Surprise.

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Le accarezzo dolcemente il viso mentre lei dorme davanti a me.

Muove il viso poi lentamente apre gli occhi.

"Buon giorno"
"Giorno" sorride
"Oggi non sei in ritardo vero?"
"No"si sfrega un occhio "anzi" controlla l'orologio "sono in anticipo  di mezz'ora"
"Bene" premo dolcemente le labbra sulla sua fronte e poi scendo sulla bocca.
"Sento della dolcezza in più dentro questi baci questa mattina" sorride posando la mano sulla mia guancia.
"Sai quelle mattine quando ti svegli con voglia di essere dolce più del solito? Questa è una di quelle" ridacchio.
Rotola su se stessa venendo verso di me e si ferma giusto davanti a me.
Le metto le mani attorno al corpo e la spingo finché il suo corpo non è attaccato al mio.
Le bacio lentamente il collo, da quasi sulla spalla fino alla mascella.
"Devi proprio andare oggi?"
"Devo andare tutto i giorni Fede"
"Ti volevo con me oggi"
"Allora da quando esco finché non mi addormento sarò una cozza okay?...anzi mi correggo, finché non muoio"
"Okay" sorrido anche se ha il viso rivolto in avanti.

Non molto dopo, la sua sveglia suona e ciò significa che si deve alzare.
La mollo e lei rotola giù dal letto.
"Vieni a fare colazione con me?" Chiede togliendomi le coperte di dosso.
"Okay"
Mi alzo e insieme andiamo a fare colazione.

***

"Andiamo?" esce dalla stanza finendo di allacciarsi una camicia stretta sui fianchi.
"Vorrei farti notare che sei la donna più sexy che io abbia mai visto con quella camicia" le punto il dito contro "quindi chiudi bene quella camicia, fino all'ultimo bottone"
"Tutte balle"prende la borsa da sopra al tavolo.
"Ugh" alzo gli occhi al cielo e le prendo la mano per poi uscire di casa.

Quando arriviamo, la stazione è quasi vuota, tranne per qualche altro universitario come lei e per un tizio che dorme su una delle panchine.
Mi batte la mani sulla palle due volte
"Fede"
"Dimmi"
"Guarda che binario è "
Alzo lo sguardo e guardo il grande numero in plastica.
"Ci mancano solo tre quarti" sorrido (n/a: vi prego capitela.)
"Eh già "

Il treno arriva e noi prendiamo in primo posto che ci capita, tanto sono tutti vuoti.
"Oggi ti vengo a prendere in macchina" le sfioro la gamba con la mano.
"Ma no, torno col treno"
"No, ti vengo a prendere in macchina!" Dico insistentemente.
Arrivati alla fermata, scendiamo e cominciamo a camminare verso l'università.
"Buona giornata" le metto le mani sui fianchi e le do un bacio lungo.
"Grazie" sorride.
La mollo e va incontro a Inez che mi saluta con la mano.
"Oh fra" mi giro e accanto a me c'è Benji, che giocherella con i suoi piercing da dentro la bocca.
"Oh"
"Tutto apposto?"
"Si, tu?"
"Pure"

Rimaniamo qualche secondo in silenzio guardando Inez e Giulia che entrano dentro al edificio.
"Mi ha chiamato Giorgio" (n/a: Giorgio non so se è il vero nome del loro autore discografico)richiama la mia attenzione
"E cosa ti ha detto?"
"Che dobbiamo tornare a Torino lunedì prossimo invece che domenica"
"Cosa?!" Balzo staccandomi dalla colonna.
"Lo so, da fastidio anche a me ma-"
"Ma perché dobbiamo partire una settimana prima?! Non ha senso!" Comincio a dare di matto "Ci vogliono 4 mesi a scrivere la canzone, registrarla e fare il video, p-"
"Fede calmati!" Mi prende le spalle "Ha detto che ci farà andare per qualche settimana a Miami, a giugno, e possiamo portare con noi chi vogliamo, capito?"
"Capito"
"Bene dai, ci vediamo più tardi?"
"Sì"
"Ciao"
"Ciao "

Si allontana lentamente con le mani in tasca mentre io sto a rimuginare su quello che mi ha appena detto Ben.

***

Mentre cammino per strada di Modena, passo davanti a un ristorante. Guardo la vetrina e noto una coppia seduta a un tavolo tutto rosso, con fiori rossi e bianchi, con candele attorno ai fiori. Parlano sorridendo e tenendosi le mani a vicenda.
Controllo l'orologio e vedo l'ora 12:05

Not on my plans falling for Ü. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora