||Capitolo 39||

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Ian's pov

La sposa solitamente si fa attendere, sì, ma Ally stava tardando parecchio, erano passati quasi 40 minuti e io stavo iniziando a preoccuparmi, mi passarono per la mente le scene più brutte: incidenti, cadute, rapimenti, ricatti, ritorni di nemici dal passato, persone che cercano di manomettere il matrimonio... Mentre questi pensieri scorrevano veloci davanti ai miei occhi, non mi resi nemmeno conto che stavo già correndo via per andare a cercare la mia piccola e dolce sposa. 

Mentre raggiungevo la mia auto erano queste le frasi più sentite: "Ian, dove vai?"  "Ally arriverà qui a breve" "Non ti preoccupare" "La sposa si fa attendere, lo sai" " Non andare via" 

Avevo già acceso il motore e stavo già guidando senza una meta quando mi arrivò un messaggio da Ally: "AIUTO SAMANTHA..."

Il mio brutto presentimento era vero. Un  rapimento per sabotare il nostro matrimonio.

No, di nuovo lei, quella donna era un grande problema, credevo di essermene liberato, ma era tornata a distruggere il nostro giorno felice, portandomi via Ally e con lei la mia e la sua felicità, ma questa volta l'avrei per sempre allontanata da noi.

Mi arrivò un messaggio da Samantha con una foto allegata, era Ally con le mani e i piedi legati e un pezzo di nastro adesivo sulla bocca. Non riuscivo a vederla in quello stato, non si meritava tutte queste sofferenze per me.

Lessi il messaggio di Samantha:"Grazie dell'invito caro e dolce Ian, la tua stupida fidanzatina non la sposerai mai. O sposi me o nessuno."

Samantha. Maledetta. Odiosa. Ti sistemo io.

Non era poi così astuta, avevo riconosciuto dove aveva scattato la foto, la stavo raggiungendo, seguito da un'auto della polizia, questa volta l'avrei sistemata per bene, in una cella per un bel po' di tempo.

Decisi di entrare prima io, senza i poliziotti, che osservavano tutte le nostre mosse dalla finestra di questa vecchia casa in campagna.

"Samantha, sono io, Ian. Voglio solo parlare" dissi solamente queste parole e camminai lentamente per entrare nella stanza in cui si trovava con Ally. Appena entrai, vidi la mia principessa con il trucco colato, gli occhi tristi e spaventati e il vestito sporco.

Mi stavo per avvicinare a lei, quando spuntò Samantha a puntarmi una pistola in testa. Vidi Ally che si dimenava e i suoi occhi si spalancarono terrorizzati.

"Samantha, cosa vuoi?

"Voglio sposarti Ian, io e te saremo felici insieme, sposami" 

"Samantha, tu sei pazza! Mi hai fatto fuggire con te, ora hai rapito la persona che amo, mi stai puntando una pistola e vuoi che ti sposi? Hi bisogno di andare da un dottore!"

"Ian, non scherzare, perchè io non ho paura di sparare a quella bambinetta e sporcarle il vestito di rosso, lo sai"

Sapevo benissimo che non aveva paura di farlo, era pazza. Quindi utilizzai la frase prestabilita per avere l'intervento della polizia:"Pazza sclerotica che non ragiona a ore 2"

Samantha mi guardò con uno sguardo odioso e si avvicinò a Ally... Mi avvicinai anche io.

Alle sue spalle spuntarono 3 agenti della polizia e altri 3 alle mie. Con un calcio le feci cadere la pistola e gli agenti la ammanettarono. 
"Non ti credere che così tu e la mocciosa vi siate liberati di me, muahahah" disse mentre la trascinavano via.

Mi inginocchiai davanti ad Ally, la liberai dalle corde e dal nastro e la strinsi tra le mie braccia, le diedi un bacio in fronte, mi scusai più e più volte e piangemmo insieme. 

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