"Ma quindi...è formato da due periodi e la subordinata e «ti sta anche male»" dice Gianluca.
"Sì, è quello"Sorride soddisfatto e scrive sul quaderno.
"Permesso" sento bussare alla porta.
"Dimmi Paola" sorrido alla vicepreside.
"Vieni"
"Sì." Mi alzo "Voi continuate a fare l'esercizio, dopo lo correggiamo"esco e chiudo la porta "dimmi"
"Volevo parlarti della classe"
"Dimmi"
"Abbiamo visto tutti noi insegnanti un grande miglioramento nelle tue classi da quando sei arrivata" sorride "soprattutto in un alunno. Gianluca della terza. Ha raddoppiato le sue medie nel giro di tre mesi, scommetto che c'è la tua mano qui"
"Beh...sì...so che non è una cosa che si può fare, ma io e il mio fidanzato lo abbiamo preso in affidamento."
"A Gianluca?"
"Sì...e lui quindi abita con me, dopo la scuola gli do delle ripetizioni e lo aiuto, voglia che esca bene dalle medie visto che tutti i suoi compagni hanno medie alte"
"Mh..."
"Lo so, io non posso tenere un alunno nella mia classe con tale rapporto, però sta migliorando così tanto e forse allontanarlo lo farà diventare di nuovo come prima"
"Se è in affidamento non è ancora tuo figlio, quindi puoi tenerlo, però non dimostrare preferenza nei suoi confronti"
"Nono, nessuna. Io l'ho fatto solo perché è praticamente un ragazzo inesistente, nella sua scheda non ci sono i genitori, un indirizzo di casa o un numero di telefono."
"Capisco...beh continua a fare il tuo lavoro. Ne servono altri mille di insegnanti come te" sorride allontanandosi
"Grazie"
"Ah!" Si ferma "ti daremo un aumento" si allontana ancora
"Grazie" sorrido.
Quando se ne va, mi giro e faccio un salto di gioia, poi torno in classe.Appena mi siedo, cominciamo a correggere gli esercizi.
La campanella suona e i ragazzi se ne vanno felici di tornare a casa dopo cinque ore.
"Giuli" dice Gianluca mettendo lo zaino in spalla
"Dimmi" prendo la borsa.
"A casa posso chiederti una cosa?"
"Certo" gli metto un braccio attorno alle spalle. "Di cosa si tratta"
"Quando arriviamo a casa, posso uscire?" Mi arrotola un braccio attorno al fianco.
"Con chi vai?"
"Umh...un mio amico"
"Va bene, a che ora vi incontrate?"
"Alle tre"
"E a che ora torni a casa?"
"Alle sette e mezza."
"Va bene dai"
"Grazie" mi schiocca un bacio sulla guancia.
"Figurati, come mai tutto questo affetto?" Sorrido.
"Boh, così "
"Sei felice oggi?" Usciamo da scuola dal retro ed entriamo in macchina.
"Sì"
"Mi fa piacere" gli scompiglio i capelli.
"Ma la vice preside oggi cosa voleva?"
"Ah mi ha detto di com'è migliorata la classe" esco dal parcheggio "e soprattutto di come sei migliorato tu"
"Io?"
"Sì, hai raddoppiato le medie"
"Veramente?"
"Sì" sorrido.
"Sì!" Esclama felice.
"Bravo, sono davvero orgogliosa di te" sorrido.
"Grazie" ricambia.Appena siamo in casa, Fede mi prende in braccio e mi porta in aria.
"Che succede?" Rido.
"Io e Ben siamo nella Top ten list degli artisti italiani! E in più, io ho una cosa per te, visto quanto ti stai impegnando nel tuo lavoro, con lui" sorride a Gianluca "e anche perché ti amo e so che ti piacciono"
"Cosa?"
"Questo..." tira fuori una scatolina blu dalla tasca e la apre, rivelando un bellissimo anello con un diamante sopra.
"Oddio..."mi copro la bocca "è bellissimo..." metto i piedi per terra.
"Ti piace?"
"È bellissimo!" Mi getto fra le sue braccia.
"Dammi qua" mi prende l'anello e anche la mano. "Ecco qui" toglie l'altro anello e infila quest'altro.
"È una meraviglia" lo guardo.
"Lo sei anche tu" mi accarezza la guancia.
"Grazie Fede, veramente" mi avvicino a lui.
"Non ringraziarmi neanche" toglie la mano e arrotola le braccia attorno ai miei fianchi.
"Sei un amore" gli prendo il viso in mano.
"Il tuo amore" si abbassa e preme dolcemente le labbra sulle mie.Gli arrotolo le braccia attorno al collo e lui stringe la presa su di me, appiccicandomi a lui.
"Ti amo Giulia" sussurra quando ci separiamo.
"Ti amo anch'io" sussurro in risposta.
"Scusatemi..." dice Gianluca imbarazzato. "Imbarazzante..."
"Scusa" rido "dai, venite"