||Capitolo 23||

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Non passò un giorno in cui non pensai a lui.
A quanto ero stata felice con lui, ai nostri sorrisi, alle nostre uscite di nascosto, ai nostri baci proibiti, alla nostra storia proibita, al nostro amore proibito.
Nel profondo del mio cuore me lo aspettavo, mi aspettavo che lui si sarebbe stancato di me, dell'alunna che era riuscito a conquistare con il suo fascino.
Infondo era giusto che stesse con una persona della sua età, con una persona con la quale poteva uscire in piena libertà e senza nascondersi,  che poteva baciare in pubblico senza la paura di essere visto da qualcuno, senza avere nessuna relazione in segreto.
Si era giusto, ma non riuscivo a farmene una ragione, lui era diventato importante, era diventato una parte di me.

La scuola ormai era quasi finita, eravamo ai primi giorni di Giugno.
Giugno... era il mese in cui si sarebbero sposati. Chissà dove. Chissà come sarebbe stato bello Ian vestito tutto elegante e pronto all'altare, in attesa della sua amata. Con gli occhi azzurri colmi di gioia. Con le mani tremanti di emozione. Chissà come sarebbe stato bello arrivare all'altare e trovarsi lui al proprio fianco. Chissà come sarebbe stato baciarlo e sapere che sarebbe stato per sempre tuo.

Ogni volta che incrociavo il suo sguardo nel corridoio motivo un po' dentro, ogni volta pensavo al fatto che non l'avrei mai più abbracciato, accarezzato, baciato. Ci stavo veramente male, non riuscivo a dimenticarlo, era impossibile.

Era fine Giugno quando mi arrivò una foto sul cellulare da un numero sconosciuto.

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