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Sporo e Gerard caddero a terra nello stesso preciso istante, ma la lama del pugnale dello schiavo era rimasta ferma.
Nerone andò di fronte al tribuno, la sua fame di onnipotenza non poteva permettere ad un semplice ed inutile schiavo di uccidere il suo nemico, doveva essere lui in persona a farlo. L'imperatore aveva ormai messo il pugnale nella carne di Gerard senza che Frank potesse fare nulla, era stato tutto troppo veloce, ma un rumore fece girare entrambi. Mikey aveva il fiatone e ancora la grande pietra tra le dita con qualche piccolo schizzo di sangue sulla tunica.  
Nerone ebbe solo il tempo di urlare il nome dell'amato schiavo che una freccia lo colpì sulla mano, così urlò per la seconda volta fissando il volto compiaciuto di Lavinia, ma non sarebbe stato certamente quello a fermare un uomo con il cuore ferito. Gerard cadde a terra mentre quest'ultimo estraeva la lama ancora calda, l'oggetto del suo odio si era subito spostato sul minore dei Way ignorando completamente il dolore, stava caricando con tutta la sua furia omicida per fare giustizia nella sua mente malata.
Nelle gambe di Frank scattò qualcosa, quel momento era il suo momento, non c'era tempo per pensare, doveva agire e basta.
Nerone spalancò gli occhi dallo stupore e dal dolore, una pugnalata nel cuore con estrema precisione, si guardarono negli occhi mentre erano l'uno di fronte all'altro, il pugnale dello schiavo era arrivato dritto al cuore.
«Tu...» sussurrò, ma i suoi occhi restarono aperti e privi di vita, il suo ultimo respiro fu rivolto a Frank che dopo tanto tempo si era preso la sua rivincita.
Lo schiavo sentì l'adrenalina scorrergli nelle vene, per i primi secondi non riuscì nemmeno ad estrarre il pugnale dal corpo del princeps, stavolta era tutto finito davvero.
Frank si gettò a terra, era stremato per tutto quello che era successo, si sfregò il viso con le mani, una patina di sudore ricopriva la sua fronte, provò a respirare normalmente ma non era facile, ancora non realizzava ciò che era successo.
Gerard è morto e tu hai appena ucciso l'Imperatore di Roma, Nerone. 
Quelle parole gli rimbombarono in testa centinaia di volte in pochi attimi, mentre fissava il vuoto davanti a sé, non voleva guardare nessuno dei corpi senza vita che aveva vicino.
Era questo che si provava ad uccidere per vendetta? La morte di Nerone non lo aveva fatto sentire meglio, né gli avrebbe ridato il suo Gerard che era andato via per sempre.
 
«Fra... Frank?» lo chiamò sua sorella.
Gli venne vicino e si abbassò per guardarlo negli occhi.
«E' finita».
Frank la guardò a sua volta, ma non disse niente, allungò semplicemente le braccia verso il suo collo e la strinse a sé, avrebbe voluto piangere, ma non ci riusciva.
Lavinia ricambiò la presa e una lacrima scese sul volto di entrambi.
La ragazza lo aiutò ad alzarsi per spostarlo da quella morte, fecero qualche passo, Mikey invece restò a fissare il fratello anche lui con le lacrime agli occhi.
 
«In tutte le guerre, vincitori o vinti, ci sono sempre le vittime» sospirò Lavinia a bassa voce.
«Fa così male...» rispose Frank.
Restarono per qualche minuti immobili, solo a respirare.
«Quando sei arrivata qui?» chiese lo schiavo aspirando con il naso senza sciogliere l'abbraccio.
«Appena in tempo, non vi avrei mai abbandonati. Ho liberato Mikey e lui è corso qui subito, Sporo ti stava per colpire, sai? Credo che il piano di Nerone fosse quello di fare una strage... Giove ci ha voluto bene fratello mio».
«Gra... Grazie».
 
«GEE» urlò Mikey abbracciando suo fratello dopo aver sentito un colpo di tosse.
Frank guardò in quella direzione sconvolto.
Gerard era vivo! Era vivo!
«Pensavate di... Di... Avermi tolto di torno... Cos...ì facilm...» provò a dire il tribuno.
«Ma Nerone non ti aveva pug...» disse Mikey in un misto tra felicità e stupore.
«Non è... And... Ato mol... To in prof... Ondità, lo avete dis... Tratto be...Ne e poi la mia cor... Azza è dur... A» rise leggermente ad occhi chiusi.
«Non ti affaticare Gee».
Lo afferrò subito per farlo stendere di nuovo.
Frank strinse più forte la sorella finalmente felice.
Il cuore di tutti fu più leggero.
 
Un rumore di passi fece trasalire tutti.
Un gruppo di soldati si stava avvicinando a loro abbastanza velocemente, arrivarono davanti al corpo di Nerone e restarono in silenzio come increduli della realtà.
Poi esultarono in coro invocando e ringraziando gli Dei in modo molto plateale, quasi facendo spaventare gli altri presenti, certamente la fine di una tirannia era qualcosa per cui si doveva esultare.
Frank pensò solo che volesse alzarsi e stringere Gerard il più forte possibile, ma non lo fece.
«Chi è stato di voi ad ucciderlo?» disse uno di loro.
In mezzo alle grida di gioia ci fu silenzio per un momento.
Frank tremò un attimo, ma raccolse il suo coraggio e parlò senza minima esitazione, doveva saldare il suo debito personale e adesso ne aveva l'occasione, doveva fare la cosa giusta.
«Mikey Way».

Salve! 
Questo capitolo è stato un parto, davvero. 🙈 
Ho iniziato l'università da tre giorni e voglio tornare a casa. 
Alllllora, le frasi latine vogliono dire "Dichiaro che quest'uomo è mio stando al diritto dei Quiriti" e "Voglio lasciare quest'uomo libero", sono frasi giuridiche reali che si usavano per liberare uno schiavo davanti ad un magistrato, e le potete leggere in italiano corretto solo grazie al mio INFJ/genio del latino Fabio, veramente honey GRAZIE ❤❤❤.
Un grazie anche a Sharon che supporta i miei scleri continui per i continui blocchi e per la mancanza di ispirazione🌈❤ 
Non so quando metterò, L'ultimo capitolo, non ho praticamente tempo per scrivere o non ho l'ispirazione, questa storia significa davvero tanto per me e un grazie di cuore a tutti quello che stanno leggendo, veramente vi ringrazio

We'll go down in historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora