovunque accennando dei sorrisi.
"Come ti senti all'idea di una figlia tua?"
"Bene...è una bella sensazione..." si guarda le mani.
La porta si apre ed entra un'infermiera con un bruco di asciugamano in braccio.
"Sta un po' meglio, fate attenzione, se si muove troppo l'ossigeno potrebbe mancare di nuovo" lo mette in braccio a Inez.
Le scopre il viso e si mette una mano sulla bocca con le lacrime agli occhi.
"È bellissima"commento.
Ben si mette all'altro lato di Inez e accarezza il viso alla bimba, che sorride e allunga una mano verso di lui. Sento la mano di Fede che mi accarezza il fianco da dietro e che appoggia sulla mia spalla.
"Sono così contento"dice Ben "finalmente possiamo tenerla in braccio"
"Tieni" la porge piano verso di lui. La prende e le riempie il viso di bacini. Lei ride prende il viso dk Ben con le due piccole manine.
Tutti ridiamo, compresa Inez, che finalmente dopo ore e ore qui dentro la vedo sorridere.
"Fede fagli una foto" gli faccio notare Ben che abbraccia Inez mentre lei mantiene Bella.
"Va bene" prende il telefono e scatta una foto.
"Hai fatto proprio un nel lavoro " dice Ben baciando la tempia a Inez.
Si gira verso di lui e gli bacia le labbra.
"Inez stenditi un po' "dice Fede alzandosi.
Mi tolgo anche io e lei si stende, mantenendo la bimba sul petto.
Le tocca tutto il petto come alla ricerca di qualcosa.
"Credo abbia fame" commenta Ben.
"Vediamo..." si copre con la coperta poi alza il lenzuolo all'altezza del seno e avvicina la bimba che fa tutto da sola.
"Aaah che sensazione strana" aggrotta le sopracciglia ridendo.
Ben ride e le accarezza la testa.
La bimba dopo poco si separa e chiude gli occhi. Inez torna ad abbassare il camice e abbraccia Bella che già dorme.