Mi svegli al profumo di un croissant appena sfornato.
Apro gli occhi e accanto a me, vedo Fede, che sorride dolcemente.
"Buon giorno"
"Giorno" sorrido stiracchiando la schiena.
"Come ti senti?"
"Meglio"gli metto una mano sul petto nudo.
"Tieni" mi porge una tazza di caffè.
"Grazie...ma che ora è?"
"Sono le sei"
"Oh, già sveglio?"
"Volevo svegliarti col sorriso" mi porta indietro i capelli.
"Ci sei riuscito" gli do un bacio.
"Sei sicura che vuoi tornare in università? Sei piena di ferite e sono sicuro che ti assilleranno di domande"
"Sì che ne sono sicura. Stai tranquillo, okay?" Gli prendo il viso in mano. "Non preoccuparti"
"Non riesco a stare tranquillo" aggrotta le sopracciglia.
"Dai sù" appoggio la tazza vuota sul comodino "senti, torno più avanti va bene? Così stai tranquillo"
"Grazie!" Esclama "ora mi sento meglio"
"Adesso vieni qui però" gli indico il lato del letto.
Si stende accanto a me e mi gira sul fianco dalla sua parte.
"Vorrei baciarti finché e tue labbra non diventano blu...però con tutti questi tagli ti farei male"
Gli metto le mani sulla nuca e lo bacio insistentemente, ignorando il fastidio.
"Puoi farlo comunque" sussurro restando vicina.
Sorride a mi da un bacio a stampo sorridendo.
Gli metto una mano sul lato della testa e accarezzo piano le punte dei capelli.
"Ti fa ancora male...LÀ sotto?"
"No...mi da solo fastidio quando vado in bagno"
"Immagino..."
"Comunque oggi ho una visita per vedere se la fertilità è stata danneggiata da ciò che è successo"
"Quando?"
"Verso le dieci di mattina"
"Oh...okay, vuoi che ti accompagno?"
"Mi ha detto di andare da sola"
"Okay..."
Appoggia la testa sul mio petto, col viso rivolto verso di me e mette il mio braccio attorno alla sua testa e posiziona la mia mano nei suoi capelli.
Lo abbraccio e gli accarezzo piano ma testa.
"Ti senti coccoloso?"
"Sì"
Ridacchio e gli bacio la fronte.
"Se io e te...ci sposassimo adesso?" Chiede accarezzandomi il petto.
"Subito...poi scappiamo assieme e torniamo a Miami"
"Oppure andiamo alle Hawaii"
"O continuiamo a viaggiare attorno al mondo, senza fermarci"
"Sarebbe bellissimo..."
"Già..."gli passo le dita nel ciuffo."perché non partiamo?"
"Quando?"
"A pasqua. Partiamo, andiamo via per due settimane"
"E dove andiamo?"
"Andiamo in Oriente...Filippine, Giappone, Cina, India..."
"Solo che io non posso prendere sù e partire così senza dire niente"
"Lo so...allora partirò da sola"
"Nononono, in India una donna viene violentata ogni venti minuti. Tu non devi essere sfiorata"
Continuo a toccargli la testa in silenzio.
"Potremmo fare l'estate piena di viaggi...due settimane in Giappone, due in Cina, due nelle Filippine e magari due in un paese a parte"
"Sarebbe fantastico" sorrido."ma riusciremo a pagare tutto?"
"Ci riusciremo" sorride "il tuo sogno sarà realtà"
"Non sapevo di poter parlare e baciare un sogno" mi gratto la fronte con un'espressione pensierosa.
Ride e si avvicina al mio viso.
"Pensavo potessi far diventare le favole una realtà, ma ho scoperto che con te è la realtà che è diventata una favola" sorride.
Premo le labbra sulle sue a lungo e a occhi chiusi, godendomi ogni momento di quel bacio.
"Giuli ti amo"
"Fede, ti amo"Sorridiamo poi cominciamo entrambi a ridere.
"Sai...nei giorno in cui sei scomparsa avevo una bruttissima paura"
"Di cosa?"
"Di perderti...se ti perdevo, sarei morto, tu sei il mio cuore e se il tuo si fermava, allora anche il mio...e la mia vita andava in rovina senza di te"
"Io avevo paura che quelli mi uccidesse...mi teneva il coltello sul petto e lo stomaco" torno a immaginare la scena "mi costringeva a fare sesso con lui...anche se ho dormito per tutto il tempo, ho visto le condizioni del mio corpo"
"Tutti quei tagli resteranno come cicatrici"
"Lo so...spero che col mio colore chiaro non si noti troppo"
"D'estate si vedranno"
"Vabbe'...non me ne vergogno"
Sorride e mi passa la dita fra le radici dei capelli.
"Quanto coraggio"
"Grazie" sorrido accarezzandogli la schiena.
"È solo la verità" la mano con cui mi stava accarezzando i capelli, la posa dietro la testa.
"Quanto tempo restiamo qui a Modena prima di andare a Milano?"
"Quanto vuoi...però io non posso restare qui finché non finisci l'anno"
"Lo so..."
"Troveremo una soluzione anche a questo tranquilla" sorride dolcemente.
"Almeno finché non finiscono tutte le visite che devo fare"
"Certo"
"Ci alziamo?"
"Va bene" si sposta da sopra di me.