Capitolo 37 - Aura in pericolo

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Mentre il Re Sennar e il Re Dohor si domandavano cosa sarebbe stato di quella giornata,il Principe Eurannon prese in ostaggio sua moglie Aura spingendola verso le grandi prigioni del Castello ormai divenutasi un vero incubo.

La Principessa ostinata si rivolse ad Eurannon gridandogli < Eurannon basta..Eurannon lasciami il braccio..smettila > Eurannon senza dir nulla la prese in braccio mentre la Principessa cercava di ribellarsi gridando più forte che poteva,ma nessuno a quanto pare la riuscì a sentire.

Eurannon la fece scendere e con la mano ancora ben ferma sul suo braccio la fece entrare con violenza nella prigione chiudendola a chiave e vedendola disse < Bel posticino eh?Allora non per niente,ma credo che sia la cosa più giusta da fare per entrambi,qui rifletterai attentamente..vedrai > Aura sconvolta disse < Eurannon ma che ti succede? > Eurannon fingendo la sua intrepretazione si rivolse alzando la voce ad Aura < Cosa mi succede?Mi succede che non sopporto che tu ami mio fratello,non sopporto le tue continue sparizioni..non sopporto che..> Aura cadde a terra determinata anche se con i polsi legati,gridò < Eurannon smettila per favore,liberami immediatamente > Eurannon però si fece scappare una risatina malvagia e andandosene la lasciò andare al suo chissà destino forse..mentre la Principessa urlò ancora una volta verso Eurannon senza però ottenere nessuna risposta.

Aura non riuscì a capire il perchè di quel suo gesto,cosi barbaro e poco rispettoso,cosa ne sarebbe stato di Aura in quel preciso momento?Senza il suo Araton,senza la sua famiglia senza nessuno che sapesse di cosa le stesse accadendo.

Nonostante tutto Aura ripensava sempre più al suo Araton,non voleva credere che quel suo salvataggio lo avesse portato al complottare con suo fratello,infondo i suoi sentimenti non sarebbero cambiati ma per un istante non riuscì a pensare che alla sua vita,al fatto che di lì a poco a poco non avrebbe mai più rivisto la luce,ne la notte ne il giorno..ma per fortuna da quella minuscola cella si poteva scorgere una piccola finestrella proprio sopra alla sua testa evidenziata in quel momento da una luce calda e accecante ma pur sempre luce.

Il suo unico obiettivo era andarsene,andarsene e cambiare,cambiare per la sua vita,per proteggere la sua famiglia e il suo onore,cambiare non solo per se stessa ma anche per le enormi trasformazioni che aveva dovuto subire e affrontare.

Nessuno e ne tanto meno lei avrebbe pensato di poter vivere una vita così diversa,credeva di poter vivere solo per la sua felicità per quello che ella stessa era cresciuta,la dignità e il farsi valere,ma in questo caso ogni sforzo era inutile,inutile forse anche il poter reagire..però doveva,doveva rialzarsi e riuscire in qualche modo ad andare avanti.

Aura - L'amore e l'odio (SOSPESO) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora